La preside del Da Vinci di Firenze, Savino: “Il messaggio agli studenti è arrivato”. Striscione di minacce contro di lei, Blocco Studentesco brucia la sua lettera
Grazie ma non aggiungo altro. È un po’ il senso del messaggio che la preside del liceo Da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, ha mandato ai giornalisti che hanno raggiunto l’ingresso dell’istituto dopo che la sua lettera sul fascismo ha scatenato l’ira del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. La missiva era stata scritta dopo le violenze contro gli studenti del liceo Michelangiolo, per le quali sono stati identificati sei esponenti di Azione studentesca, associazione vicina alla destra. La dirigente scolastica si è anche affacciata durante la mattinata per dire che non avrebbe proferito parola.
IL MESSAGGIO DELLA PRESIDE SAVINO
Ma poi, al termine della giornata, con quasi tutte le classi già fuori, è arrivato un suo messaggio letto da Patrizia Bonanni, docente di matematica, all’ingresso. La preside ringrazia ma non aggiunge “nient’altro al messaggio contenuto nella comunicazione”. Il messaggio era rivolto gli studenti della scuola, “a cui – è scritto – si deve dedicare attenzione ogni giorno, e a loro è arrivato, forte e chiaro“. Come dirigente scolastica, Savino vuole evitare “di alimentare ancora la già grande sovraesposizione mediatica a proposito di questioni che, seppur attinenti alla scuola e al suo ruolo nella società, tuttavia diventano facile oggetto di polemica e strumentalizzazione“.
LO STRISCIONE DI MINACCE CONTRO LA PRESIDE
“Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare”. È lo striscione appeso in nottata da ‘Blocco studentesco’ sulla ringhiera di recinzione del liceo Leonardo da Vinci (vicino all’ingresso), la scuola guidata da Annalisa Savino, la preside che, dopo le aggressioni davanti al Michelangiolo, ha scritto la lettera sulle origini del fascismo (“nato dall’indifferenza, ai margini dei marciapiedi”). La stessa missiva contro cui si è scagliato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e su cui si innesca anche la polemica della sigla di ispirazione neofascista.
Lo striscione, poi rimosso, è stato però immortalato sulla pagina Twitter dell’associazione di estrema destra, che nel post commenta: “Un’intera generazione di cosiddetti ‘docenti’, in realtà propagandisti politici in servizio permanente, dovrebbe finalmente andare in pensione anticipata. Sono loro la causa principale del disastro del sistema educativo italiano. Rottami del 68″.
NARDELLA: STRISCIONE MINATORIO GRAVE E PERICOLOSO
Nello scatto, spiega la Dire (www.dire.it), si vede anche dare alle fiamme la lettera-circolare della preside Savino: “Ecco cosa ci facciamo con la vostra carta da culo intestata e le vostre circolari bigotte”, scrivono in un secondo post. La foto circola e interviene il sindaco Dario Nardella: “Lo striscione minatorio contro la dirigente della scuola Leonardo Da Vinci poco prima della censura del ministro Valditara è un fatto grave e pericoloso per la tenuta democratica. Intervengano subito le più alte cariche dello Stato per fermare questo clima intimidatorio nel Paese”.