Raccolte fondi, 23 associazioni del terzo settore hanno risposto a un appello dell’Agia. Garlatti: “Si può trovare un modo diverso per sollecitare la generosità dei cittadini”
In televisione, sul web, nella corrispondenza promozionale che arriva nelle abitazioni si possono vedere, non di rado, immagini di bambini vulnerabili o sofferenti. Quelle della povertà, della malattia e della disabilità sono realtà davanti alle quali non si possono e non si devono chiudere gli occhi. E il terzo settore se ne occupa in maniera encomiabile, grazie anche alla generosità di molti cittadini. Ma è possibile sensibilizzare e richiamare l’attenzione sui problemi dei minorenni fragili senza mettere a rischio la loro dignità? Per rispondere a questa domanda stamattina l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti ha chiamato a raccolta a Roma 23 organizzazioni no profit che hanno risposto all’appello ospitato dalla testata “Vita” nel dicembre scorso.
“Le raccolte fondi si possono fare anche senza rischiare di sfruttare l’immagine dei minorenni e soprattutto senza esporli a sentimenti pietosi: sono fiduciosa che insieme alle organizzazioni che hanno aderito alla nostra iniziativa si possa avviare un dialogo proficuo. Da parte nostra, puntiamo ad arrivare a un gentlemen’s agreement, insomma a una sorta di codice di autodisciplina valido per tutti”, spiega Carla Garlatti. “Personalmente ritengo che si possano trovare modalità diverse per promuovere raccolte fondi che riguardino i minorenni, ad esempio mostrando i risultati ottenuti o che si vogliono ottenere o spiegando concretamente in cosa consistano i progetti per i quali si sollecita la generosità dei cittadini. Sono comunque pronta ad accogliere suggerimenti e proposte”.
“Inoltre – conclude Garlatti – è emerso che molte no profit, grandi e piccole, si sono dotate di codici etici interni. Credo che sia possibile fare un passo in avanti e arrivare a un documento e a condotte condivisi”. I partecipanti al tavolo sono stati invitati a far pervenire proposte concrete entro i prossimi due mesi”.
Sul sito www.garanteinfanzia.org l’elenco dei partecipanti.