Nei pazienti più anziani affetti da diabete di tipo 2 con iperglicemia persistente, buoni risultati dal trattamento con sitagliptin
Nei pazienti più anziani affetti da diabete di tipo 2 con iperglicemia persistente nonostante gli interventi sullo stile di vita e la terapia ipoglicemizzante non attiva sul peptide-1 glucagone-simile, il trattamento con sitagliptin ha migliorato efficacemente il profilo glicemico, inclusa l’ipoglicemia auto-riferita, senza effetti avversi gravi. Sono i risultati dello studio STREAM pubblicati sulla rivista Nature.
Gli anziani con diabete tendono ad avere tassi di morbilità e mortalità più elevati rispetto a quelli senza diabete, inoltre sono ad alto rischio di politerapia, disabilità funzionali e sindromi geriatriche comuni, come deterioramento cognitivo, depressione, cadute e incontinenza urinaria. È stato infatti suggerito che tanto l’iperglicemia quanto l’ipoglicemia possono aumentare il rischio di deterioramento cognitivo e demenza, hanno premesso gli autori.
Gli inibitori della dipeptidil peptidasi IV (DPP4) sono agenti anti-iperglicemici orali che aumentano la secrezione di insulina in modo glucosio-dipendente e prolungano l’emivita degli ormoni incretinici, come il peptide-1 glucagone-simile (GLP-1) e il polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP). Sitagliptin è un inibitore della DPP4 che ha dimostrato di ridurre i livelli di emoglobina glicata (HbA1c) non solo in monoterapia ma anche in terapie combinate con metformina, pioglitazone, sulfonilurea e insulina, oltre a essere stato suggerito come trattamento degli anziani con diabete di tipo 2 in virtù della sua efficacia e sicurezza.
«Tuttavia, per quanto ne sappiamo, non è stato condotto alcuno studio controllato e randomizzato per valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento con sitagliptin negli anziani con diabete di tipo 2 sottoposti a interventi sullo stile di vita con o senza farmaci antidiabetici orali in un contesto clinico reale» hanno scritto i ricercatori.
Valutazione di sitagliptin nei diabetici anziani
STREAM (Sitagliptin TRial for Safety and Efficacy in Elderly PAtients with Moderately Controlled Type 2 Diabetes) era uno studio multicentrico, in aperto, randomizzato e controllato per il quale sono stati reclutati 176 pazienti ambulatoriali con diabete di tipo 2, di età compresa tra 65 e 80 anni, con livelli glicemici moderatamente controllati (HbA1c 7,4-10,4%), sottoposti a interventi sullo stile di vita con o senza farmaci antidiabetici orali esclusi gli inibitori della DPP4 o gli agonisti del recettore del GLP-1.
I partecipanti sono stati assegnati al gruppo sitagliptin per ricevere il farmaco come terapia antidiabetica orale iniziale o additiva o al gruppo di controllo che non ha ricevuto tale trattamento. L’obiettivo era il raggiungimento di un livello di HbA1c < 7,4% nel corso di una valutazione di efficacia e sicurezza nel corso di 12 mesi di trattamento.
Miglioramento del profilo glicemico senza effetti avversi gravi
L’analisi del modello a effetti misti ha evidenziato che le variazioni medie di glicemia plasmatica a digiuno (FPG), HbA1c e albumina glicata (GA) rispetto al basale durante il periodo di trattamento erano −27,2 mg/dl, −0,61% e −2,39%, rispettivamente nel gruppo sitagliptin e 0,50 mg/dl, −0,29% e −0,93%, rispettivamente nel gruppo di controllo. Le riduzioni di FPG, HbA1c e GA erano significativamente superiori nel gruppo sitagliptin (rispettivamente P<0,0001, P<0,01 e P<0,0001).
Inoltre il gruppo in trattamento attivo ha mostrato una significativa diminuzione dell’eGFR, associato a livelli significativamente aumentati di creatinina e cistatina C rispetto al gruppo di controllo mentre, al contrario, è stata osservata una riduzione del rapporto urinario albumina-creatinina (uACR), suggerendo che il trattamento con sitagliptin può migliorare l’iperfiltrazione glomerulare.
Non sono state osservate differenze nell’incidenza di effetti avversi, ad eccezione dell’aumento della cistatina C e della riduzione della conta piastrinica nel gruppo sitagliptin.
«Lo studio STREAM ha rivelato che il trattamento con sitagliptin ha migliorato efficacemente il profilo glicemico senza effetti avversi gravi, inclusa l’ipoglicemia auto-riferita, nei pazienti più anziani con diabete di tipo 2» hanno concluso gli autori. «Pertanto consideriamo il farmaco come un candidato ideale per ottenere un migliore controllo glicemico negli anziani con iperglicemia persistente nonostante gli interventi basati sullo stile di vita e regimi farmacologici antidiabetici senza farmaci che agiscono sul GLP-1».
Referenze
Nagao M et al. Efficacy and safety of sitagliptin treatment in older adults with moderately controlled type 2 diabetes: the STREAM study. Sci Rep 13, 134 (2023).