MARLIC è un modello pilota per trasformare gli scarti di un’azienda in nuove risorse da riutilizzare o cedere per altre produzioni nella regione Marche
Un modello pilota per trasformare gli scarti di un’azienda in nuove risorse da riutilizzare o cedere per altre produzioni nella regione Marche, oltre 30 aziende riunite, circa 200 risorse condivise e quasi 90 potenziali sinergie tra domanda e offerta. Sono alcuni dei risultati del progetto MARLIC[1], finanziato con 11,4 milioni di euro dalla Regione Marche, al quale partecipa ENEA con 20 fra università, enti di ricerca e aziende del territorio, tra cui Cnr, Fondazione Cluster Marche e HP Composites (coordinatore).
Nell’ambito del progetto il Laboratorio ENEA di Valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali ha sviluppato un modello pilota di simbiosi industriale per indagare potenziali sinergie tra aziende del territorio e valorizzare scarti industriali e risorse in eccedenza di varia natura (scarti materici, cascami energetici, servizi, competenze, capacità e logistica). In questo contesto ENEA ha gestito un tavolo di lavoro con 31 aziende di diversi settori produttivi (agroalimentare, tessile, calzaturiero, fabbricazione di materie plastiche, chimico, recupero e preparazione al riciclaggio dei rifiuti, edile) che hanno condiviso 199 risorse e individuato 86 potenziali sinergie tra domanda ed offerta (pelle, cartone e plastica/gomma, ecc..).
ENEA è stata impegnata anche nell’individuazione di competenze tecniche e tecnologiche e dei ruoli sul territorio per la promozione di un nuovo modello organizzativo, in collaborazione con Camera di Commercio delle Marche, Università di Camerino e Confindustria Macerata.
Le fasi successive saranno svolte da ENEA in stretta collaborazione con le aziende che hanno partecipato ai lavori al fine di analizzare gli scenari simbiotici di tre macroflussi di risorse più rilevanti sia da un punto di vista ambientale che economico emersi durante il tavolo di lavoro.