Integratori per pelle o capelli: parla la dermatologa


Gli integratori possono essere di beneficio per pelle o capelli? Le risposte di una dermatologa nel corso del Masters of Aesthetics Symposium

Per prevenire la comparsa di alcuni tumori c’è chi ricorre a integratori ma le prove a sostegno del loro utilizzo non sono sufficienti a raccomandarne l’uso

Sono molti i supplementi nutrizionali che vantano effetti benefici sulla pelle e i capelli, dagli integratori di collagene che viene comunque scomposto dal processo digestivo a quelli che promettono di aiutare la ricrescita dei capelli, anche se il follicolo pilifero è ormai morto. Se ne è discusso con una dermatologa nel corso del Masters of Aesthetics Symposium.

«Il collagene è la proteina più abbondante nella pelle e nei cibi si trova solo nella carne e nel pesce, che contengono tessuto connettivo» ha affermato Ava Shamban, una dermatologa che pratica a Santa Monica, in California. «Quando invecchiamo produciamo meno collagene e a questo si somma l’effetto di fattori esterni che possono ulteriormente rallentarne la produzione, come il fumo, l’esposizione al sole, la mancanza di sonno ed esercizio fisico e il consumo di alcol.

Anche se non vi sono studi sull’uomo, alcune ricerche sostengono che l’assunzione di integratori contenenti collagene può migliorare l’idratazione e l’elasticità della pelle. «Forse c’è qualche vantaggio, ma il processo digestivo scompone il collagene in aminoacidi, quindi personalmente non intendo acquistarli» ha sostenuto.

Alcuni dati suggeriscono che il consumo di cibi ricchi di collagene può giovare alla salute della pelle o delle articolazioni, ma ritiene che siano sono necessarie ulteriori ricerche per approfondire gli effetti e il meccanismo fisiologico dell’integrazione di collagene.

Integratori inutili contro la caduta dei capelli
Durante il meeting, Shamban ha discusso altri argomenti relativi all’effetto dei supplementi dietetici e della nutrizione sulla pelle. Riguardo ai potenziali benefici di un integratore molto reclamizzato (Nutrafol, un prodotto da banco che mira ad alleviare il diradamento moderato dei capelli o a rafforzarli per prevenirne la rottura) che vanta benefici sulla caduta dei capelli, ha dichiarato che sicuramente non è in grado di invertirne le caduta e che, forse, potrebbe essere di aiuto nella ricrescita.

Riguardo alla biotina, «ora sappiamo che alti livelli di biotina possono effettivamente causare la caduta dei capelli. In ogni caso, se la perdita dei capelli è in fase avanzata, difficilmente gli integratori potrebbero essere utili» ha aggiunto. «Non esiste un supplemento dietetico in grado di riportare in vita un follicolo pilifero morto. Può aiutare un follicolo pilifero miniaturizzato? Forse. È stato dimostrato che le iniezioni di plasma ricco di piastrine stimolano la crescita dei capelli, ma solo se il follicolo è miniaturizzato, non se è completamente sparito»

Influenza del microbioma umano sulla pelle
In una revisione delle indagini di sequenziamento di adulti sani, la composizione delle comunità microbiche è risultata dipendere principalmente dalla fisiologia del sito cutaneo, con cambiamenti nell’abbondanza relativa di taxa batterici associati ad ambienti umidi, secchi e sebacei, hanno riferito gli autori.

«Il microbioma è il materiale genetico di tutti i microrganismi che vivono all’interno del corpo, inclusi batteri, funghi, protozoi e virus» ha spiegato Shamban. «Quanto più è diversificato, tanto più viene considerato sano. Quella diversità si arricchisce attraverso una dieta ricca di vari tipi di frutta e verdura».

Quasi tutti gli adulti sono colonizzati da Cutibacterium acnes, ma solo una minoranza soffre di acne, il che sottolinea l’importanza di studiare le malattie nel contesto più ampio della genetica dell’ospite, dei difetti immunitari o di barriera, del microbioma e dell’ambiente, ha aggiunto. Ad esempio, la ridotta diversità del microbioma cutaneo nelle persone con dermatite atopica è stata collegata a una riduzione della biodiversità ambientale nelle aree in cui abitano.

Gli adattogeni hanno un ruolo nella cura della pelle?
Le sostanze adattogene (come viene definita qualsiasi sostanza, farmaco o rimedio erboristico in grado di aumentare in maniera aspecifica la resistenza dell’organismo a fattori stressanti di varia natura, sia fisica che psichica), come ashwagandha, sambuco, ginseng, radice di liquirizia, neem, moringa e funghi reishi, sono stati usati per secoli nella medicina cinese e ayurvedica e si presume che promuovano l’adattabilità, la resilienza e la sopravvivenza degli organismi viventi nello stress. Sembrano influenzare il sistema immunitario neuroendocrino e, a basse dosi, possono funzionare come lievi mimetici dello stress.

«L’idea è che la combinazione di adattogeni nella cura della pelle può rafforzarne e sostenerne la resistenza contro i fattori di stress, che possono accelerare i segni visibili dell’invecchiamento» ha osservato Shamban. «Condividono alcune somiglianze con gli antiossidanti, in quanto il loro scopo principale è proteggere il corpo da fattori di stress esterni come i raggi UV, l’ossidazione e l’inquinamento. Dovrebbero essere condotti ulteriori studi per verificarne l’efficacia, tuttavia le pratiche orientali che hanno utilizzato queste sostanze per secoli non dovrebbero essere completamente respinte. La maggior parte dei medici ritiene che gli adattogeni siano sicuri, ma il modo in cui interagiscono con i meccanismi del sistema di risposta allo stress del corpo rimane un mistero».