Site icon Corriere Nazionale

Asma pediatrico: identificati fattori predittivi di limitazione flusso vie respiratorie

device4patients airq device asma pediatrico airsupra asma lieve

Asma pediatrico: nuovo studio identifica i fattori predittivi significativi di limitazione del flusso delle vie aeree respiratorie

Ricovero pregresso in Terapia Intensiva per asma; ricorso a trattamento con steroidi per via inalatoria (ICS) a dosaggi più elevati; aumento della conta assoluta di eosinofili nel sangue e nel lavaggio broncoalveolare (BAL); etnia Afro-Americana. Questi, stando ai risultati di uno studio presentato nel corso del Congresso annuale dell’American College of Allergy, Asthma & Immunology,  i fattori predittivi significativi di limitazione del flusso delle vie aeree respiratorie (AFL), suggestiva di outcome negativi legati all’asma pediatrico.

Razionale e disegno dello studio
Come è noto, l’AFL è predittiva di esiti negativi dell’asma in tutte le fasi dello sviluppo in età pediatrica, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.
Con questo studio si sono voluti identificate i predittori significativi di AFL in individui pediatrici con asma grave dall’età scolare all’adolescenza (cioè dai 5 ai 18 anni).

I partecipanti allo studio, a cui era stata diagnosticata una condizione asmatica refrattaria al trattamento, sono stati sottoposti a spirometria e broncoscopia diagnostica. In questi soggetti, l’AFL è stata definita come volume espiratorio forzato pre-broncodilatazione in 1 secondo (FEV1)/capacità vitale forzata (FVC) inferiore a 0,85 o inferiore al 90% del valore predetto.

In totale sono stati inclusi nell’analisi 226 individui. Complessivamente, il 46% (105  su 226 partecipanti allo studio presentava AFL. Non sono state osservate differenze tra i due gruppi per quanto riguarda l’età, il sesso, l’indice di massa corporea o l’età di insorgenza dei sintomi.

Risultati principali e considerazioni conclusive
Dai risultati è emerso che i soggetti pediatrici con AFL, rispetto a quelli senza AFL, si caratterizzavano per maggiori probabilità di riferire un precedente ricovero in Terapia Intensiva per asma, di essere trattati con ICS a dosi più elevate e di essere identificati come appartenenti all’etnia Afro-americana.

“I soggetti pediatrici con AFL si caratterizzavano per una conta di eosinofili nel sangue e nel lavaggio broncoalveolare (BAL) significativamente più elevata, IgE totali, [immunoglobuline E] e un maggior numero di IgE sieriche allergene-specifiche positive”, hanno osservato i ricercatori.

Tra i bambini più piccoli, quelli che avevano una sensibilizzazione ad almeno 4 allergeni hanno sperimentato una AFL di entità maggiore; tuttavia, la relazione opposta è stata osservata tra gli adolescenti. In modo simile, l’effetto di livelli di IgE totali più elevati (cioè >130 UI/mL) sull’AFL era più evidente tra i bambini più piccoli.

Gli autori dello studio hanno, quindi, concluso che “l’AFL è guidata in parte dalla sensibilizzazione allergica nei bambini più piccoli, mentre nei bambini più grandi è associata maggiormente all’assenza di sensibilizzazione allergica”.

Bibliografia
Boyd K et al. Impact of allergen sensitization on airflow limitation in children with severe asthma. Ann Allergy Asthma Immunol. 2022;129(5):S4. doi:10.1016/j.anai.2022.08.519
Leggi

Exit mobile version