La maxi tornata elettorale delle Comunali è stato il primo scontro tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein: il primo turno fa sorridere il centrodestra. Appuntamento il 28 e 29 maggio con i ballottaggi
Sorride il centrodestra dopo il primo turno delle comunali 2023 che ha portato oltre sei milioni di italiani nelle urne per scegliere i nuovi sindaci di 793 comuni, compresi un capoluogo di regione (Ancona) e dodici capoluoghi di provincia (Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso, Vicenza).
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IL PRIMO SCONTRO TRA MELONI E SCHLEIN
Al termine del primo round, in quello che era il primo vero scontro elettorale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria dem Elly Schlein, può ritenersi soddisfatto il centrodestra con quattro conferme già certe (Sondrio, Treviso, Latina, Imperia) rispetto alle due del centrosinistra (Brescia, Teramo). Con un’affluenza in calo al 59,03% – giù del 2,19% rispetto alla tornata precedente – si attende invece il ballottaggio del 28 e 29 maggio negli altri sette grandi comuni. Il 21 maggio si voterà poi in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta mentre la settimana successiva in Sardegna e Sicilia con ballottaggi l’11 e 12 giugno.
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Il centrodestra si afferma già ad Imperia dove viene confermato il sindaco uscente, l’ex ministro Claudio Scajola, con il 61,69% dei voti, davanti al vicecommissario Ivan Bracco, del centrosinistra, il suo poliziotto ‘accusatore’ che si ferma al 22,7%. A Latina trionfo del centrodestra, con Matilde Celentano (70%) che spazza via Damiano Coletta, ex sindaco di centrosinistra. Bis anche a Sondrio, dove Marco Scaramellini, sindaco uscente del centrodestra, è confermato con il 59,59% dei voti. A Treviso resta primo cittadino Marco Conte del centrodestra che ha ottenuto il 64,91% dei voti. Il centrosinistra si consola con le rielezioni a Brescia di Laura Castelletti (54,9%) e a Teramo dove Gianguido D’Alberto, sostenuto anche dal M5S, ottiene il 53,5%.
IL BALLOTTAGGIO IN 7 GRANDI COMUNI
Si andrà al ballottaggio invece negli altri sette grandi comuni (Ancona Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Terni, Vicenza). Clamoroso il caso di Pisa dove il sindaco uscente del centrodestra, Massimo Conti, non è stato rieletto per soli 15 voti. Bloccato a 20.091 preferenze – quando ne sarebbero bastate 20.106 – sarà ora costretto al ballottaggio tra due settimane da Paolo Martinelli, candidato del centrosinistra appoggiato anche dal M5s.