Il discorso di Putin alla nazione: “Più missili fornirà l’Occidente a Kiev e più forte reagiremo. È impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia”
“Più sistemi a lungo raggio riceverà l’Ucraina, più saremo costretti a spingere lontano dai nostri confini la minaccia“. Così il presidente della Russia Vladimir Putin in riferimento alla strumentazione missilistica fornita a Kiev, nel corso del suo discorso annuale alle camere riunite dell’Assemblea federale. Nel corso del suo intervento, pronunciato a tre giorni dal primo anniversario del lancio di un’offensiva militare in Ucraina, e a 24 ore della visita a sorpresa di Biden a Kiev, Putin ha affermato che per Kiev “è impossibile sconfiggere la Russia sul campo di battaglia”. Il capo dello Stato ha aggiunto: “Non siamo in guerra con il popolo ucraino, loro stessi sono diventati ostaggi del regime di Kiev”.
“L’Occidente intende trasferire un conflitto locale in una fase di confronto globale“, ha aggiunto Putin. Il capo dello Stato, si apprende dall’agenzia filo governativa Ria Novosti, ha affermato ancora in riferimento alla comunità internazionale occidentale: “Il progetto ‘anti-russo” fa parte della politica revanscista dell’Occidente. C’è solo un’idea: accendere una guerra in Europa tramite le mani di qualcun altro“.
Obiettivo vero delle grandi potenze occidentali, secondo Putin, sarebbe “instillare nel mondo valori neoliberisti, essenzialmente totalitari”. Il presidente ha sostenuto inoltre che “a seguito delle campagne militari statunitensi, circa un milione di persone sono morte e più di 30 milioni sono diventate profughe”. Fatti, questi, che “nessuno al mondo dimenticherà”, ha aggiunto Putin come riferisce la Dire (www.dire.it).
Parlando ancora delle politiche della comunità internazionale, Putin ha affermato che le sanzioni economiche imposte negli ultimi mesi, fra gli altri, da Stati Uniti e Unione Europea, “sono solo un mezzo, mentre l’obiettivo è far soffrire i nostri cittadini”. Il discorso del presidente si svolge a tre giorni dal primo anniversario della scoppio della guerra in Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022 con il lancio di un’offensiva militare da parte della Russia.
PUTIN: PIL CALATO SOLO DEL 2%, NON C’È STATO ALCUN CROLLO
In Russia nel 2022 il Prodotto interno lordo (Pil) “è diminuito del 2,1 per cento, quando si prevedeva che a febbraio-marzo l’economia sarebbe crollata”, ha dichiarato il presidente russo. Il capo dello Stato ha parlato delle conseguenze economiche del conflitto in Ucraina, scoppiato il 24 febbraio 2022 con il lancio di un’offensiva militare da parte della Russia, e delle sanzioni economiche imposte come reazione da parte della comunità internazionale. Le cifre esposte da Putin sono sostanzialmente in linea con le previsioni dei principali organismi finanziari internazionali: secondo il Fondo monetario internazionale (Fmi), il Pil di Mosca nel 2022 è diminuito del 2,2 per cento mentre secondo la Banca Mondiale, che fa la previsione peggiore, del 3,9 per cento. Il presidente ha proseguito nel suo intervento: “La quota del rublo negli accordi internazionali è raddoppiata, continueremo a lavorare con i partner per l’indipendenza dal dollaro”. Ancora Putin: “Le autorità sono riuscite a mantenere la stabilità dell’economia, prevenendo il collasso del sistema finanziario”.