Il Parlamento Ue condanna l’Italia sulla registrazione per i figli delle coppie gay. La risoluzione fa il punto sulla valutazione della Commissione sullo stato di diritto per il 2022
Il Parlamento europeo ha approvato l’emendamento al testo della risoluzione sulla ‘Situazione dello Stato di diritto nell’Unione europea‘ che “condanna le istruzioni date dal governo italiano alla municipalità di Milano di sospendere la registrazione delle adozioni delle coppie omogenitoriali”.
La risoluzione fa il punto sulla valutazione della Commissione sullo stato di diritto per il 2022 ed evidenzia preoccupazioni specifiche in diversi Stati membri dell’Ue. La votazione per alzata di mano in sessione plenaria ha raggiunto una grande maggioranza, mostrando disomogeneità all’interno del partito Popolare europeo con le delegazioni dei Paesi nordici e quella portoghese a favore dell’emendamento.
Al contrario, la delegazione di Forza Italia ha votato in difesa della decisione del governo italiano. La delegazione popolare tedesca, una delle più numerose all’Eurocamera, ha dato invece libertà di voto ai suoi.
L’emendamento, presentato dal gruppo di Renew Europe e supportato da Sinistra, Verdi e Socialisti, spiega che “questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli“. Aggiunge che tale azione costituisce “una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989”, ed “esprime preoccupazione per il fatto che tale decisione si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità Lgbtqi+ in Italia”. Pertanto, “si invita il governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione“.
PARTITO GAY: “L’EUROPA CI DÀ RAGIONE, RICONOSCERE FIGLI DI LGBT+”
“Il Parlamento Europeo ci dà ragione, i figli delle coppie Lgbt+ vanno riconosciuti alla nascita. Chiediamo alla premier Meloni di prenderne atto e rispettare quanto deciso dal Parlamento Europeo. Il governo non può essere europeista quando si tratta di avere fondi e antieuropeo per i diritti civili”. Lo dichiarano in una nota Fabrizio Marrazzo e Marina Zela del Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale.
“Ringraziamo il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, del Movimento 5 Stelle, che oggi ha dichiarato che registrerà tutti i figli anche dei papà gay, a differenza dei suoi colleghi che lo faranno solo per le mamme”.
“La scelta del sindaco Bennardi- concludono- mostra che l’accordo sul programma fatto da Movimento 5 Stelle e Partito Gay LGBT+ alle scorse politiche è stato di ispirazione anche per i loro amministratori”.