Maltempo senza tregua, in Emilia-Romagna due morti e 4 dispersi e c’è pericolo di nuove esondazioni. Il sindaco di Forlì: “È la fine del mondo”
È al momento di due morti e quattro dispersi il bilancio provvisorio dell’ennesima ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna, la terza in pochi giorni. Le due vittime accertate sono un uomo a Forlì e uno a Cesena, di cui risulta dispersa la moglie.
Altre tre i dispersi, tutti nella provincia di Forlì-Cesena. Sono in tutto 14 i fiumi esondati, in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco. Sono inoltre 19 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3 d’allarme (Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Voltre, Rubicone, Idice, Rabbi, Ronco, Sintria, Santerno e Quaderna). Si registrano allagamenti diffusi in 23 Comuni: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione. In Appennino inoltre, da Bologna a Forlì-Cesena, si segnalano oltre 250 dissesti in atto. Nella notte nuove piogge intense nelle zone collinari e pedecollinari, dalla Romagna al bolognese, hanno determinato nuove piene dei fiumi e l’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua. In alcuni punti, come ad esempio a Sant’Agata sul Santerno, nel ravennate, non è stato possibile rilevare i livelli perché superiori a quelli misurabili dagli strumenti e ai massimi storici registrati. Per la mattinata di oggi le precipitazioni tenderanno a insistere sulle zone centrali della regione, con progressiva attenuazione nelle zone orientali.
“L’emergenza è tuttora nel pieno e la priorità è mettere in sicurezza tutta la popolazione coinvolta- afferma la Regione- è necessario seguire le indicazioni di autorità e sindaci, attivi già da ieri per evacuare le persone in pericolo. In crescita la stima degli evacuati, le operazioni sono in corso. Solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro completo di danni e conseguenze. E del numero di persone evacuate”.
Il presidente Stefano Bonaccini e la vicepresidente Irene Priolo sono in contatto costante col capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il Centro operativo regionale è sempre attivo H24. Già nella giornata di ieri è stato chiesto al dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente, coinvolgendo Esercito e i Vigili del fuoco. In arrivo anche gli uomini del Battaglione San Marco. Già operativi 510 Vigili del fuoco e altri 100 sono in arrivo, oltre a tre elicotteri che stanno operando da questa notte nel cesenate. Il Comando operativo di vertice interforze ha attivato cinque elicotteri, nove gommoni e sei lagunari, oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto per il monitoraggio e sette battelli gonfiabili. In arrivo ulteriori squadre di volontari da Veneto e Lombardia. La Capitaneria di porto nazionale sta mettendo a disposizione tre elicotteri, un aereo, due battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione due elicotteri, così come la Guardia di finanza. La Croce rossa italiana sta mettendo in azione 116 volontari e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e tre ambulanze fuoristrada.
BONACCINI: NOTTE DRAMMATICA, ANCORA ALLERTA MASSIMA
Quella che è appena trascorsa in Emilia-Romagna è stata “una notte drammatica. Dopo una giornata tremenda come quella di ieri”. A dirlo è il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che sui social fa un breve resoconto della situazione. I 14 fiumi esondati hanno avuto “conseguenze pesantissime- scrive Bonaccini- decine di Comuni colpiti. Moltissime strade sono interrotte. Solo in mattinata avremo un quadro più chiaro su danni, conseguenze, evacuati. Al momento contiamo due vittime e quattro dispersi. Buona parte del nostro territorio è irriconoscibile”.
Il governatore ringrazia poi “le migliaia di volontari e operatori del sistema di protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine impegnati senza sosta nei soccorsi e nell’assistenza alla popolazione, assieme ai sindaci e agli amministratori locali. E le tantissime persone che senza esitazione hanno aperto le proprie case e le proprie strutture a chi ha bisogno”. Al momento però “siamo ancora in piena allerta massima- mette in chiaro Bonaccini- sono in contatto continuo con il Governo, al quale abbiamo chiesto di mobilitare tutti i mezzi possibili per far fronte all’emergenza. E continuo a chiedere a tutti voi la massima prudenza. Non avvicinatevi ai fiumi, chi abita in zone vicine ai corsi d’acqua salga ai piani alti. Non muovetevi se non per necessità e seguite le indicazioni dei vostri sindaci e delle autorità competenti”.
