Al via le attività di Agritech, il Centro di ricerca delle nuove tecnologie in agricoltura: il valore complessivo dell’investimento è di circa 350 milioni di euro, di cui 320 a carico del Pnrr
Hanno preso ufficialmente il via le attività di ‘Agritech’, il Centro nazionale per lo sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura: un progetto, che ha come capofila l’Università Federico II di Napoli e al quale partecipa anche l’Università di Catania, basato sull’utilizzo delle tecnologie abilitanti per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari con l’obiettivo di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale nell’agrifood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere. Il valore complessivo dell’investimento è di circa 350 milioni di euro, di cui 320 a carico del Pnrr: un finanziamento senza precedenti per la ricerca in agrifood.
L’Università di Catania partecipa come socio fondatore alla fondazione Agritech, che mette insieme 28 atenei, cinque centri di ricerca e 18 imprese. L’ateneo siciliano svolgerà attività di ricerca nelle tematiche connesse alla sostenibilità e all’agricoltura di precisione con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo dei prodotti chimici, di meglio utilizzare le risorse naturali e migliorare la produttività dei sistemi agricoli e zootecnici, con particolare riguardo a quelli dell’ambiente mediterraneo.