L’Eredità in onda anche stasera su Rai 1 taglia il traguardo delle cinquemila puntate: è il quiz show più longevo della televisione italiana
Tappa memorabile per L’Eredità, che sabato 25 febbraio raggiunge le cinquemila puntate. Un traguardo straordinario per il game di Rai 1 giunto al suo 21° anno di programmazione. Sono tantissimi i record che il programma – prodotto dalla Direzione Intrattenimento Day Time Rai in collaborazione con Banijay Italia – ha raggiunto in tutti questi anni, numeri da capogiro che hanno fatto de L’Eredità il quiz show più longevo della televisione italiana.
Nella sua storia l’Eredità è stata condotta da quattro presentatori amatissimi dal pubblico, che si sono succeduti al timone del preserale della rete ammiraglia, entrato nel cuore degli italiani: Amadeus (dal 2002 al 2006) che ha condotto 984 puntate, Carlo Conti (dal 2006 al 2014, nel 2015, e poi nel 2017 e 2018) con ben 2199 puntate, l’indimenticato Fabrizio Frizzi (dal 2014 al 2018) per 737 e Flavio Insinna che da quattro anni è alla guida del quiz e con la puntata cinquemila raggiunge quota 1080. In questi anni sono stati circa venticinquemila i concorrenti che hanno preso parte al game show, e 433.550 le domande formulate. Tra i tanti partecipanti, è Guido Gagliardi il concorrente che ha vinto di più (con 316.250,00€ e cinque ghigliottine indovinate), mentre Massimo Cannoletta è il concorrente che ha partecipato a più puntate consecutive (cinquantuno puntate con otto ghigliottine indovinate e 280.000€ di montepremi). Le ghigliottine conquistate 750 che hanno permesso di distribuire premi per 40 milioni di euro.
L’Eredità festeggia dunque le cinquemila puntate, confermandosi molto amato dal pubblico: negli ultimi mesi ha infatti registrato ottimi ascolti, conquistando più di cinque milioni di telespettatori (5.230 milioni il 7/02/23 e 28.24% di share il 09/02/23) con picchi di 6.045 milioni (07/02/23) e punte oltre il 30% di share (11/02/23), raggiungendo una copertura di quasi 7.8 milioni di individui, risultando tra i programmi più visti del day time televisivo e in assoluto del preserale.
«E’ stato un onore per me per quindici anni aver seguito la direzione artistica del programma, di averlo fatto crescere anno dopo anno, di averlo adattato all’evoluzione del gusto del pubblico, rimanendo fedeli alla formula del quiz» dichiara Carlo Conti.
Per Flavio Insinna: «Amadues, Carlo Conti, Fabrizio Frizzi che sarà sempre qui con noi ad aiutarci e a guidarci, in parte io: le cose belle si fanno insieme, come ad esempio un programma che arriva a 5000 puntate. Si fanno insieme alla squadra Rai, alla squadra Banijay, che prima era Magnolia, insieme a chi ti insegna il programma, e soprattutto insieme a chi viene a giocare e a chi sta lì a guardare, perché senza chi ti guarda non arrivi a 5000 puntate. Quindi ancora grazie grazie. Mi fa un piacere profondo ricordare che alla fine della mia prima edizione ho detto che se avessi potuto scegliere la parola dell’ultima ghigliottina avrei scelto TEMPO, perché dentro la parola TEMPO c’era la parola Grazie e c’era il concetto di pazienza, perché le persone a casa e tutti quelli che hanno fatto l’Eredità con me mi hanno dato il tempo per capire, per imparare. La prima stagione per me è stata complicatissima, schiacciato tra il pensiero di Fabrizio, il dolore, il ricordo, e la paura di fare poco o di fare troppo, di non essere all’altezza. Fabrizio è insostituibile, sai cosa devi fare e hai il terrore di non saperlo fare soprattutto perché a presentare il programma era, è un amico. Insieme alla parola Tempo, ogni sera c’è la parola Grazie da parte di tutti noi e da parte mia, perché da soli non saremmo arrivati qua».
Per Flavio Insinna: «Amadues, Carlo Conti, Fabrizio Frizzi che sarà sempre qui con noi ad aiutarci e a guidarci, in parte io: le cose belle si fanno insieme, come ad esempio un programma che arriva a 5000 puntate. Si fanno insieme alla squadra Rai, alla squadra Banijay, che prima era Magnolia, insieme a chi ti insegna il programma, e soprattutto insieme a chi viene a giocare e a chi sta lì a guardare, perché senza chi ti guarda non arrivi a 5000 puntate. Quindi ancora grazie grazie. Mi fa un piacere profondo ricordare che alla fine della mia prima edizione ho detto che se avessi potuto scegliere la parola dell’ultima ghigliottina avrei scelto TEMPO, perché dentro la parola TEMPO c’era la parola Grazie e c’era il concetto di pazienza, perché le persone a casa e tutti quelli che hanno fatto l’Eredità con me mi hanno dato il tempo per capire, per imparare. La prima stagione per me è stata complicatissima, schiacciato tra il pensiero di Fabrizio, il dolore, il ricordo, e la paura di fare poco o di fare troppo, di non essere all’altezza. Fabrizio è insostituibile, sai cosa devi fare e hai il terrore di non saperlo fare soprattutto perché a presentare il programma era, è un amico. Insieme alla parola Tempo, ogni sera c’è la parola Grazie da parte di tutti noi e da parte mia, perché da soli non saremmo arrivati qua».
L’appuntamento con L’Eredità è tutti i giorni su Rai1 alle 18.45. L’Eredità è realizzato all’interno dello Studio 4 degli Studi televisivi Fabrizio Frizzi (ex Dear) a Roma.