Il volume “Breve storia del Segno della Croce” di Gaetano Passarelli. Pref. mons. G.D.Gallaro (Graphe.it) in libreria dal 26 marzo
Il simbolo della cristianità, il primo gesto che i fedeli apprendono da bambini; un segno dirompente che ricongiunge il divino e l’umano nel ricordo di una sofferenza che è al tempo stesso liberazione dal dolore terreno: l’atto di segnarsi nel momento del rito appare oggi un’abitudine acquisita sulla quale non ci si pongono domande. Come svela questo saggio, tuttavia, la croce si è fatta portatrice nei secoli di significati complessi, che vale la pena osservare in una prospettiva diacronica, storica e filosofica. A partire dalla discussione – agli albori del Cristianesimo stesso – fra l’opportunità di rappresentare il Figlio di Dio e l’oggetto che lo condusse a morte, il fervore spirituale e la religiosità popolare hanno costruito un intreccio ben più articolato e controverso di quanto si immaginerebbe, per condurre progressivamente al valore unificante del segno della croce come testimonianza di appartenenza a un credo che, al suo centro, non deve dimenticare di avere proprio Colui che su quella croce fu appeso.
GAETANO PASSARELLI già docente di Storia bizantina all’Università di Chieti e di Roma Tre, di Spiritualità Orientale all’Istituto Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum e di Liturgia bizantina al Pontificio Istituto Orientale, è direttore responsabile della rivista Studi sull’Oriente Cristiano. Consultore storico della Congregazione delle Cause dei Santi, conta numerose pubblicazioni scientifiche su iconografia, liturgia e storia bizantina tradotte in diverse lingue. È autore di biografie di personaggi italiani e brasiliani.