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La CBD per sportivi: come può aiutare il processo di recupero muscolare

Fare sport più di 3 volte a settimana ripulisce le arterie

cbd sport

Fare attività fisica significa praticare esercizi in grado di portare, a fronte di un costo estremamente basso, un grande numero di vantaggi. Allenarsi in maniera costante, anche senza avere fini agonistici, favorisce uno stato di benessere fisico, sociale e psichico: il corpo si fa più responsivo alle azioni volontarie, la pratica dell’allenamento permette alle persone di conoscerne altre e la fatica viene accompagnata dal rilascio di endorfine, note per migliorare il senso di generale felicità.

C’è un ma di cui però dover tenere conto: lo sforzo fisico, se eseguito in maniera repentina e con una tecnica imperfetta (cosa più che naturale all’inizio) rischia di portare a una conseguenza spiacevole: l’infiammazione dei muscoli. Ora inutile girarci intorno: durante il corso della vita gli esseri umani subiscono infiammazioni di continuo, ma quelle legate ai movimenti sportivi sono più fastidiose di altre poiché non permettono alla persona di continuare ad allenarsi.

Ecco: a tal proposito c’è un qualcosa da tenere in conto che può fare la differenza! Il principio attivo Cannabidiolo, conosciuto più con la sigla CBD, ha un particolare potere antiinfiammatorio e può risultare particolarmente utile negli atleti professionisti o meno che vogliono mitigare i dolori; un olio al CBD accostato ai corretti Magic Vaporizers può davvero fare miracoli.

Dall’alba dei tempi a oggi: perché fidarsi del CBD

Andiamo a scoprire più da vicino perché l’olio al CBD essere così tanto utile in un contesto di infiammazione

Il CBD è un principio attivo che appartiene all’universo dei cannabinoidi ed è presente in un grande numero di vegetali; tra questi il vegetale senza dubbio più famoso è rappresentato dalla pianta di Cannabis Sativa, protagonista sin dall’alba dei tempi di coltivazioni estensive antichissime. Questa familiarità culturale di tante società con la canapa ha permesso agli uomini di una volta di venire molto presto a contatto con le tante proprietà antidolorifiche della stessa.

Molteplici ricerche scientifiche sono state fatte sugli effetti terapeutici del cannabidiolo e tutte quante hanno sottolineato la stessa cosa: le qualità antidolorifiche di questo principio attivo sono incredibili e riescono anche a non pesare su reni e sistema epatico. Quest’ultima caratteristica rende il CBD e i prodotti a esso collegato perfetto per chi, purtroppo, nella vita deve convivere con un dolore cronico di fatto creando un alternativa agli oppioidi, ben più pericolosi e decisamente meno sani.

CBD e infiammazioni: cosa bisogna sapere

Tutto funziona grazie all’interazione che il CBD ha con i recettori endocannabinoidi presenti all’interno del nostro cervello. Questi recettori, infatti, non sono altro che piccole proteine che hanno il compito di captare dei segnali nervosi presenti nel nostro corpo, trasmettendoli direttamente alle cellule.

Quando il CBD è in circolo all’interno del corpo di del corpo umano cambiano però alcune cose: i recettori sopracitati, infatti, iniziano a mitigare i segnali di dolore normalmente inviati; questo porta a una generalizzata sensazione di benessere, contribuendo più in generale a un sentore di relax che può fare davvero la differenza per chi ogni giorno si ritrova a combattere con dolore continuativo.

Il CBD, in sostanza, si preoccupa di mediare le sensazioni sgradevoli che altrimenti verrebbero sottolineate dal nostro corpo; nel fare ciò non intacca in alcun modo il sistema epatico o il sistema nefro urinario, solitamente invece impegnati nella depurazione del corpo dalle sostanze che i medicinali impiegano per ottenere gli stessi effetti.

A differenza del THC, altro cannabinoide piuttosto conosciuto, il CBD non è legato ad alcun tipo di effetto psicoattivo, né è legato a particolari effetti collaterali (come invece può essere la fame tipica di chi fa uso del THC).

Al momento tanto l’unione europea quanto l’Italia stessa si stanno muovendo verso la creazione di impianti legislativi in grado di supportare la commercializzazione tout-court di prodotti tali principi attivi dentro. Per il momento è permessa la commercializzazione di prodotti che al loro interno contengono meno dello 0.2% di THC, linea sotto cui risultano essere del tutto assenti gli effetti psicoattivi.

Non solo infiammazioni: un ottimo amico per gli atleti

Non è tutto: oltre a combattere le infiammazioni il CBD è in grado di aiutare gli atleti o chi fa sport a tenersi al riparo da patologie riguardanti le articolazioni. Questo perché il principio attivo ha anche un’azione analgesica, attenuando l’origine del dolore.

A questo è necessario poi aggiungere un altro punto che farà felici tutti quelli che ben sanno l’importanza del sonno per poter accrescere la propria massa muscolare.
Il CBD ha un effetto rilassante e permette di migliorare la qualità del sonno: questo si traduce in una sonno più lungo, con una maggiore semplicità nel raggiungere le canoniche otto ore di riposo (cifra sotto al di cui si può rischia di avere qualche problema nella sintesi di nuove fibre muscolari).

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