In prima serata su Rai Storia torna l’appuntamento con il programma “Nel secolo breve”: si parlerà dell’omicidio di John F. Kennedy nel 1963
“Il 22 novembre 1963 alle 12.30 John F. Kennedy e sua moglie Jackie stanno percorrendo Main Street, a Dallas, in un corteo di auto scoperte. Li accoglie una folla entusiasta. L’auto svolta verso Daley Plaza e passa davanti al Texas School Book Depository. In quel momento si sentono degli spari. Il presidente Kennedy e il governatore del Texas John Connally vengono feriti. Pochi secondi dopo viene sparato un terzo colpo, che uccide Kennedy all’istante”.
Così inizia il doc introdotto e commentato dal professor Alessandro Barbero nel nuovo appuntamento con “Nel secolo breve” in onda giovedì 11 maggio alle 21.10 su Rai Storia. La biografia del presidente americano viene ricostruita attraverso le immagini e gli audio originali di alcuni fra i suoi discorsi più celebri, come quello di insediamento “Quindi, cari amici americani, non chiedetevi cosa può fare il vostro Paese per voi, ma chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro Paese”. O il discorso nel quale lancia la corsa allo spazio, che per Kennedy è parte di un’idea di “nuova frontiera”, materiale e simbolica, tutta da conquistare.
Fino al discorso sull’invio di truppe in Vietnam, un’escalation militare che Kennedy condivide in pieno o quello del fallimento e dell’assunzione di piena responsabilità nello sbarco alla Baia dei Porci a Cuba dove cerca di rovesciare il governo rivoluzionario di Fidel Castro. Infine, l’intervento a Berlino, dove il suo discorso “Io sono un berlinese” risuona come una risposta senza appello alla costruzione del muro. La guerra fredda e l’ostilità di Kruscev fanno da sfondo alle tappe che portano Kennedy a Dallas nel novembre del 1963, durante una campagna elettorale che lo induce a cercare a sud, il sud bianco e ancora fortemente razzista, elettori che finanzino la sua nuova elezione, messa a rischio non solo dalle tensioni internazionali, ma anche dalla sua politica di desegregazione razziale.
Ed è proprio a Dallas che Kennedy viene ucciso il 22 novembre. L’uccisione di Kennedy viene ripresa da un cineamatore, Abraham Zapruder, e diventa uno dei “luoghi della memoria” del Novecento, anche se non da subito. Ad arricchire il documentario originale sono le interviste a Ferdinando Fasce dell’Università di Genova sulle teorie del complotto e l’aspetto mediatico; a Mario Del Pero dell’Istituto Sciences Po di Parigi sulla politica internazionale; e a Germana Pulcini dell’Università Roma Tre sulla politica nazionale e sul profilo di Lee Harvey Oswald. Sono stati, inoltre, aggiunti i servizi televisivi prodotti dalla Rai negli anni Sessanta sulla morte di Kennedy a cura di Ruggero Orlando e di Enzo Biagi che intervista la vicina di Oswald, Ruth Paine che è da subito fra le principali accusatrici dello stesso Oswald.