Domani torna in edicola l’Unità. Il direttore, Sansonetti: “Piccola ma battagliera. Torniamo dopo 7 anni di assenza per restarci per alcuni secoli”
“Piccola ma battagliera, molto di sinistra, ferocemente garantista, pacifista, vicina al Pd ma non del Pd“. Da domani torna in edicola l’Unità e il direttore Piero Sansonetti la presenta così. “Torniamo in edicola dopo 7 anni di assenza- spiega in conferenza stampa- per restarci per alcuni secoli. Il gruppo Romeo ha deciso di riportare in edicola e nel dibattito pubblico questo giornale che è stato e deve tornare ad essere un luogo fondamentale della elaborazione del pensiero della sinistra”.
VOGLIAMO ESSERE IL GIORNALE DI PUNTA DELL’OPPOSIZIONE
Dodici pagine, redatte da una decina di giornalisti e diversi collaboratori, tra cartaceo e web. Domani ci saranno interventi di D’Alema, Revelli e Manconi, il giorno dopo spazio a una intervista a Melenchon.
“Non abbiamo la forza che avevamo negli anni Settanta- spiega ancora il direttore- ma saremo molto battaglieri. Vogliamo essere il giornale di punta dell’opposizione”.
MOLTO DI SINISTRA, DALLA PARTE DEI PIU’ DEBOLI
Insomma l’Unità sarà “molto di sinistra, dalla parte dei più deboli. Gramsci diceva che doveva essere il giornale degli operai e dei contadini, io aggiungerei immigrati e detenuti.
Parleremo molto di politica e di giustizia con l’obiettivo di far fare pace alla sinistra con il garantismo: difenderemo i rom come dell’Utri, allo stesso modo. Saremo un giornale pacifista, socialista, cristiano e anche un po’ liberale”. E ogni giorno sarà pubblicata una pagina di archivio.
Infine i rapporti con i partiti: “Con la segretaria Schlein penso che ci sentiremo e collaboreremo come anche con gli altri partiti della sinistra, forse con eccezione di Conte che come sapete dubito esista…”, chiude Sansonetti.