Su Rai 5 Valerio Binasco affronta per la prima volta Luigi Pirandello proprio sulle tavole del palcoscenico del Teatro Carignano, dove “Il piacere dell’onestà” debuttò nel 1917
Un testo spietato, che fin dal titolo pone l’accento sull’onestà, cardine di una presunta etica borghese e cuore pulsante del dramma: Valerio Binasco affronta per la prima volta Luigi Pirandello proprio sulle tavole del palcoscenico del Teatro Carignano, dove “Il piacere dell’onestà “debuttò con successo il 27 novembre 1917 con la compagnia di Ruggero Ruggeri. Il protagonista della commedia – in onda sabato 25 marzo alle 21.15 su Rai 5 – è Angelo Baldovino, interpretato da Binasco che dirige anche l’allestimento: è la prima figura di antieroe del drammaturgo siciliano, un perdente, un relitto, ma soprattutto un uomo solo, che ha fatto dell’isolamento la personale difesa da una società che lo ha spinto ai margini.
Ed è proprio per questa sua condizione di emarginato che viene scelto, per restituire onestà ad una giovane donna: Baldovino sposa una nobile signorina che è stata resa madre da un uomo ammogliato, in cambio del ripianamento dei debiti di gioco e della promessa di chiudere un occhio sulla relazione tra la ragazza e il padre del bambino. Il protagonista accetta la parte, ma fin da subito diventa ingombrante: in lui resiste una morale capace di opporsi a un concetto di onestà solo di facciata. Baldovino è appunto la ragione introdotta in una borghesia preda del sentimento e del perbenismo: è l’intelligenza chiamata a riportare l’ordine nel caos.
Valerio Binasco destruttura il dramma pirandelliano concentrando l’attenzione sui personaggi e sulla loro vita interiore che si riflette in una partitura drammaturgica densa e a tratti ipnotica: in un ambiente spoglio, dove il freddo di un accordo matrimoniale nato dalla vergogna di entrambe le parti si scioglie in un sentimento di rispetto che fa deragliare i presupposti inziali, si affacciano gli echi della drammaturgia nordica cara alle sue regie. Nel cast anche Giordana Faggiano – Agata Renni; Orietta Notari – La Signora Maddalena, sua Madre; Rosario Lisma – Il Marchese Fabio Colli; Lorenzo Frediani – Maurizio Setti, suo cugino; Franco Ravera – Il Parroco.
Una Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro nazionale. Regia video Lucio Fiorentino. Scene e luci Nicolas Bovey, costumi Gianluca Falaschi.