Meloni convoca le opposizioni e ribadisce: “Ho il mandato del popolo per fare le riforme”. Le opposizioni ribadiranno il sì al premierato e il no all’elezione diretta del presidente della Repubblica
Inizia il confronto sulle riforme istituzionali. Giorgia Meloni ha deciso di convocare oggi alla Camera i partiti delle opposizioni: Pd, Movimento Cinque Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Azione e Italia Viva. Per il Partito democratico è il primo colloquio tra la segretaria Elly Schlein e Giorgia Meloni. Il Terzo polo andrà unito. La delegazione sarà composta da Carlo Calenda, Matteo Richetti, Raffaella Paita e Maria Elena Boschi. La presidente del Consiglio avrà al suo fianco i due vicepremier Salvini e Tajani e la ministra delle Riforma Elisabetta Casellati. Al centro degli incontri le riforme istituzionali e in particolare il premierato e l’elezione diretta del presidente della Repubblica.
“Oggi una giornata di confronto con le opposizioni alla Camera dei deputati, nella Biblioteca del Presidente. Il Governo dialogherà con i rappresentanti dei partiti sulle riforme istituzionali necessarie all’Italia. Intendiamo ascoltare attentamente ogni proposta o critica, nel corso di quello che consideriamo un confronto importante per la nostra democrazia e per approvare misure improrogabili per il bene dei cittadini e della Nazione”, scrive su facebook la premier Giorgia Meloni.
MELONI: “BASTA CON LEGISLATURE OSTAGGIO DI CHI CAMBIA CASACCA”
“Ne parleremo con le opposizioni perché io vorrei fare una riforma il più possibile condivisa ma la faccio perché il mandato l’ho ricevuto dal popolo italiano”. Così la premier Giorgia Meloni dal palco allestito in piazza Roma ad Ancona per l’iniziativa elettorale a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Daniele Silvetti.
La presidente del Consiglio ha parlato della riforma istituzionale alla vigilia degli incontri con i gruppi parlamentari di minoranza che si terranno oggi. “Una priorità per questa nazione è dire basta ai Governi costruiti in laboratorio dentro il palazzo che passano sulla pelle dei cittadini– spiega Meloni-. È una priorità legare chi governa al consenso popolare e dare a questa nazione stabilità. È un elemento fondamentale per la credibilità di una nazione. La riforma delle istituzioni serve per garantire un rapporto diretto tra i cittadini e chi governa e per garantire stabilità. Basta con le legislature ostaggio di chi cambia casacca”.
MELONI: “DA PARTE DI ALCUNI MI PARE CI SIA CHIUSURA PREGIUDIZIALE”
“Cerchiamo di capire se ci sono dei punti di sintesi nei quali ci si può ritrovare tutti. Certo da alcune dichiarazioni che leggo mi pare che ci sia una chiusura pregiudiziale del tipo ‘non vogliamo neppure parlarne’ e questo non è quello che io auspico”, prosegue Meloni.
“Io non arrivo con la mia ricetta, ma con degli obiettivi ossia stabilità e garantire il rapporto diretto con i cittadini– afferma Meloni come riferisce la Dire (www.dire.it)-. Si possono copiare altri modelli o inventarsene di nuovi: il punto è voler condividere questi due obiettivi. Non siamo d’accordo a continuare a fare i Governi che passano sulla testa dei cittadini. Io ho il mandato dai cittadini per fare una riforma di questo genere. Non accetto un atteggiamento aventiniano”.
SCHLEIN: “ANDIAMO A SENTIRE COSA HA DA DIRCI”
“Andremo a sentire che cosa ha da dirci il governo“, dice Elly Schlein rispondendo ai giornalisti a margine di un incontro elettorale a Torre del Greco (Napoli). “Abbiamo svolto l’incontro della segreteria nazionale del Partito democratico ed anche con i deputati ed i senatori, della commissione Affari costituzionali della Camera e del Senato. Abbiamo discusso tra di noi in preparazione dell’incontro”.
TAJANI: “NON VOGLIAMO MORTIFICARE IL PARLAMENTO“
“Uno che ha fatto il presidente del Parlamento europeo non può non pensare di dare un ruolo importante al Parlamento. L’Esecutivo deve governare, ma il potere legislativo è nelle mani del Parlamento e non c’è nessuna idea di mortificarlo anzi deve essere centrale”. Così ad Ancona il ministro agli Affari esteri, Antonio Tajani, è tornato a parlare della riforma istituzione alla vigilia dell’incontro con i gruppi parlamentari.
“Ci auguriamo un atteggiamento costruttivo per fare le riforme– dice Tajani-. Noi vogliamo confrontarci per fare le riforme che si fanno in Parlamento. Siamo pronti ad ascoltare, collaborare e lavorare insieme. Il punto fermo è la riforma. Noi vogliamo che questo paese sia governabile perché per troppi anni questo paese ha avuto Governi che cadevano, ed è anche una questione di credibilità internazionale. Noi vogliamo dialogare e ci auguriamo che l’opposizione non si ritiri sull’Aventino”.
IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI
- Alle 12.30 il Movimento Cinque Stelle
- Alle 14 il Gruppo per le Autonomie e componente Minoranze linguistiche
- Alle 15.15 il Gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe
- Alle 16.15 +Europa
- Alle 17.30 Alleanza Verdi e Sinistra
- Alle 18.30 il Partito Democratico.