Il documentario “Danza interrotta” su Youtube: è stato realizzato lo scorso anno all’arrivo della compagnia Ukrainian Classical Ballet in Italia dopo lo scoppio della guerra
Dall’arrivo della compagnia di ballo a Ferrara al divieto del governo ucraino di mettere in scena Il lago dei cigni, poiché la musica è di un autore russo come Čajkovskij. “E’ molto facile iniziare una guerra, difficilissimo è farla finire”, dice il direttore generale del Teatro Comunale di Ferrara Moni Ovadia nel documentario Danza Interrotta, presentato oggi al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara dal direttore artistico Marcello Corvino, da Vasyl Verbitskyy, parroco della chiesa di Santa Maria dei Servi e Gianluca Lul, autore del filmato insieme ad Angela Onorati.
Prodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, il docufilm racconta l’arrivo della compagnia di danza Ukrainian Classical Ballet proprio all’inizio del conflitto russo-ucraino. A Parigi per una tournée, la compagnia aveva chiesto ospitalità per continuare a lavorare e in poco tempo, da Ferrara, è partita una gara di solidarietà per dare spazio e sostegno ai ballerini, coinvolgendo altri teatri italiani per realizzare ulteriori date.
“Questo progetto ha un valore storico molto importante – ha detto Marcello Corvino, direttore artistico del teatro – Nessuno poteva immaginare che, dopo due conflitti mondiali l’Europa dovesse ancora confrontarsi con il dramma della guerra. In quei giorni Gianluca Lul e Angela Onorati erano qui per uno stage e ci è venuto spontaneo raccogliere le testimonianze dei danzatori, appena giunti a Ferrara”. Molte sono state le difficoltà, “tanto da dover cambiare il titolo di uno dei loro spettacoli, Il lago dei cigni, poiché appena pochi giorni prima era arrivato il divieto del Ministero della Cultura ucraino di interpretare brani di autori russi da parte dei propri connazionali”. Da qui la scelta del titolo del documentario, Danza interrotta, realizzato dai due autori nell’ambito del corso di alta formazione per le figure dello spettacolo dal vivo sulla comunicazione in video, organizzato dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena e da Edunova, con il supporto di Unimore, cui il Teatro Comunale di Ferrara aderisce da diverse edizioni.
“Quando siamo arrivati al Teatro di Ferrara non sapevamo a cosa saremmo andati incontro – ha raccontato Gianluca Lul – e subito ci è stata proposto da Marcello Corvino di documentare questo momento irripetibile della storia europea attraverso le esperienze dei ballerini della compagnia ucraina. Abbiamo registrato moltissimo, rivedendo poi quei momenti emerge quanto loro fossero in tensione, ma anche focalizzati per dare il massimo in quello spettacolo”.
Fin da subito padre Vasyl Verbitskyy è stato un collettore di energie e di iniziative di volontariato per la comunità ucraina. “Non dimenticherò mai il momento in cui sono arrivato a Teatro e ho conosciuto questi artisti, erano molto stressati e preoccupati. Guardavano continuamente i cellulari e aspettavano notizie da casa. Alcuni di loro sono tornati in Ucraina per difendere il nostro paese”.
Il documentario sarà visibile sul canale Youtube del Teatro Comunale di Ferrara.