L’esposizione prolungata ai biocidi di sintesi può causare danni all’organismo dei restauratori: meglio utilizzare i nuovi biocidi naturali
Il rischio chimico nella legislazione vigente. Il decreto legislativo n. 81 del 2008, al Titolo IX – Sostanze Pericolose, prescrive la valutazione del rischio chimico e la definizione dei requisiti minimi per la protezione dei lavoratori. Nella suddetta norma, si precisa che nella definizione del profilo di rischio si devono tenere in dovuta considerazione sia le diverse fasi in sui è previsto l’uso di agenti chimici sia le caratteristiche ambientali dei luoghi in cui le attività lavorative vengono svolte.
Misure di prevenzione e protezione. Il decreto prescrive al datore di lavoro l’obbligo di adottare, sulla base della valutazione del rischio chimico effettuata, le misure tecniche ed organizzative di prevenzione e protezione del personale. Tali azioni sono concepite necessarie per contrastare e ridurre gli effetti negativi dell’esposizione ad agenti chimici sulla salute degli operatori coinvolti nelle azioni di restauro di beni e manufatti artistici, architettonici o archeologici.
L’uso di sostanze naturali nel restauro. Le ultime ricerche in campo scientifico hanno mostrato come l’utilizzo di biocidi naturali, quali oli essenziali, idrolati e fitocomplessi estratti da piante officinali, abbia non solo un basso impatto ambientale ma sia anche maggiormente sicuro per la salute degli operatori del comparto. Gli oli essenziali, grazie alla loro attività antimicrobica, hanno la proprietà di proteggere i manufatti cartacei, lignei, lapidei, di tela o di pelle dall’insorgenza di biodeteriogeni, organismi che causano il deterioramento di beni artistici e architettonici.
L’importanza della ricerca per l’utilizzo di sostanze naturali. Lo studio sull’impiego di biocidi naturali costituisce un’area di ricerca molto promettente, soprattutto per gli idrolati e i fitocomplessi, che hanno costi più contenuti degli oli essenziali, ma il cui uso è potenzialmente più sicuro per la salute dei lavoratori. È necessario, a tale scopo, approfondire l’argomento attraverso ulteriori indagini che possano permettere di approdare alla definizione di una metodologia unica e condivisa per l’utilizzo di queste sostanze nelle attività di conservazione del patrimonio artistico e culturale.
- Biocidi naturali: possibile alternativa per la sicurezza nel settore del restauro e conservazione dei beni culturaliLe principali fasi del restauro di un manufatto prevedono l’uso di diversi agenti chimici pericolosi. In particolare la continua e prolungata esposizione degli operatori ai biocidi di sintesi può causare danni all’organismo spesso acuiti dall’inadeguato utilizzo dei dispositivi di protezione.