Case farmaceutiche: i farmaci contro l’obesità e il diabete aiuteranno Novo Nordisk ed Eli Lilly, quelli contro il cancro e le malattie rare daranno una spinta ad AstraZeneca
I farmaci contro l’obesità e il diabete aiuteranno Novo Nordisk ed Eli Lilly, mentre i farmaci contro il cancro e le malattie rare daranno una spinta ad AstraZeneca per ottenere i maggiori incrementi di fatturato nel 2023, secondo le previsioni del rapporto annuale di Evaluate Vantage. Secondo l’analisi di Evaluate, le tre aziende quest’anno aggiungeranno ai loro attuali fatturati vendite supplementari per, rispettivamente, poco meno di 3,5 miliardi di dollari, circa 2,5 miliardi di dollari e poco meno di 2 miliardi di dollari.
Per Novo e Lilly, i farmaci per il diabete e l’obesità dovrebbero alimentare la crescita. L’elevata domanda ha superato le scorte dei farmaci GLP-1 di Novo, Ozempic (semaglutide per il diabete) e Wegovy (semaglutide per l’obesità), e dei farmaci rivali di Lilly, Trulicity e Mounjaro (tirzepatide). Secondo i conteggi di Evaluate, nel 2023 Ozempic di Novo, Mounjaro di Lilly e Wegovy di Novo si posizioneranno al terzo, quarto e settimo posto in termini di aumento dei ricavi annuali per i singoli prodotti.
Ozempic potrebbe aggiungere 2 miliardi di dollari di nuove vendite, mentre le vendite di Mounjaro potrebbero essere leggermente inferiori. Da parte sua, Wegovy quest’anno potrebbe registrare un aumento delle vendite di 1,5 miliardi di dollari, secondo il rapporto di Evaluate.
AstraZeneca e Daiichi stanno beneficiando della crescita dei loro farmaci antitumorali, tra cui il coniugato anticorpo-farmaco HER2 Enhertu. Inoltre, AZ beneficerà di un’ulteriore spinta dal portafoglio di malattie rare di Alexion.
In cima alla classifica della crescita dei singoli farmaci si trovano la star dell’immuno-oncologia Keytruda di MSD e il megablockbuster per le malattie infiammatorie Dupixent di Sanofi e Regeneron. Secondo Evaluate, Keytruda diventerà il farmaco più venduto al mondo nel 2023, aggiungendo quasi 3 miliardi di dollari di vendite per raggiungere un totale annuo di circa 24 miliardi di dollari. Poco più di 2 miliardi di dollari di nuovi ricavi arriveranno per Dupixent: si stima che l’inibitore dell’IL-4/13 possa superare i 10 miliardi di dollari di vendite nel 2023.
Ma nessuno dei due farmaci più performanti è riuscito a garantire un posto nella classifica delle aziende a più rapida crescita. Per entrambe le aziende, la scadenza brevettuale dei farmaci per il diabete sta compromettendo le aspettative per il 2023. Per MSD, la perdita dell’esclusività negli Stati Uniti provocherà un buco di 1,5 miliardi di dollari nelle vendite annuali dell’inibitore della DPP-4 Januvia nel 2023, secondo una proiezione fornita da Evaluate Pharma. Anche le vendite del farmaco combo Janumet diminuiranno di oltre 600 milioni di dollari.
Ma il franchising dei DPP-4 non sarà il problema principale di MSD. In presenza di una forte concorrenza da parte di Paxlovid di Pfizer, Lagevrio (molnupiravir), l’antivirale COVID-19 di MSD, vedrà le sue vendite scendere da quasi 4,2 miliardi di dollari ad appena 1 miliardo nel 2023, secondo Evaluate. Al contrario, secondo le proiezioni di Evaluate, nel 2023 Paxlovid potrebbe essere il quarto farmaco più venduto al mondo, con circa 13 miliardi di dollari di vendite.
Per quanto riguarda Sanofi, il popolare prodotto insulinico Lantus continuerà a soffrire a causa dei biosimilari intercambiabili. Come se non bastasse, la terapia per la sclerosi multipla Aubagio, attualmente il marchio al quarto posto per vendite 4 di Sanofi, nel 2023perderà la protezione brevettuale negli Stati Uniti.
Tornando alla classifica delle aziende in più rapida crescita, Bristol Myers Squibb, Johnson & Johnson, Amgen e CSL si sono classificate dal quarto al settimo posto, mentre Novartis, Grifols e Daiichi Sankyo hanno completato l’elenco delle prime 10.
Tra i farmaci di BMS, sia l’inibitore PD-1 Opdivo che l’anticoagulante Eliquis, condiviso da Pfizer, secondo Evaluate aggiungeranno vendite superiori a 1 miliardo di dollari nel 2023.
CSL e Grifols sono entrate nella lista grazie alla crescente domanda di prodotti a base di immunoglobuline, e CSL deve la sua crescita anche la sua recente acquisizione Vifor Pharma.