A Roma la prima manifestazione dei giovani trans: “Da Meloni no democrazia”. Il corteo ‘Protect Trans Youth’ attraversa la Capitale con bandiere arcobaleno
È partito alle 15.30 da piazza dell’Esquilino, al ritmo di ‘Another brick in the wall’ dei Pink Floyd cantata a cappella da una giovanissima, il corteo organizzato a Roma dall’associazione Gender X in occasione della Giornata internazionale della visibilità trans: ribattezzata ‘Protect Trans Youth‘, si tratta della prima manifestazione in Italia dedicata ai diritti e alla tutela delle giovani persone transgender e non binarie.
Tra bandiere trans e bandiere arcobaleno, tantissimi giovani hanno sfilato su via Cavour in direzione piazza della Madonna di Loreto, dove hanno preso parola le ragazze e i ragazzi dell’associazione. ‘Giorgia Meloni: non vediamo la democrazia nel tuo operato’, recitava il cartello esposto da una giovane manifestante in testa al corteo.
Una bandiera lunga 50 metri ha accompagnato il percorso, con i colori delle persone transgender e non binarie. Tantissimi gli striscioni e i cartelli esposti, la maggior parte dei quali inneggianti al diritto allo studio: ‘Giù le mani dalla carriera alias‘, ‘Liberazione non assimilazione’, ‘Noi abbiamo diritto allo studio’, ‘La scuola ha più colori’, ‘Diritto a studiare con la mia identità’, ‘Per me parlo io’, e ancora ‘Carriera alias significa semplicemente essere trattati come gli altri’.
CAMPIDOGLIO CON GIOVANI TRANS: INSIEME PER UNA BATTAGLIA DI CIVILTÀ
“Oggi è una cosa meravigliosa, una boccata d’ossigeno, di speranza, di fierezza: non si era mai vista una cosa del genere. Sono orgogliosa di essere qui e di aver riempito insieme la nostra città per una battaglia di civiltà che stiamo provando a portare avanti insieme. Come Comune di Roma abbiamo dato il nostro patrocinio alla manifestazione, che non è solo una pecetta su un manifesto ma vuol dire starci e camminare insieme, vuol dire continuare a organizzare eventi culturali e iniziative in città per fare in modo che tutti e tutte possiamo avere il diritto di essere noi stessi come vogliamo e come desideriamo”, ha detto la coordinatrice dell’Ufficio speciale Diritti Lgbt+ di Roma Capitale, Marilena Grassadonia, intervenuta in piazza Madonna di Loreto alla manifestazione Protect Trans Youth, che il Campidoglio ha patrocinato. Insieme a lei, in rappresentanza dell’amministrazione anche le consigliere capitoline Michela Cicculli (Sce) e Flavia De Gregorio (Lista Calenda), rispettivamente presidente e vicepresidente della commissione Pari opportunità.
Per Grassadonia “quanto accaduto ieri al liceo Cavour è vergognoso, strappare un manifesto vuol dire insultare la vita di persone in carne e ossa: noi ci batteremo perché questo non accada mai più e per l’introduzione delle carriere alias. Sempre più spesso a chiedercelo sono proprio i genitori di questi ragazzi, perché vogliono che i loro figli vivano e crescano in un ambiente sicuro. Andiamo avanti insieme in questa battaglia di civiltà”, ha concluso. Al termine degli interventi, i manifestanti si sono spostati sulla scalinata del Campidoglio: i ragazzi e le ragazze hanno srotolato lungo i gradini la grande bandiera trans di 50 metri che ha accompagnato tutto il corteo, dando vita a un breve flash mob che ha ufficialmente concluso la manifestazione.
LA GIORNATA DELLA VISIBILITA’ TRANSGENDER
La Giornata internazionale della visibilità transgender (Tdov) è una ricorrenza annuale che cade il 31 marzo ed è dedicata alla sensibilizzazione contro le discriminazioni verso le persone transgender in tutto il mondo. La giornata fu fondata dall’attivista transgender statunitense Rachel Crandall nel 2009, e a partire dal 2014 la giornata è stata adottata dagli attivisti lgbt a livello internazionale.
Tantissime, riferisce la Dire (www.dire.it), le associazioni presenti con le proprie bandiere e i propri rappresentanti, da Gaynet ad Arcigay fino alla Rete degli Studenti Medi, dall’Uaar – Unione degli atei e degli agnostici razionali all’Ageda – Genitori, parenti, amici di persone lesbiche, gay, bisex e trans. La manifestazione è promossa da: Gender X, con l’adesione di Genderlens, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Libellula, Le Tre Ghinee, TDOV, Arcobaleno dei diritti (Latina), CGIL Roma e Lazio, Famiglie Arcobaleno, Di Gay Project , Gay Center, Arcigay Roma, Differenza Lesbica, Azione Trans, MIT Movimento Identità Trans Bologna, ATN Napoli, Associazione Sunderam Torino, Ala Milano Onlus, Agedo Roma, Gaynet Roma, Polis Aperta, Agapanto, Libera Rugby Club, Collettivo Prisma, Lucha Y Siesta, Be Free, Ora d’aria, Collettivo Cattive Ragazze, Romà Onlus, Romni Aps, Associazione Rowni Roma Women Network Italy Aps, Orchidea Latina.