Landini rieletto segretario generale della Cgil e contro la delega fiscale approvata in Cdm dal governo Meloni annuncia: “Pronti allo sciopero”
“Prima vota l’autonomia differenziata e poi viene a raccontarci che lei è per l’unità nazionale, noi siamo per l’unità e lo siamo anche il 18, 19, 20 e contrasteremo con tutte le strade possibili una messa in discussione della nostra Costituzione”. Nel discorso di chiusura del XIX congresso nazionale della Cgil a Rimini, Maurizio Landini, parte dall’intervento di Giorgia Meloni.
“La ricchezza la produce chi lavora, è necessario rimettere al centro il lavoro e la persona come elemento per cambiare il modello sociale ed economico che in questi anni si è affermato”, ha ribadito il segretario dal palco del Palacongressi spiegando che “non siamo d’accordo con la delega e le cose dette qui ieri, noi non siamo più disponibili ad accettare un sistema fiscale che grava solo sul lavoro dipendente e pensionati, per noi la festa è finita perché per noi non è mai cominciata”. Rispondendo alla premier, Landini ha annunciato che “metteremo in campo qualsiasi strumento compreso lo sciopero, insieme a Cisl e Uil. Ne discuteremo la prossima settimana, abbiamo già fissato un incontro con Cisl e Uil”.
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CGIL. LANDINI A MELONI: BENE CONDANNA ASSALTO MA SCIOGLIE FORZE FASCISTE?
Dal leader della Cgil, anche una proposta al governo in carica: “È importante aver condannato l’assalto alla nostra sede, ma a proposito del dire e il fare, questo governo e Parlamento sciolgano le forze che si richiamano al fascismo, lo faccia, un atto di questo genere parla molto di più di tante cose dette”.
SANITÀ. LANDINI: APRIRE VERTENZA CON MANIFESTAZIONE NAZIONALE
In merito al tema della sanità, per Landini serve “una vertenza nazionale per la sanità pubblica”. E ancora, bisogna mettere in campo “una battaglia che coinvolga i territori, i comuni e le persone arrivando fino a una manifestazione nazionale. Il diritto alla cura e salute è centrale”.
RIFORME. LANDINI: PRESIDENZIALISMO? DEMOCRAZIA NON È IMPRESA CON PADRONE
Nel suo discorso, il segretario ha poi aggiunto: “Non ho capito cosa c’entra il presidenzialismo con le politiche industriali, confesso la mia ignoranza, non abbiamo bisogno di trasformare il Parlamento e la democrazia in una impresa con un padrone che comanda, non so se ci sa un collegamento di questa natura, ma gli spazi di partecipazione si devono allargare”.
CGIL. LANDINI: POSSIAMO ESSERE MAGGIORANZA NEL PAESE
“Dopo la visibilità di questi giorni ci misureranno rispetto a quanto rappresentiamo e al consenso, noi insieme a Cisl e Uil, alle associazioni e ai movimenti possiamo rappresentare la maggioranza del Paese“, ha detto Landini che ha spiegato: “Questo è il momento di osare non facciamo l’errore di presunzione di pensare che quelli che non sono andati a votare o hanno votato a destra non hanno capito niente. Non c’è un’altra organizzazione come la nostra, con la nostra forza e dovremmo usarla meglio”.
CGIL. MAURIZIO LANDINI RIELETTO SEGRETARIO GENERALE
Al termine della quattro giorni del congresso ‘Il lavoro crea il futuro’, con 243 voti favorevoli (94,2%) e 15 contrari (5,8%), l’Assemblea Generale della Cgil ha riconfermato Landini alla guida del sindacato di corso d’Italia.