Ricercatori del Cnr hanno depositato un primo lotto di semi di diverse specie di interesse agroalimentare al “Global Seed Vault” delle isole Svalbard
Un ulteriore passo verso la messa in sicurezza del nostro patrimonio di biodiversità mediterranea è stato recentemente effettuato dal personale della banca del germoplasma vegetale dell’Istituto di bioscienze e biorisorse (Cnr-Ibbr) di Bari, che ha depositato un primo lotto di semi di diverse specie di interesse agroalimentare al “Global Seed Vault” delle isole Svalbard.
Lo Svalbard “Global Seed Vault” è un deposito mondiale che attualmente custodisce più di un milione di campioni di semi di circa 6.000 specie vegetali donati da 93 banche del germoplasma di tutto il mondo, voluto dal governo norvegese al fine di proteggere la diversità genetica vegetale di interesse umano.
A febbraio 2023, il direttore del Cnr-Ibbr, Giovanni G. Vendramin, ha firmato un accordo con il Nordic Genetic Resource Centre, che gestisce il “Global Seed Vault”, per l’invio di una copia del materiale genetico conservato a Bari e, in particolare, di un primo lotto di accessioni di frumento. Fin dagli anni ‘70 del secolo scorso, il Cnr-Ibbr custodisce presso la banca del germplasma di Bari oltre 58.000 accessioni appartenenti a circa 600 diverse specie vegetali.
“Conservare un duplicato dei campioni di semi del Cnr presso il “Global Seed Vault” permette di poter contare su una copia di sicurezza di questo patrimonio genetico, in caso di eventuali calamità”, spiega Gaetano Laghetti, curatore della banca del germoplasma di Bari. “I semi delle specie agrarie conservate nelle banche di germoplasma rappresentano una fonte di variabilità genetica preziosa al fine di ottenere piante in grado di affrontare le sfide climatiche e nutrire popolazioni in continua espansione”, aggiunge Gabriella Sonnante, dirigente di ricerca presso il Cnr-Ibbr di Bari.
“Questa è solo la prima fase di una collaborazione che prevede, entro breve, l’invio di ulteriori lotti di seme di specie economicamente importanti e/o in pericolo di erosione genetica attualmente conservati nella nostra banca”, ribadisce Domenico De Paola, ricercatore del Cnr-Ibbr di Bari.
“La nostra banca fa già parte del network italiano BioMemory (https://biomemory.cnr.it) finalizzato alla conservazione e gestione delle risorse genetiche, ed entrerà presto a far parte dell’infrastruttura di ricerca internazionale DiSSCo (Distributed System of Scientific Collections – https://www.dissco.eu)”, conclude Gabriele Bucci, ricercatore del Cnr-Ibbr di Sesto Fiorentino e responsabile della versione digitale online (https://www.ibbr.cnr.it/mgd/) della banca del germoplasma vegetale di Bari.
Vedi anche: