Scienza partecipata: nasce l’associazione Citizen Science Italia ETS


Citizen Science Italia ETS

Dopo anni di preparazione, nasce da una rete nazionale di iniziative, esperti, università, centri di ricerca, musei scientifici ed enti pubblici l’associazione “Citizen Science Italia ETS” (CSI).

La citizen science (scienza partecipata) è una realtà in piena crescita: è stata definita come “il coinvolgimento di volontari e scienziati in attività di ricerca collaborativa, per generare nuova conoscenza basata su evidenze scientifiche”, un processo virtuoso che garantisce preziose fonti di informazione e può generare società informate e consapevoli. Incoraggiando il coinvolgimento attivo dei cittadini, la citizen science rappresenta uno strumento innovativo di ricerca, inclusione sociale, sviluppo sostenibile. La sua collocazione all’interfaccia tra scienza e società le conferisce valori scientifici, sociali, educativi e di indirizzo delle politiche ambientali. La sua natura interdisciplinare si manifesta in una ampia diversità di approcci e soluzioni. Il coinvolgimento attivo di milioni di persone in tutto il mondo contribuisce all’avanzamento della conoscenza scientifica attraverso la raccolta, l’analisi e l’interpretazione di dati in modo condiviso.

Nell’ottica di sviluppare dei network operativi a livello internazionale, tra il 2013 e il 2014 sono state fondate associazioni con sede negli Stati Uniti (CSA), Europa (ECSA) ed Australia (ACSA), che promuovono lo scambio di buone pratiche e il coinvolgimento dei responsabili decisionali e politici. In molti paesi Europei si sono inoltre stabilite delle reti di coordinamento nazionale, aumentando il livello di operatività e visibilità dei progetti e rendendo la citizen science una realtà sempre più importante. Negli ultimi anni anche in Italia sono nati numerosi progetti di citizen science e si è sviluppato un crescente interesse per questo modo di fare scienza. Da tempo un gruppo di scienziati e sostenitori della citizen science opera per la diffusione e lo sviluppo di progetti e iniziative di coordinamento a livello locale, nazionale ed europeo. A partire dal 2017 sono stati organizzati due convegni nazionali e redatte le “Linee guida per lo sviluppo di una strategia nazionale di citizen science”.

Da queste esperienze nasce l’associazione CSI, con due obiettivi ambiziosi:

– promuovere il pieno sviluppo della citizen science in Italia, creando una comunità che attraverso lo scambio di esperienze e il lavoro in rete possa dare risposte univoche e ai decisori politici,

– rappresentare la comunità italiana a livello nazionale e internazionale, facilitando la comunicazione e la disseminazione dei progetti, l’attività di networking e lo scambio di esperienze.

Il Presidente Andrea Sforzi (Direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma), la vicepresidente Gaia Agnello (Direttrice del Sicily Environment Fund e consulente ARPA Sicilia), il Segretario Chiara Vitillo (Dottoranda dell’Università di Siena) e i sette membri del primo consiglio direttivo si adopereranno per costruire strumenti e soluzioni inclusivi e di collaborazione, in un’ottica di open science, in stretto contatto con altre esperienze internazionali in questo settore in grande espansione.

Fanno parte del primo consiglio direttivo, oltre alle tre persone sopra citate:

– Alessandro Campanaro, Ricercatore presso CREA (Centro di ricerca Difesa e Certificazione, Firenze)
– Stefano Martellos, Professore Associato presso l’Università di Trieste
– Bruna Gumiero, Professoressa a contratto presso l’Università di Bologna
– Cristina Castracani, Tecnico presso l’Università di Parma
– Caterina Bergami, Ricercatrice presso Cnr – Ismar (Istituto di Scienze Marine, Milano)
– Alessandro Oggioni, Ricercatore presso Cnr-Irea (Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente, Milano)
– Domenico D’Alelio, Ricercatore presso Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli.

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