Impennata dei prezzi dei voli aerei e degli hotel per il ponte del 25 aprile: come denuncia il Codacons non va meglio a chi ha scelto di muoversi in auto
Ponte salato per gli italiani che hanno deciso di mettersi in viaggio in occasione della festività del 25 aprile. Lo denuncia il Codacons, che segnala una raffica di rincari per prezzi e tariffe di tutto il comparto turistico.
Partendo dai trasporti, oggi la benzina costa circa il 6,2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un maggior esborso pari a +5,5 euro a pieno che rende più costoso viaggiare in auto lungo la penisola – analizza l’associazione dei consumatori – Ma anche gli altri mezzi di trasporto registrano sensibili incrementi: i biglietti dei treni sono aumentati in media del 4,9% su anno, quelli dei traghetti del 6,1%, mentre un volo nazionale costa addirittura il 71,5% in più rispetto al 2022.
I parchi divertimento rincarano del 5,2%, musei e monumenti storici del 2,8%, i pacchetti vacanza nazionali addirittura del 14,7%. Mangiare al ristorante costa in media il 6,3% in più, +7,6% una cena in pizzeria, mentre gelaterie e pasticcerie registrano aumenti medi del +6,2%.
Costerà di più anche dormire fuori casa: alberghi e motel hanno ritoccato i listini del 14,3%, villaggi vacanze e campeggi del +7%.
Rispetto al ponte del 25 aprile dello scorso anno, la spesa pro-capite di chi si concederà una vacanza in Italia sale da una media di 430 euro agli attuali 465 euro, con un incremento del +8,1% causato proprio dai sensibili rincari di prezzi e tariffe in tutto il comparto – aggiunge il Codacons – E non è certo un caso se, rispetto ai 9,3 milioni di italiani che si sono concessi un viaggio durante il ponte del 25 aprile dello scorso anno, in questi giorni a partire saranno solo 8,9 milioni di persone, ossia 400mila cittadini in meno rispetto al 2022.