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Funnel Marketing: le strategie più efficaci, gli esempi e come usarlo per la nostra azienda

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Da quando internet è entrato in pianta stabile nelle nostre vite, più o meno a metà degli anni ‘90, in pochi avrebbero ipotizzato che le avrebbe completamente rivoluzionate. Oggi, nel 2023, la nostra quotidianità è strettamente legata al web. Basta pensare a tutto ciò che facciamo online, dal prenotare i viaggi a leggere le news, fino a pagare le tasse e le bollette. Ma soprattutto comprare. L’e-commerce è infatti uno dei campi in più grande espansione e tutti sappiamo come fare acquisti tramite un pc. Una situazione che ha portato gli esperti di marketing a elaborare nuove strategie di vendita pensate appositamente per la rete. Una delle più interessanti e innovative si chiama Funnel Marketing e stiamo per scoprire in cosa consiste.

La definizione di Funnel marketing

Partiamo da una semplice definizione. Per Funnel Marketing si intende quella strategia di promozione, che viene effettuata sia offline che online, che ha come obiettivo quello di trasformare gli utenti in clienti fidelizzati e, come step successivo, in veri e propri ambassador di un marchio.

Una forma di marketing estremamente mirato e volto più al rapporto personale con l’utente. Non per niente “funnel” significa imbuto e in questo caso sta a indicare la partenza da una base ampia di potenziali clienti per arrivare a una fidelizzazione di singoli individui. Ma soprattutto un metodo che potrebbe rivelarsi utilissimo per le aziende medio-piccole che non hanno enormi capitali da investire in questo settore.

Da cosa è composto un buon piano di Funnel Marketing

Un altro vantaggio del Funnel Marketing è che utilizza strumenti di promozione e fidelizzazione ampiamente diffusi e, molto spesso, economicamente alla portata di tutti. In un piano di Funnel Marketing possiamo infatti inserire annunci a pagamento, post informativi e storie sui social e contenuti scritti in ottica SEO. Per questi ultimi, in particolare, e soprattutto nelle fase iniziali del piano, è una pratica molto diffusa quella di affidarsi a realtà che si occupano di strategie di content marketing per le aziende. Ovvero società che elaborano contenuti mirati appositamente per ogni tipologia di negozio o azienda e che spesso contribuiscono anche a definire il piano marketing generale.

Le fasi del Funnel Marketing

Abbiamo capito cos’è il Funnel Marketing e di quali strumenti si può avvalere un piano operativo. Ma quali sono le fasi di sviluppo del suddetto piano? Gli esperti di settore ne individuano 4 che corrispondono all’evoluzione del rapporto col cliente che parte dalla prima interazione e si conclude con la conversione.

La prima fase è quella della consapevolezza e mira a far conoscere il marchio a quante più persone possibile. La seconda è quella dell’interesse in cui i potenziali target di riferimento imparano a conoscere il prodotto o il servizio che vendiamo, confrontandolo con quello degli altri e intuendone i vantaggi e le caratteristiche principali. Siamo ancora nella parte informativa del piano.

È con le ultime due fasi che si entra nel vivo: quella del desiderio e dell’azione. Come si intuisce dal nome la fase del desiderio è quella in cui l’utente inizia a “desiderare” il prodotto e ne capisce i vantaggi. Con la fase dell’azione, infine, il consumatore acquista il bene e si trasforma in cliente a tutti gli effetti.

Come creare un piano di Funnel Marketing per la nostra azienda

Stabilito il piano generale e comprese le fasi del Funnel Marketing, inizia la definizione delle strategie. In questo caso si parla di fidelizzazione e trasformazione da potenziale compratore in cliente o, nel migliore dei casi, in ambassador. Un aspetto che rende la definizione del giusto messaggio personale estremamente importante.

Fondamentale, in questo processo, anche l’auto-consapevolezza dell’azienda e dello scenario competitivo. Chi fa marketing deve essere perfettamente consapevole di ciò che offre, dei suoi punti di forza e delle sue debolezze. E allo stesso tempo deve essere in grado di individuare alla perfezione i potenziali clienti di riferimento. Servono quindi studio, ascolto e aggiornamento continuo.

Studio che serve soprattutto per capire quali sono i migliori canali in cui trasmettere il messaggio. Facebook, solo per fare un esempio, può essere adatto a una determinata platea mentre Instagram per un’altra. Idem social emergenti come TikTok. Per altri, invece, il mezzo migliore potrebbe essere l’e-mail marketing.

Un aspetto da cui non si può prescindere, invece, è la creazione di un rapporto a lungo termine con il cliente. Il lavoro non finisce con il semplice acquisto. Chi ci ha scelto deve essere fidelizzato e “coccolato” tramite offerte esclusive, promozioni e anticipazioni. Ma soprattutto attraverso disponibilità, cortesia e rapporti personali. Solo così potrà diventare il nostro miglior ambasciatore.

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