Idrosadenite suppurativa: da un’analisi arrivano conferme di efficacia sostenuta e duratura dell’inibitore JAK1 orale sperimentale povorcitinib
Nei pazienti adulti con idrosadenite suppurativa, il trattamento a lungo termine con l’inibitore orale della Janus kinasi 1 povorcitinib ha mostrato un’efficacia sostenuta e duratura in tutti i bracci di trattamento. Sono i risultati a 52 settimane di uno studio di fase II di dose-ranging presentati dalla compagnia biotech Incyte alla recente 12a conferenza della European Hidradenitis Suppurativa Foundation.
L’idrosadenite suppurativa (HS) è una condizione infiammatoria cronica della pelle caratterizzata da noduli dolorosi e ascessi che possono portare a distruzione tissutale irreversibile e cicatrizzazione. Si ritiene che l’eccessiva attività della via di segnalazione JAK/STAT guidi l’infiammazione coinvolta nella patogenesi e nella progressione della malattia. Si stima che negli Stati Uniti siano più di 150mila le persone affette dalla forma moderata-grave.
Povorcitinib è un inibitore orale a piccole molecole della Janus kinasi (JAK) 1 attualmente in sperimentazione clinica di fase II per HS, vitiligine e prurigo nodularis. È inoltre in corso uno studio di fase III in pazienti con idrosadenite suppurativa da moderata a grave.
«Data la natura della malattia, che si presenta con noduli e ascessi persistenti e dolorosi, questa condizione cutanea immuno-mediata ha spesso un grave impatto sulla qualità della vita di un paziente» ha affermato Joslyn Kirby, professore associato e vice presidente per l’educazione presso il dipartimento di dermatologia della Penn State Health. «Questi risultati promettenti suggeriscono che povorcitinib può essere un’opzione di trattamento orale favorevole che potrebbe fornire un sostanziale sollievo dai sintomi comuni dell’idrosadenite suppurativa».
Un trial di fase II di valutazione della dose
Lo studio, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di dose-ranging, sta valutando l’efficacia e la sicurezza di povorcitinib in pazienti adulti con idrosadenite suppurativa. La prima parte è durata 16 settimane e ha arruolato 209 soggetti di età compresa tra 18 e 75 anni che sono stati randomizzati in rapporto 1:1:1:1 a ricevere una volta al giorno povorcitinib alle dosi di 15, 45 o 75 mg oppure placebo.
I pazienti eleggibili avevano una durata della malattia (stadio di Hurley I, II o III) di almeno 3 mesi prima dello screening e idrosadenite attiva in almeno due aree anatomiche distinte. L’endpoint primario di efficacia era la variazione media rispetto al basale della conta di ascessi e noduli infiammatori (AN) alla settimana 16. L’endpoint secondario chiave era la percentuale di pazienti che raggiungevano la HS Clinical Response (HiSCR), ovvero una riduzione ≥50% rispetto al basale della conta AN senza aumento della numero di ascessi o tunnel drenanti, alla settimana 16.
La seconda parte dello studio, il periodo di estensione in aperto, si è protratta per ulteriori 36 settimane per un totale di 52 settimane e ha incluso i pazienti arruolati nella prima parte dello studio. In questa fase tutti i partecipanti (n=174) hanno ricevuto il trattamento con povorcitinib 75 mg una volta al giorno. Dopo la settimana 52, i soggetti che hanno completato le valutazioni al basale, alla settimana 16 e alla settimana 52, hanno potuto continuare a ricevere il trattamento in aperto con povorcitinib 75 mg una volta al giorno per ulteriori 48 settimane.
Gli endpoint alla settimana 52 includono la variazione media rispetto al basale nella conta AN, HiSCR e HiSCR 75/90/100 (riduzione ≥75%/90%/100% rispetto al basale nella conta AN senza aumento del numero di ascessi o tunnel drenanti), comparsa di riacutizzazioni, variazione media rispetto al basale nell’International Hidradenitis Suppurativa Severity Score System (IHS4) e IHS4 55/75/90/100 (riduzione ≥55%/75%/90%/100% rispetto al basale nel punteggio IHS4). La sicurezza di povorcitinib è stata valutata in base alla frequenza e alla gravità degli eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE).
Efficacia sostenuta fino a 52 settimane
In precedenza lo studio aveva raggiunto l’endpoint primario, dimostrando che alla settimana 16 i pazienti sottoposti a povorcitinib una volta al giorno presentavano diminuzioni significativamente maggiori rispetto al basale nella conta AN rispetto al placebo (variazione media dei minimi quadrati −2,5 con placebo rispetto a −5,2 con povorcitinib 15 mg P=0,0277, −6,9 con la dose da 45 mg P=0,0006 e −6,3 con povorcitinib 75 mg P=0,0021).
I nuovi risultati alla settimana 52 hanno mostrato un mantenimento dell’efficacia in tutti i bracci di trattamento dopo il passaggio alla dose di 75 mg (variazione media nella conta AN dal basale del giorno 1 alla settimana 52 di -5,7 da placebo a povorcitinib 75 mg, -8,4 da povorcitinib 15 mg a 75 mg, -10,4 da povorcitinib 45 a 75 mg e -5,4 con la dose da 75 mg).
Il farmaco ha anche dimostrato una clearance cutanea duratura alla settimana 52, come evidenziato dal 22-29% dei pazienti che hanno raggiunto la risposta HiSCR 100.
Povorcitinib è stato generalmente ben tollerato, con un profilo di sicurezza coerente con i dati riportati in precedenza. I TEAE più comuni alla settimana 52 sono stati Covid-19 (21,3%), acne (11,5%), infezione del tratto respiratorio superiore (10,9%), cefalea (5,7%), rinofaringite (5,7%), infezione del tratto urinario (5,7%) e aumento della creatina chinasi (CK) nel sangue (5,2%). In totale, sei pazienti (3,4%) hanno manifestato un TEAE che ha portato all’interruzione del trattamento. Non sono stati osservati TEAE fatali.