Il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato dalla Lav e sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4, che ha ucciso un runner in Trentino, firmata da Fugatti
L’orsa Jj4 non deve essere uccisa: il Tribunale amministrativo di Trento ha accolto il ricorso presentato dalla Lega Anti Vivisezione (Lav Italia) e sospeso l’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. L’orsa Jj4, una femmina di 17 anni, era stata già protagonista nell’estate del 2020 di un’altra aggressione, in quel caso nei confronti di due cacciatori. Dopo quel fatto, Fugatti ne aveva ordinato l’abbattimento, ma dopo una lunga diatriba giudiziaria (tra Tar e Consiglio di Stato) si era arrivati a un nulla di fatto.
LEGGI ANCHE: Trentino, l’orso che ha ucciso il runner già responsabile di un’aggressione nel 2020
Quella del 5 aprile è stasta la prima volta in cui in Italia un orso ha ucciso una persona: il runner Andrea Papi è stato aggredito a Caldes in Trentino, in un bosco della Val di Sole. Non è possibile sapere quale sia stata la dinamica dell’aggressione, ma dai rilievi che sono stati fatti è emerso che il corpo del giovane è stato trascinato dall’orso per decine di metri nel bosco.