Psoriasi: guselkumab è efficace nei pazienti con risposta inadeguata a ustekinumab secondo uno studio di real life italiano
Nei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave con risposta inadeguata a ustekinumab, l’anticorpo monoclonale guselkumab è risultato efficace nel ridurre la gravità della malattia in percentuali elevate di pazienti, come evidenziato da uno studio retrospettivo italiano di real life pubblicato sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology.
L’efficacia e la sicurezza dell’inibitore selettivo dell’interleuchina (IL)-23 guselkumab sono state valutate in tre studi clinici di fase III (VOYAGE1, VOYAGE2 e NAVIGATE), che hanno evidenziato un’efficacia superiore rispetto sia al placebo che ad adalimumab. In particolare il trial NAVIGATE ha dimostrato l’efficacia di guselkumab nei pazienti con una risposta inadeguata a ustekinumab (inibitore IL-12/23) dopo 16 settimane di trattamento. Tuttavia, gli studi di real life sull’efficacia e sulla sicurezza a lungo termine di guselkumab, in particolare su pazienti con esperienza di terapie biologiche, sono scarsi, hanno premesso gli autori.
«Il nostro studio retrospettivo multicentrico mirava a valutare l’efficacia e la sicurezza di guselkumab in un contesto reale nei soggetti affetti da psoriasi a placche in cui era fallito il trattamento con ustekinumab» hanno scritto il primo autore Luigi Gargiulo e colleghi dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Humanitas Research Hospital di Rozzano.
Verifica dell’efficacia di guselkumab nella vita reale
I ricercatori hanno condotto uno studio retrospettivo multicentrico in 14 diversi ospedali in Italia, reclutando 233 partecipanti con psoriasi da moderata a grave (gennaio 2020 – settembre 2022). Tutti i pazienti sono passati a guselkumab a causa del fallimento primario o secondario di ustekinumab, definito da un punteggio ≥ 5 nel Dermatology Life Quality Index (DLQI) e/o PASI (Psoriasis Area and Severity Index) ≥ 10 o PASI < 10 con coinvolgimento palmo-plantare, dei genitali, del viso/cuoio capelluto o delle unghie. Guselkumab è stato somministrato come da indicazioni (100 mg alle settimane 0, 4 e poi ogni 8 settimane).
Le caratteristiche dei pazienti e i punteggi PASI sono stati valutati al basale, alla settimana 16, alla settimana 52 e alla settimana 104. Sono state inoltre registrate le percentuali di partecipanti che avevano raggiunto il 75%, il 90% e il 100% di miglioramento PASI rispetto al basale (PASI 75, PASI 90, PASI 100).
Ridotta gravità della malattia in alte percentuali di pazienti
Dopo 52 settimane il 90% dei pazienti ha raggiunto una risposta PASI 75, il 71,43% PASI 90 e il 53,83% PASI 100. Inoltre il 90,48% dei soggetti psoriasici ha ottenuto punteggi PASI assoluti ≤2 entro la settimana 52.
Come riportato dagli autori, nello studio sono stati osservati tassi PASI 75, 90 e 100 più elevati rispetto a quelli rilevati nel trial NAVIGATE, come anche migliori risposte cliniche a guselkumab. Alla settimana 52, PASI 90 è stato raggiunto dal 71,43% dei pazienti, rispetto al 51,1% in NAVIGATE, mentre PASI 100 è stato ottenuto dal 58,33% dei soggetti rispetto al 20%. «Questi risultati potrebbero essere spiegati da un PASI medio più elevato al basale nella popolazione NAVIGATE» hanno fatto presente.
I partecipanti con coinvolgimento di regioni del corpo difficili da trattare avevano una probabilità molto inferiore di raggiungere PASI 90 e PASI 100 dopo 16 settimane. Anche l’obesità è risultata essere un fattore in grado di influenzare gli esiti cutanei, dal momento che dopo 52 settimane i soggetti obesi avevano risposte PASI 75 e punteggi PASI ≤ 2 sostanzialmente inferiori.
In ogni caso le risposte a guselkumab si sono uniformate indipendentemente dall’indice di massa corporea (BMI) o da qualsiasi altro sottogruppo identificato entro 104 settimane.
«Guselkumab è stato ben tollerato e dopo due anni di terapia non sono emersi risultati significativi sulla sicurezza» hanno concluso. «Sono necessari studi prospettici più ampi e più lunghi e analisi retrospettive dei database dei pazienti per valutare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza di guselkumab nei pazienti con precedenza esperienza biologica nella vita reale».
Referenze
Gargiulo L et al. Real-life effectiveness and safety of guselkumab in patients with psoriasis who have an inadequate response to ustekinumab: A 104-week multicenter retrospective study – IL PSO (ITALIAN LANDSCAPE PSORIASIS). J Eur Acad Dermatol Venereol. 2023 Jan 25.