Tornano le Giornate FAI di Primavera: ecco i luoghi da visitare


Il 25 e 26 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera: in tutta Italia visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città

giornate fai

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it). Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti. Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera. Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi.

A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà destinata la riduzione di 10 euro su tutte le quote; ad esempio, l’iscrizione individuale sarà a 29 euro anziché 39 – potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.

PER SCOPRIRE TUTTI GLI EVENTI DELLE GIORNATE CLICCA QUI

GIORNATE FAI A ROMA, COSA VISITARE: I LUOGHI PIÙ INTERESSANTI

A Roma, Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dal 1950, costruita due secoli prima, ma rivisitata in stile Impero da Paolina Borghese Bonaparte, che ne fu proprietaria dal 1816. Proprio attraverso il suo giardino, nel 1870 le truppe del Regno d’Italia aprirono la “Breccia di Porta Pia”; sarà eccezionalmente visitabile anche Palazzo Piacentini-Vaccaro, inaugurato nel 1932 come Ministero delle Corporazioni e dall’anno scorso sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: monumentale edificio razionalista, conserva le grandi vetrate disegnate da Mario Sironi.

Milano, Palazzo Marino, capolavoro dell’architetto manierista Galeazzo Alessi, che lo costruì tra il 1557 e 1563, ricco di sale decorate con stucchi e affreschi, sede del Comune di Milano dal 1861. Porte aperte alla storica sede RAI di corso Sempione, realizzata nel 1939, dove si visiteranno spazi operativi e studi di registrazione.

A Vicenza aprirà il neo-palladiano Palazzo Loschi Zileri Dal Verme, dove al piano nobile si percorreranno le stanze affrescate e impreziosite da arredi neoclassici e numerose opere d’arte.

Bolzano, due centri di ricerca internazionali, NOI Techpark ed EURAC Research, nati dalla riqualificazione di due grandi complessi degli anni Venti e Trenta, che da “ferita” culturale, tanto da rischiare l’abbattimento, sono diventati poli di eccellenza.

A Genova, visite a Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura, dal 2006 patrimonio dell’Unesco come parte del sistema dei Rolli. Costruito intorno al cortile rinascimentale a doppio loggiato, svela innumerevoli sale affrescate.

Bologna, un percorso tra i luoghi del sapere, dall’Accademia delle Scienze, in attività dal 1890, che ebbe tra i suoi soci Galvani, Marconi, Einstein e Marie Curie e conserva affreschi di Pellegrino Tibaldi, alle aule storiche della Biblioteca Universitaria, aperta al pubblico nel 1756 e ancora dotata di tutti gli arredi originali, alla quattro-cinquecentesca Palazzina della Viola, oggi sede di uffici dell’Università, con affreschi di Prospero Fontana e Amico Aspertini. Sempre in Emilia Romagna, ad Argenta (FE), visite all’Impianto idrovoro di Saiarino, in stile eclettico, inaugurato da Vittorio Emanuele III nel 1925 e cuore del grande sistema di bonifica del fiume Reno.

Siena, apertura straordinaria, nel centenario della sua fondazione, dell’Accademia Chigiana, ospitata in uno dei palazzi più antichi della città, dove saranno visitabili la sala da concerti, le sale ottocentesche, con una collezione artistica di grande importanza e spazi mai aperti in precedenza, come la biblioteca e la cappella di San Galgano.

A Ocre (AQ), lo scenografico Convento di Sant’Angelo, in posizione spettacolare su uno sperone roccioso che si affaccia sulla valle dell’Aterno.

Napoli, in piazza del Plebiscito, aprirà Palazzo Salerno, sede del Comando Forze operative del Sud, costruito nel 1775, che cela arredi e ben due giardini che offrono una vista spettacolare sul golfo, come quella che si gode dalla Vigna di San Martino, al Vomero, coltivata sin dal Medioevo.

In Puglia, percorsi legati ai paesaggi rurali storici e alla secolare vocazione agricola della regione: dalle 625 Fosse Granarie di Cerignola (FG), l’ultimo esempio in Capitanata di una modalità di conservazione del grano attestata dal 1225, a una serie di itinerari in provincia di Lecce incentrati sulla coltura degli ulivi, dai frantoi ipogei di origine medievale a due progetti legati al dramma della xylella.

Tempio Pausania (SS), si visiterà l’ex Carcere La Rotunda, che fu attivo dal 1847 al 2012, caratterizzato dalla struttura circolare che permetteva un rigido controllo dei detenuti.

LE VISITE PER GLI ISCRITTI AL FAI

Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI online o in piazza in occasione della manifestazione, potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città. Tra queste, a Torino aprirà Palazzo Perrone di San Martino, sede della Fondazione CRT, con sale di rappresentanza e un maestoso scalone affrescato nel Settecento, mentre al Tribunale di Venezia, palazzo progettato da Sansovino nel 1553, si potrà accedere alle aule storiche: la sala della Corte d’Assise, inaugurata nel 1871 e resa celebre per il processo del 1907 a Maria Tarnowska, accusata di aver istigato l’omicidio di un amante, e l’aula Manlio Capitolo, progettata da Carlo Scarpa, di cui conserva tutto l’arredo originario. E ancora, a Firenze visite alla Fondazione Roberto Longhi, nata nel 1971 in quella che era stata la dimora di uno dei padri della storia dell’arte, che conserva la sua importante collezione, con capolavori quali il Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio e il Cristo morto trasportato al sepolcro di Battistello Caracciolo; a Roma si entrerà a Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore britannico, con un itinerario incentrato sul parco, che conserva 27 arcate dell’acquedotto neroniano e una serra con una collezione archeologica, e a Villa Lubin, sede del CNEL, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, edificio del primo Novecento all’interno del parco di Villa Borghese; a Catanzaro visite agli appartamenti privati del prefetto e al sontuoso salone di rappresentanza del palazzo in stile eclettico della Prefettura.