Superbonus, Fratelli d’Italia apre alle modifiche. Forza Italia: “Per noi sono irrinunciabili”. Lunedì vertice a Palazzo Chigi
Due giorni dopo il decreto approvato dal Consiglio dei ministri che impone lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura sul superbonus (e anche su tutti gli altri bonus edilizi), continuano le polemiche. Da Fratelli d’Italia arriva una apertura alle modifiche, che in Forza Italia vengono ritenute “necessarie”, mentre le opposizioni continuano ad attaccare il Governo e a ricordare le promesse elettorali disattese dalla premier Giorgia Meloni.
E dall’esecutivo arriva la convocazione per Confindustria, Ance, Confedilizia, Alleanza delle cooperative e Confapi: lunedì alle 17.15 le categorie sono state convocate a Palazzo Chigi al tavolo con il Governo sulla cessione dei crediti edilizi.
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LA PROPOSTA DI FDI: CARTOLARIZZARE I CREDITI
Per rispondere alle critiche delle imprese e uscire dallo stallo che si è creato con lo stop alla cessione di tutti i crediti edilizi, Fratelli d’Italia propone di cartolarizzare i crediti incagliati. In sostanza, spiega una fonte vicina al dossier, tutte queste attività “illiquide” vengono trasformate in titoli e messe sul mercato. I titoli, che avranno come garanzia quei crediti, verranno venduti a investitori privati o istituzionali.
FOTI (FDI): “SUPERBONUS ERA BOMBA A OROLOGERIA, OCCORREVA UNA MISURA”
“Quello del superbonus era una bomba a orologeria che prima o poi doveva scoppiare. Lo stesso ex presidente Draghi aveva espresso un giudizio fortemente negativo, non sulla misura ma sulle modalità di attuazione”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, intervistato da Agorà. “Non possiamo mettere a rischio i conti pubblici. Nei prossimi mesi dovremo affrontare la revisione dei disavanzi del 2020 e del 2021 – ricorda l’esponente di FdI -. Negli ultimi mesi il problema della cessione dei crediti è sempre stato sul tavolo, ma nessuno lo ha affrontato. Per questo occorreva una misura per vedere quali soluzioni trovare. Ma certo che siamo pronti a modifiche“.
Anche il vicepresidente del gruppo parlamentare di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi, apre: “Sul superbonus valutiamo modifiche con gli alleati, tra i quali quelli della cartolarizzazione dei crediti“. Ma il deputato meloniano attacca l’opposizione: “Pd e M5S hanno messo a rischio i conti e i nostri titoli pubblici. Che ci fosse una grave situazione relativa alla tenuta dei conti lo sapeva pure Draghi – ricorda Antoniozzi – ma le pressioni dei 5 Stelle hanno bloccato qualsiasi possibilità di intervento. Voglio ricordare il nostro debito pubblico e le possibilità di aggressione speculativa che dobbiamo fronteggiare anche con misure che possono sembrare impopolari ma che richiedono alto senso di responsabilità“.
FORZA ITALIA: “MODIFICHE DECRETO SUPERBONUS NECESSARIE E IRRINUNCIABILI”
In casa Forza Italia le modifiche parlamentari al decreto sul superbonus vengono definite “necessarie e irrinunciabili” dal vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, ai microfoni di Rainews24. E il presidente dei deputati forzisti Alessandro Cattaneo, in un’intervista al Corriere della Sera, spiega: “In questo momento non c’era altra scelta, ma il conto non possono pagarlo famiglie e imprese. Togliere il superbonus potrebbe determinare anche una frenata dell’economia. Forza Italia lavorerà per una soluzione. Occorreva mettere il punto a una situazione che ci avrebbe portato al default. Ora bisogna sbloccare i crediti maturati una volta per tutte“.
OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO DEL GOVERNO
Di tutt’altro tenore le dichiarazioni delle opposizioni. “Ma che modo è? Senza coinvolgere gli operatori e facendo il contrario di quello che avevano detto“. Stefano Bonaccini incalza il Governo sul decreto che stoppa la cessione del credito e lo sconto in fattura sul superbonus. Intervistato da Enrica Agostini su Rainews24, il candidato alla segreteria del Pd spiega: “Si può prendere qualsiasi misura, ma non in questo modo”.
“La misura del 110% aveva i suoi limiti e le sue imperfezioni. Come succede per ogni innovazione. Ma lo Stato ha stabilito un ‘contratto’ con il Paese, le imprese e le famiglie. E i contratti si rispettano“. Così in una nota il deputato dem Roberto Morassut. “Questa scelta del Governo apre una conflittualità sociale ma anche genera una miriade di ricorsi e contenziosi e non sappiamo i danni finanziari e le complicazioni amministrative che potrà determinare – nota Morassut -. Il tutto alla vigilia delle nuove scelte che l’Italia dovrà comunque compiere in relazione all’attuazione della direttiva ‘Casa Green’. Il Governo deve ritirare quella norma perché è un tradimento di fiducia e credibilità dello Stato. E rende incerta la prospettiva di una seria politica di efficientamento del patrimonio edilizio”.
“Eh no caro Foti, con il decreto sulla cessione dei crediti più che disinnescare una bomba avete dimostrato di aver preso in giro gli italiani!“. Così la senatrice Silvia Fregolent, della presidenza del gruppo di Azione-Italia Viva-Renew Europe, risponde al capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Dall’opposizione dicevate che quando sareste andati al governo avreste trovato la giusta soluzione, in campagna elettorale affermavate di essere di essere dalla parte delle imprese e promettevate la protezione dei bonus edilizi – ricorda l’esponente del Terzo Polo -. Ora che siete al governo, invece, quelle imprese le state mandando sul lastrico. Dopo i danni dei 5 Stelle, purtroppo, ora arriva la beffa del centrodestra”.