Dal Consiglio dei ministri arriva l’ok alla riforma del fisco e al decreto per il Ponte sullo Stretto. Via libera anche alle misure di semplificazione della sperimentazione Fintech
Via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge delega del fisco e al decreto legge per il Ponte sullo Stretto Messina. Approvato anche il decreto in materia di emissione e circolazione in forma digitale di strumenti finanziari e misure di semplificazione della sperimentazione Fintech.
MIT: RINASCE LA SOCIETÀ STRETTO DI MESSINA, SI RIPARTE DAL PROGETTO DEL 2011
“Approvato il Decreto Ponte. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un testo che consente l’immediato riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera”. Così una nota del Mit. “Rinasce così la Società Stretto di Messina che avrà una nuova e più moderna governance. È prevista una solida partecipazione del Mef e del Mit, a conferma dell’importanza che il governo attribuisce al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. In concreto, si riparte dal progetto definitivo del 2011 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali. Il nuovo iter autorizzativo dovrà bollinare il ponte strallato più lungo al mondo (3,2 chilometri), che rappresenterà il fiore all’occhiello dell’arte ingegneristica italiana. Come ha tenuto a sottolineare il vicepremier e ministro Matteo Salvini, si tratta di un’opera fortemente green: consentirà di ridurre l’inquinamento da anidride carbonica, oltre a permettere un consistente risparmio di tempo e denaro a tutti coloro che devono attraversare lo stretto. Infine, sarà motivo di grande attrazione turistica. Salvini ne ha parlato questa mattina anche con i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Il Ponte sarà un volano di crescita infrastrutturale per entrambe le regioni, che infatti avranno un proprio amministratore nel Cda della società. Il consiglio dei ministri ha dato il semaforo verde salvo intese, il testo sarà disponibile a breve perché sono necessari gli ultimi approfondimenti tecnici”.
MEF: RIFORMA RISCRIVE SISTEMA VARATO NEGLI ANNI 70
“La delega fiscale approvata dal Cdm riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70. Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese”. Lo riferisce il Mef. Con la riforma dell’Irpef “si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l’obiettivo della flat tax per tutti. Inoltre viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (Redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d’impresa e diversi). La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro)”. Per quanto riguarda le imprese è prevista “una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell’Irap. Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva”.
OK CDM A DISEGNO DI LEGGE, ZAIA: SI AVVICINA RIFORMA STORICA
“Oggi si è aggiunto un passaggio determinante alla riforma più importante, quella dell’autonomia. L’approvazione odierna è la prova che questo è un Governo coraggioso, che mantiene le promesse”, esulta il presidente del Veneto, Luca Zaia, ringraziando “la premier Meloni e Roberto Calderoli che, sin dal primo giorno da ministro dell’autonomia, ha portato avanti questo progetto”. Il Cdm di oggi aveva all’ordine del giorno il disegno di legge “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione” ed era il passo avanti che il Veneto attendeva. “Adesso serve che prosegua con efficacia il lavoro per Lep, i livelli essenziali delle prestazioni”, ma oggi “la decisione del Consiglio dei ministri avvicina la piena realizzazione di una riforma storica che garantirà a tutti i territori, in egual maniera e con le stesse opportunità, di proiettarsi verso il futuro con maggior fiducia”, afferma Zaia su Facebook.
GIORGETTI: NUOVO DIPARTIMENTO DEL MEF IN LINEA CON L’APPROCCIO UE
Il ministro Giancarlo Giorgetti ha presentato oggi in Cdm la nuova organizzazione del Mef. Lo riferisce una nota. In particolare il Dpcm prevede un nuovo dipartimento (“dipartimento dell’economia”) a cui sono attribuite competenze in materie di interventi finanziari nell’economia (tra gli altri nei settori delle infrastrutture, sostegno all’export, garanzie pubbliche, sostegno sociale e all’expo), valorizzazione del patrimonio pubblico e gestione delle partecipazioni societarie dello Stato e tutela degli attivi strategici. Al Tesoro sono attribuite le competenze sulla programmazione economico finanziaria, la gestione del debito pubblico, i rapporti finanziari europei e internazionali, la regolamentazione e vigilanza finanziaria. Si aggiunge la direzione per i rapporti con gli investitori e istituzioni finanziarie. Entrambi i dipartimenti (Economia e Tesoro) si avvarranno del consiglio tecnico scientifico degli esperti. Inoltre al dipartimento della Ragioneria è stato istituito l’ispettorato generale del Pnrr che, in continuità con il precedente servizio, svolgerà attività di coordinamenti nelle fasi di gestione, monitoraggio e rendicontazione del Pnrr. La riorganizzazione del Mef passa ora al vaglio del Consiglio di Stato e solo successivamente può diventare operativa. “È un passaggio importante- dice Giorgetti- che va nella direzione della razionalizzazione del sistema coerente con i nuovi tempi dell’economia e in linea con il nuovo approccio europeo”.
OK CDM A DECRETO DI GIORGETTI SUL FINTECH
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, spiega la Dire (www.dire.it), ha presentato in Cdm un decreto in materia di emissione e circolazione in forma digitale di strumenti finanziari e misure di semplificazione della sperimentazione Fintech. Il provvedimento, che il Cdm ha approvato, rappresenta un tassello fondamentale per la realizzazione degli investimenti in digitalizzazione e senza oneri per la finanza pubblica adeguando l’ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2022/858 relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato. L’obiettivo del regime pilota è consentire agli operatori di mercato di sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie in un ambiente controllato a registro distribuito assicurando un livello di affidabilità delle trasmissioni finanziarie a tutela dei risparmiatori. Infine, il provvedimento introduce anche una misura di semplificazione della sperimentazione Fintech volta al perseguimento dell’innovazione di servizi e di prodotti nei settori finanziario, creditizio, assicurativo e dei mercati regolamentati.