Chi è Mario Natangelo, autore della vignetta ‘scandalo’ con la sorella di Meloni. Vauro lo difende: “Scelta azzeccatissima, la satira è satira”
Condanna bipartisan dal mondo della politica, ma anche il plauso di un esperto di satira come Vauro Senesi. Non si può certo dire che la vignetta sulla ‘sostituzione etnica’ di Mario Natangelo sia passata inosservata. Nell’immagine satirica, pubblicata da ‘Il Fatto Quotidiano’, la sorella di Giorgia Meloni, Arianna, è ritratta a letto con un uomo di colore. La donna è la moglie del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, le cui dichiarazioni su denatalità e sostituzione etnica tengono banco da giorni.
CHI È MARIO NATANGELO
Classe 1985, origini napoletane, Natangelo è un giornalista professionista autore, oltre che di vignette pungenti, anche di libri come ‘I peggio stronzi – la mia guerra quotidiana tra satira, giornalismo e politica’, ‘Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi‘ e ‘Napolitano! Sesso Moniti e Rock’n’roll’. Con Vauro, che ha dichiarato oggi di voler lasciare proprio a Natangelo il testimone, ha realizzato la raccolta di vignette ‘2012 con loden’, con prefazione di Marco Travaglio.
“Ho vissuto ad Alicante, in Spagna, e poi mi sono trasferito a Roma. Ho disegnato e pubblicato reportage grafici dalla Spagna, l’Egitto, l’Ucraina, la Lapponia, la Svezia, il Belgio, l’Ungheria, l’Austria, la Francia, la Danimarca, Russia, Mongolia, Cina, Giappone, Norvegia, Argentina, Cile e altri posti tipo così.
Ho pubblicato online 4 diari di viaggio: ‘Ora dove sei – un vignettista sulla trasnmongolica’? nel 2019, ‘Somewhere in Italy – un vignettista in cammino in Italia’ nel 2020, ‘Ghiaccio – un vignettista verso Capo Nord’ nel 2021 e ‘Ultime dalla terra – un vignettista in Patagonia’ nel 2022″, si legge sul sito di Natangelo, nella parte dedicata alla sua biografia.
Fin dal primo numero di ‘Il Fatto Quotidiano’, nel 2009, Natangelo ha firmato almeno una vignetta al giorno per il giornale di Travaglio. Nello stesso anno ha iniziato una collaborazione con Smemoranda, ma nel suo passato c’è anche la rivista Linus.
“Mi mancano tre esami alla laurea in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli- si legge ancora nella descrizione che Natangelo fa di sé online- Ho ricevuto il 40° Premio per la satira politica di Forte dei Marmi, il Premio per la Satira Galantara e il ‘Premio del Pubblico’ dalla rivista Internazionale e dalla Commissione Europea. Sono stato autore in mostra per diverse edizioni al Salone internazionale del fumetto Comicon di Napoli. Ho esposto al Museo d’arte contemporanea MADRE di Napoli”.
VAURO LO DIFENDE
“Ho mandato i complimenti a Mario Natangelo, gli lascerò il testimone“: così il vignettista Vauro Senesi, dal suo account Instagram, commenta il ‘caso’ della vignetta satirica che, in relazione alle frasi del ministro Francesco Lollobrigida sulla “sostituzione etcnica“, prende di mira Arianna Meloni (sorella della premier Giorgia e moglie di Lollobrigida). La vignetta, che ha un disegno a sfondo sessuale (Arianna Meloni è a letto con uno straniero di colore), è pubblicata oggi sul Fatto quotidiano e a disegnarla è stato Mario Natangelo. La condanna è stata bipartisan: molti hanno detto passava il limite della decenza e non era da considerarsi satira. La premier Meloni si è detta indignata e ha stigmatizzato l’obiettivo di colpire in modo irrispettoso una donna “che non ricopre incarichi pubblici” solo per attaccare un governo considerato nemico”” con una in cui, in relazione alle polemiche su Lollobrigida”.
INDECENZA? “LA SATIRA È SATIRA”
‘Ecco cosa dice Vauro, che dal suo profilo Instagram rilancia un’intervista rilasciata all’Adn Kronos. ‘Ho mandato a Natangelo un messaggio di complimenti quando ho visto la sua vignetta, è azzeccatissima. Sono molto felice fra tanta satira bonacciona che c’è in Italia ci sia un giovane che fa satira vera è autentica”. La vignetta gli è piaciuta talmente tanto che il vignettista dice che passerà a Natangelo il testimone: “‘Visto che sono anziano, posso dire che se devo lasciare un testimone lo lascio proprio a Natangelo“. Si è passato il limite della decenza? “La satira è satira. Dopo il decreto anti rave e il decreto emergenza migranti adesso faranno il decreto ‘emergenza satira”, aggiunge.
Quanto alla sostituzione etnica di cui ha parlato Lollobrigida, Vauro parla di “dichiarazioni fasciste”e di una “sottocultura fascista”: ricorda, oltre a quest’ultimo caso, anche le parole di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa sulle Fosse Ardeatine. È una sottocultura fascista, dice, “di cui sono impregnati e che non riescono a contenere e questo è grave perché sono figure istituzionali. Nella Costituzione l’Italia è una Repubblica antifascista, qui si sta creando un corto circuito culturale che trovo molto allarmante”.