Nel pomeriggio su Rai 1 torna “A Sua immagine”, il programma di approfondimento religioso di Rai Cultura. Lorena Bianchetti incontra Roberto Aniceto
Nuovo appuntamento con “A Sua immagine”, il programma di approfondimento religioso di Rai Cultura in onda sabato 6 maggio, alle 16.00 su Rai 1. Lorena Bianchetti incontra Roberto Aniceto: a 12 anni, a causa del suo strabismo è isolato e ridicolizzato. In casa il papà è amante del jazz e colleziona tremila dischi, la sorella è insegnante di musica e concertista di musica classica, il fratello è pianista jazz. Una passione che lo contagia sin da adolescente. L’amore dei suoi, l’amore per la musica, i valori cristiani, a cui è stato educato, contribuiscono a farlo uscire dal tunnel del bullismo.
Dopo i 20 anni diventa Dj Aniceto e raggiunge il successo internazionale con il remix di brani famosi come l’Inno di Mameli adattato a un pubblico giovanile. Soldi, carriera, fama lo portano a perdere il baricentro. Cade nella spirale delle dipendenze. Vede morire per uso di stupefacenti diversi suoi amici. Si scuote. Non vuole fare la stessa fine. I famigliari, la preghiera, la forza di volontà lo aiutano a uscire dalle dipendenze tanto che da dodici anni è testimonial per il governo italiano contro la droga, per la sicurezza stradale e contro tutte le dipendenze. Usa i Social con toni ironici e provocatori per sensibilizzare le nuove generazioni. È molto legato alla figura di Padre Pio che ha tatuato anche nel braccio. La preghiera lo aiuta anche a superare il trauma della morte, per un male incurabile, della sorella Nina. Oggi continua a fare il Dj e porta il suo messaggio nelle scuole, nelle associazioni, per fare campagne antidroga, raccontando la sua storia e dando il senso di vita pieno attorno ai valori appresi in famiglia.
Dopo le puntate in Turchia, prosegue la staffetta per “Le ragioni della speranza” con il passaggio di testimone a don Luigi Verdi, sacerdote toscano e fondatore della Fraternità di Romena.
In questo nuovo ciclo di sei puntate, il vangelo ci porterà a conoscere il volto nascosto di sei metropoli italiane. Dove si nasconde la speranza nei nostri grandi centri urbani? Lì dove sembrano esserci solo rumore e confusione, semafori e asfalto, è possibile sperare e, soprattutto, sperare insieme con il vangelo tra le mani? In questo primo appuntamento don Luigi si immergerà nel traffico e nelle strade affollate della città metropolitana di Genova. Scoprirà fiori di speranza inaspettati, come le saracinesche colorate di Libera (dietro le quali ci sono locali confiscati alla mafia e destinati a nuova vita), l’associazione La Zanzara, che aiuta persone con disabilità mentale, e, infine, la casa-famiglia per detenute che sono a fine pena, nata dall’antica Compagnia genovese della Misericordia.