Sull’ipotizzato “piano di trasferimento di massa col mantenimento in Trentino di un numero di soggetti sostenibili dal territorio”, l’Oipa si opporrà con tutte le sue forze
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) interviene su quanto emerso dal vertice di oggi tra il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e il presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti chiedendo anzitutto che l’annunciato tavolo tecnico tra Ministero, Ispra, Regione e Provincia autonoma sia allargato a esperti rappresentanti le associazioni per la protezione degli animali.
«Non è concepibile che una parte di chi rappresenta portatori d’interessi diffusi, come le associazioni che lavorano per la protezione della fauna, bene demaniale quindi di tutti, sia escluso da decisioni così gravi», dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Stiamo ricevendo molti messaggi di cittadini, di trentini e non, che ci chiedono di difendere gli orsi nel mirino di chi vorrebbe farli fuori dopo averli reintrodotti a forza nel territorio. Chiediamo ai decisori di ascoltare anche noi, insieme alle altre associazioni».
Quanto al parere positivo dell’Ispra, che nell’incontro di oggi avrebbe dato il placet all’uccisione di tre orsi e di cui aspettiamo di leggere il testo ufficiale, l’Oipa chiede un immediato ripensamento in nome dell’opinione pubblica nazionale che non vuole abbattimenti né di orsi né di altri animali colpevoli solo di seguire la propria natura nel proprio habitat.
Sull’ipotizzato “piano di trasferimento di massa col mantenimento in Trentino di un numero di soggetti sostenibili dal territorio”, l’Oipa si riserva di conoscere nei dettagli un tale progetto, posto che si opporrà con tutte le sue forze a spostamenti in luoghi dove sia consentita la caccia all’orso.