Un terzo dei pazienti con colite ulcerosa o malattia di Crohn sviluppa lesioni cutanee, come psoriasi o dermatite atopica correlate alla patologia intestinale
Quasi un terzo dei pazienti con colite ulcerosa o malattia di Crohn sviluppa lesioni cutanee, come psoriasi, dermatite atopica ed eritema nodoso, correlate alla loro patologia intestinale, come emerso dai risultati di studio prospettico monocentrico presentato al congresso 2023 della European Crohn’s and Colitis Organisation (ECCO).
«Le lesioni cutanee nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD) sono molto più diffuse di quanto sia generalmente accettato. Le lesioni possono essere correlate alla patogenesi dell’IBD, ma è molto importante sapere che possono essere causate anche dalle moderne terapie biologiche» ha affermato l’autore senior dello studio Laimas Jonaitis, professore presso il Dipartimento di Gastroenterologia presso la Lithuanian University of Health Sciences a Kaunas.
«Se il gastroenterologo è esperto e ha sufficiente competenza è in grado di effettuare la diagnosi corretta, ma in tutti gli altri casi è saggio e consigliabile indirizzare il paziente al dermatologo» ha aggiunto. «Un rinvio dovrebbe includere la storia e il trattamento completo per l’IBD».
Uno studio prospettico a singolo centro
I ricercatori hanno effettuato un’analisi della letteratura per stabilire la prevalenza delle manifestazioni extra-addominali delle malattie infiammatorie croniche intestinali. La mancanza di dati pubblicati li ha spinti a valutare 152 pazienti consecutivi con IBD che ricevevano cure ambulatoriali presso il loro istituto e che, da gennaio a ottobre 2022, hanno risposto a questionari sulla manifestazione di eventuali lesioni cutanee. L’età media dei partecipanti era 42 anni e il 58% erano uomini. La maggioranza, il 72%, aveva la colite ulcerosa e il 28% la malattia di Crohn.
In totale ha riportato lesioni cutanee il 43% dei pazienti, ma solo nel 30% dei casi sono state considerate correlate alla malattia infiammatoria intestinale o alla relativa terapia, per via della loro comparsa dopo avere ricevuto la diagnosi di IBD. Al momento della diagnosi, il 29% dei pazienti con colite ulcerosa e il 33% di quelli con malattia di Crohn presentava lesioni correlate alla condizione intestinale, con una differenza non significativa nelle prevalenza delle lesioni cutanee tra i due gruppi (P>0,05).
L’ulteriore analisi della tipologie delle lesioni ritenute associate all’IBD o alla relativa terapia ha rivelato che, complessivamente, sono state identificate psoriasi in 9 pazienti, dermatite atopica in altri 9, eritema nodoso in 6, pioderma gangrenoso in 5, rash allergico in 4 e vitiligine in 2. In un partecipante per ciascuna tipologia è stata rilevata acne, epidermolisi bollosa acquisita e vasculite emorragica.
Nello specifico, tra i soggetti affetti da colite ulcerosa sono state riportate lesioni cutanee in 8 persone su 27 con colite del lato sinistro, 2 su 15 con proctite ulcerosa e 22 su 67 con pancolite, con una differenza significativa tra i gruppi proctite e pancolite (P=0,03).
All’interno del gruppo con malattia di Crohn, sono state riportate lesioni cutanee in 3 pazienti su 15 con ileite, 4 su 10 con colite e 7 su 17 con ileocolite, con una differenza non significativa tra i gruppi (P>0,05).
Le lesioni cutanee più comuni osservate nella malattia di Crohn sono state eritema nodoso ed eczema, mentre nella colite ulcerosa psoriasi ed eczema. Gli autori hanno anche fatto presente che l’interessamento cutaneo era significativamente più prevalente nella colite ulcerosa estesa rispetto alla malattia distale.
Ulteriore peggioramento della qualità di vita del paziente
«Le lesioni cutanee sono considerate un peso per i pazienti con IBD e si aggiungono alla loro sofferenza» ha osservato Sara Mesilhy, gastroenterologa del Royal College of Physicians in UK non coinvolta nello studio. «La gravità e la posizione della malattia intestinale sembrano avere un ruolo, dal momento che i ricercatori hanno scoperto che la colite ulcerosa estesa può comportare un rischio più elevato per lo sviluppo di lesioni cutanee».
Il primo passo quando si affronta l’interessamento cutaneo è controllare l’attività della malattia attraverso la migliore opzione di trattamento, ha suggerito.
Referenze
European Crohn’s and Colitis Organisation (ECCO) 2023 Congress: Abstract P866.