La geotermia diventa anche elemento di sostenibilità per la filiera del cippato: a Monterotondo Marittimo entra in funzione l’impianto di essiccazione del cippato
Dal cuore caldo di Toscana il viaggio del vapore, oltre a produrre energia elettrica rinnovabile e a fornire calore per riscaldamento ed acqua calda sanitaria alle abitazioni e alle attività dei territori geotermici, raggiunge una nuova meta e diventa anche elemento di sostenibilità per la filiera del cippato: a Monterotondo Marittimo, infatti, presso il caseificio Podere Paterno, gestito dai fratelli Tanda, è entrato ufficialmente in funzione l’impianto di essiccazione del cippato ad energia geotermica, che già fornisce calore per tutto il processo di produzione del formaggio.
Nel dettaglio, la geotermia gestita da Enel Green Power contribuisce all’intero percorso per l’essiccazione del cippato, che viene ricavato soltanto da resti e ramaglie vergine del bosco non funzionale ad altri usi del legname: l’acqua calda a circa 85° C, prelevata dal termodotto di Enel Green Power, viene inviata all’essiccatore all’interno del quale uno scambiatore acqua-aria trasferisce il calore all’aria utilizzata per essiccare la biomassa che transita nel macchinario. Successivamente, l’acqua in uscita dallo scambiatore, ad una temperatura di circa 60° C, viene restituita al termodotto Enel Green Power per poi essere reiniettata nel sottosuolo e contribuire alla coltivazione sostenibile della geotermia, chiudendo così un cerchio perfetto di circolarità e rinnovabilità della risorsa.
L’impianto, gestito dal Consorzio Best Local Energy, produrrà circa 200 quintali di cippato al giorno e verrà distribuito in una filiera a corto raggio, arrivando comunque anche in aree in cui la geotermia non è presente e diffondendo quindi capillarmente i benefici dei cosiddetti “altri usi” di questa risorsa più unica che rara.
Dopo l’evento inaugurale di marzo, avvenuto alla presenza delle Istituzioni, degli artefici dell’iniziativa e dei rappresentanti Enel Green Power, l’impianto ha iniziato a produrre confermando che la geotermia rende più efficiente e completamente sostenibile il ciclo di produzione del cippato, con risparmi sia dal punto di vista economico che ambientale.
In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Grosseto e Siena. La geotermia, con i suoi 916 MW di potenza installata ed una produzione annua di quasi 6 miliardi di KWh, oltre a soddisfare il 34% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre, aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra poli museali, impianti e manifestazioni naturali nelle aree geotermiche. Il Museo della Geotermia ha una pagina web dedicata: https://www.enelgreenpower.com/it/museo-della-geotermia-larderello).