AbbVie e Genmab si sono assicurate la revisione prioritaria da parte dell’FDA per il loro anticorpo bispecifico epcoritamab
AbbVie e Genmab si sono assicurate la revisione prioritaria da parte dell’FDA per il loro anticorpo bispecifico epcoritamab con una data per la decisione circa l’approvazione prevista nel prossimo mese di maggio, facendo scattare per Abbvie il pagamento di una milestone da 80 milioni di dollari.
Epcoritamab è un anticorpo IgG1 bispecifico che agisce legandosi da un lato all’antigene CD20 sulla cellula linfomatosa, ma in un sito di legame diverso rispetto a quello del rituximab, e dall’altro lato ai linfociti T, attivandoli. Epcoritamab è stato creato con la tecnologia proprietaria DuoBody di Genmab progettata per indirizzare le cellule T citotossiche in modo selettivo per suscitare una risposta immunitaria verso tipi di cellule bersaglio. E’ progettato per legarsi contemporaneamente al CD3 delle cellule T e al CD20 delle cellule B e induce l’uccisione mediata dalle cellule T delle cellule CD20+.2 Il CD20 è espresso sulle cellule B ed è un bersaglio terapeutico clinicamente validato in molte neoplasie a cellule B, tra cui il linfoma diffuso a grandi cellule B, il linfoma follicolare, il linfoma a cellule mantellari e la leucemia linfocitica cronica. Epcoritamab è in fase di co-sviluppo da parte di AbbVie e Genmab nell’ambito della collaborazione tra le due società in campo oncologico.
All’inizio di quest’anno, i due partner hanno ottenuto il via libera alla presentazione della domanda con la pubblicazione dei risultati di uno studio clinico che ha valutato l’anticorpo bispecifico, epcoritamab, in 157 pazienti con linfoma a grandi cellule B recidivato o refrattario. Epcoritamab ha ottenuto tassi di risposta oggettiva e completa rispettivamente del 63% e del 39% e una durata mediana della risposta di 12 mesi.
Forti di questi dati, AbbVie e Genmab hanno chiesto l’approvazione e hanno ottenuto la revisione prioritaria. La decisione della Fda di mettere epcoritamab in corsia preferenziale significa che i partner conosceranno il loro destino entro il 21 maggio 2023. La data del PDUFA per mosunetuzumab, il concorrente di Roche in attesa di revisione per il linfoma follicolare, è il 29 dicembre.
L’avanzamento dell’epcoritamab verso l’approvazione ha comportato un pagamento di 80 milioni di dollari per Genmab, due anni dopo aver siglato un accordo da 750 milioni di dollari con AbbVie per il diritto di sviluppare congiuntamente il candidato e altre due molecole. AbbVie ha accettato di pagare fino a 3,15 miliardi di dollari in milestones per tre programmi. Genmab condividerà le responsabilità commerciali negli Stati Uniti e in Giappone e riceverà royalties dal 20% al 26% negli altri mercati.
Gli anticorpi bispecifici CD20xCD3 sono progettati per attivare i linfociti T contro i linfociti B maligni, garantendo probabilmente un’efficacia simile ai CAR-T nei tumori del sangue senza la complessità associata alle terapie cellulari. Regeneron e Xencor sono tra le aziende che inseguono Roche e l’alleanza AbbVie-Genmab sul mercato.
Come alcuni dei loro rivali, AbbVie e Genmab hanno intrapreso un ampio programma di ricerca e sviluppo per epcoritamab, nel tentativo di affermare il bispecifico attraverso linee di terapia in una serie di tumori ematologici maligni. La serie di studi comprende una coppia di trial di fase 3 che stanno valutando la molecola in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma follicolare.