Debutta in prima assoluta al Teatro Belli “SE DOVESSI TORNARE”, spettacolo di Ester Palma e Giovanna Biraghi con la regia di Diego Andrea Giuliani
Debutta in prima assoluta al Teatro Belli dal 21 al 26 marzo SE DOVESSI TORNARE, spettacolo scritto da Ester Palma e Giovanna Biraghi, con la regia di Diego Andrea Giuliani.
Due giovani donne e un uomo si ritrovano rinchiusi in uno scantinato e nessuno dei tre sa come e perché ci è arrivato: sembra il punto di partenza di un thriller, ma è la storia di Bianca Balduzzi, trentenne blogger e imprenditrice di moda, appassionata di spiritualità new age e meditazione, figlia di un senatore noto per il suo impegno per i diritti civili con cui condivide la gestione di una onlus per aiutare i bambini del Malawi. E’ anche la storia di Armando Lanzi, un 35enne tassista toscano, spaccone un po’ vigliacco e dai modi burberi, razzista e pieno di pregiudizi sugli stranieri, e Alina Couciuscu, coltissima moldava dipendente dell’ambasciata del suo Paese.
I tre non si conoscono e hanno vite, culture e idee molto differenti.
Nelle loro vite non c’è alcun punto in comune, né nei loro confusi ricordi riescono a mettere a fuoco cosa è esattamente accaduto prima di ritrovarsi insieme nello scantinato.
Passato il primo momento di confusione, in cui Armando sospetta di entrambe le sue compagne di prigionia di essere causa o mandanti del suo rapimento, i tre cercano di mettere a punto una strategia per liberarsi, ma si rendono ben presto conto che i loro sforzi sono inutili. Poco dopo però iniziano a accadere strani fatti, come se qualcuno dall’esterno introducesse nella cella improvvisata messaggi e ricordi dal mondo esterno, dalla vita dei tre “prigionieri”: prima un messaggio registrato del padre di Bianca (di cui si scopre una truffa con degli appalti pubblici), poi uno strano anello, appartenuto a un boss mafioso, Don Salvo, sulla mano di Armando; poi ancora una foto per Alina, recapitata all’interno di una busta della sua ambasciata, in cui lei è a una festa in cui c’era anche lo stesso boss, implicato in un traffico di rifiuti tossici, in cui è coinvolta la stessa Alina con un certo Luigi Russo, e altro ancora.
Fra i tre riparte uno scambio di accuse e sospetti, ma vengono alla luce anche fragilità e storie passate, soprattutto di Alina e Armando, vittime nell’infanzia di violenze familiari, mentre continuano a essere misteriosamente introdotti oggetti “rivelatori”.
“Se dovessi tornare”è una commedia“nera”, brillante e satirica. Si ride, ma si riflette anche sui luoghi comuni e i pregiudizi di oggi, grazie a un fuoco di fila di battute e di situazioni comiche. Bianca, Alina e Armando siamo tutti noi, in fondo, che a volte, dietro alla facciata razionale e “benpensante”, conserviamo intatti pregiudizi su chi è diverso da noi e chi non conosciamo.
Due giovani donne e un uomo si ritrovano rinchiusi in uno scantinato e nessuno dei tre sa come e perché ci è arrivato: sembra il punto di partenza di un thriller, ma è la storia di Bianca Balduzzi, trentenne blogger e imprenditrice di moda, appassionata di spiritualità new age e meditazione, figlia di un senatore noto per il suo impegno per i diritti civili con cui condivide la gestione di una onlus per aiutare i bambini del Malawi. E’ anche la storia di Armando Lanzi, un 35enne tassista toscano, spaccone un po’ vigliacco e dai modi burberi, razzista e pieno di pregiudizi sugli stranieri, e Alina Couciuscu, coltissima moldava dipendente dell’ambasciata del suo Paese.
I tre non si conoscono e hanno vite, culture e idee molto differenti.
Nelle loro vite non c’è alcun punto in comune, né nei loro confusi ricordi riescono a mettere a fuoco cosa è esattamente accaduto prima di ritrovarsi insieme nello scantinato.
Passato il primo momento di confusione, in cui Armando sospetta di entrambe le sue compagne di prigionia di essere causa o mandanti del suo rapimento, i tre cercano di mettere a punto una strategia per liberarsi, ma si rendono ben presto conto che i loro sforzi sono inutili. Poco dopo però iniziano a accadere strani fatti, come se qualcuno dall’esterno introducesse nella cella improvvisata messaggi e ricordi dal mondo esterno, dalla vita dei tre “prigionieri”: prima un messaggio registrato del padre di Bianca (di cui si scopre una truffa con degli appalti pubblici), poi uno strano anello, appartenuto a un boss mafioso, Don Salvo, sulla mano di Armando; poi ancora una foto per Alina, recapitata all’interno di una busta della sua ambasciata, in cui lei è a una festa in cui c’era anche lo stesso boss, implicato in un traffico di rifiuti tossici, in cui è coinvolta la stessa Alina con un certo Luigi Russo, e altro ancora.
Fra i tre riparte uno scambio di accuse e sospetti, ma vengono alla luce anche fragilità e storie passate, soprattutto di Alina e Armando, vittime nell’infanzia di violenze familiari, mentre continuano a essere misteriosamente introdotti oggetti “rivelatori”.
“Se dovessi tornare”è una commedia“nera”, brillante e satirica. Si ride, ma si riflette anche sui luoghi comuni e i pregiudizi di oggi, grazie a un fuoco di fila di battute e di situazioni comiche. Bianca, Alina e Armando siamo tutti noi, in fondo, che a volte, dietro alla facciata razionale e “benpensante”, conserviamo intatti pregiudizi su chi è diverso da noi e chi non conosciamo.
INFO:
orario spettacoli
da martedì a sabato ore 21.00
domenica ore 17,30
da martedì a sabato ore 21.00
domenica ore 17,30
Prezzi: Interi € 20,00 – Ridotti € 15,00
TEATRO BELLI
piazza Santa Apollonia, 11a
tel. 065894875
info@teatrobelli.it – www.teatrobelli.it