PRIOLO (EMILIA-R.): POTREBBERO ESSERCI ALTRE ESONDAZIONI
In Emilia-Romagna la situazione di emergenza legata al maltempo potrebbe ancora peggiorare: la situazione già ora “è moto complessa e l’emergenza non è ancora cessata perché sta continuando a piovere”, quindi “abbiamo evidenza che ci possano essere altre esondazioni”. Lo afferma la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, intervistata a “Radio anch’io” su Radio 1. Al momento ci sono 23 Comuni in regione “con importanti allagamenti”: una “enormità”, sottolinea Priolo, aggiungendo che sono 14 i fiumi esondati e 19 i corsi d’acqua interessati da piene. “Numeri veramente molto importanti- continua la vicepresidente- perché sono coinvolti centri abitati molto popolosi come Faenza, Forlì, Cesena” e poi “altre realtà come Sant’Agata, Budrio, Molinella, Solarolo, Castel Bolognese, Riolo”. Una situazione “molto vasta e impegnativa”, rimarca Priolo, di fronte alla quale “è stata attivata da ieri la collaborazione con il dipartimento nazionale di Protezione civile”. In campo anche cinque elicotteri, perché “per i soccorritori non è facile arrivare nei luoghi”, dunque “ci sono persone che stiamo tutt’ora evacuando per via area”, segnala Priolo, aggiungendo che sono state attivate allo stesso scopo anche sei squadre lagunari con nove gommoni. “Per fortuna abbiamo chiuso le scuole in anticipo perché bisogna che le persone si spostino il meno possibile”, sottolinea Priolo.
FORLÌ E CESENA IN GINOCCHIO, ZATTINI: È LA FINE DEL MONDO
Oltre 140 sfollati, un decesso e un disperso. È il bilancio provvisorio della nottata di esondazioni a Forlì a emergenza ancora in corso. Come segnala sui social il sindaco Gian Luca Zattini interi quartieri della città sono sott’acqua, dai Romiti a Schiavonia, da San Benedetto a Roncadello e Cava. Sono centinaia, prosegue, anche le vie allagate e migliaia le segnalazioni di soccorso. Il casello sulla A14 è chiuso, così come la tangenziale, il ponte di Schiavonia e quello del Ronco. Diverse zone della città sono senza corrente. Insomma, Forlì è “in ginocchio, devastata e dolorante. È la fine del mondo”. A Cesena si sta attendendo la nuova piena del Savio e come aggiorna il collega Enzo Lattuca “stiamo chiudendo ponte Nuovo. Speriamo che la piena non sia come quella di ieri”. Durante la notte sono state evacuate diverse case allagate, la situazione è “critica, sono esondati in queste ore molti corsi d’acqua secondari”. Occorre, conclude, “tenere alta attenzione, non possiamo abbassare la guardia”.
A FAENZA SITUAZIONE MAI VISTA, MA TUTTO RAVENNATE ALLAGATO
“Abbiamo passato una nottata che non potremo mai più dimenticare”. Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, non nasconde la fatica e l’angoscia delle ultime 24 ore vedendo non solo il proprio Comune in provincia di Ravenna ma l’intera Romagna andare sott’acqua. Con morti e dispersi. Ovunque è stata dunque una notte di ‘passione’ e purtroppo non è ancora finita. Sono moltissime le persone evacuate a Ravenna per l’esondazione dei fiumi con il Centro operativo comunale e i soccorsi operativi per tutta la notte e un grandissimo apporto di volontari, segnala il sindaco Michele De Pascale.
In questo momento sono attivi tre hub di protezione civile: alla palestra dell’Itis Baldini, alla scuola di San Pietro in Campiano e a Classe al museo Classis. La criticità è “permanente”, prosegue il primo cittadino, anche per questa mattina su tutti i fiumi e al momento alcune frazioni sono ancora allagate. Oltre a Savio, Montone e Ronco, preocccupano non poco sia il Lamone che i Fiumi Uniti. Per cui la raccomandazione è sempre a raggiungere i piani alti delle abitazioni. Insomma “la situazione è ancora molto critica e viste anche le previsioni metereologiche lo sarà anche per tutta la mattinata di oggi”. Per Faenza si tratta di “un’alluvione che la storia della nostra città non aveva mai conosciuto. Qualcosa di inimmaginabile”, è sicuro Isola. Centinaia e centinaia di persone al lavoro da tutta la notte stanno continuando a intervenire nelle aree allagate con un unico obiettivo: mettere in sicurezza tutte le persone ancora in difficoltà. Da qui la richiesta ai faentini di segnalare parenti o amici al momento irrintracciabili. La situazione è critica e pericolosa in gran parte dei Comuni della Bassa Romagna e dei Comuni limitrofi. Le piene dei fiumi infatti non sono ancora esaurite e continua a piovere, mentre sono in corso operazioni di soccorso sulle aree allagate. Si sconsiglia dunque di uscire di casa e mettersi in strada.
ANCHE DOMANI CHIUSE SCUOLE E NIENTE MERCATI A RAVENNA
Come spiega la Dire (www.dire.it) saranno chiuse anche domani, giovedì 18 maggio, a Ravenna le scuole a causa dell’emergenza maltempo. Così come oggi e ieri. Ne dà notizia il Comune precisando che la misura riguarda i servizi educativi delle scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di istruzione e formazione professionale, dei centri di aggregazione giovanile, dei centri diurni per anziani e disabili e dei centri socio-occupazionali. Confermata anche la chiusura dei cimiteri e la sospensione dei mercati ambulanti. Niente pubblico nei Siti e Musei ravennati statali, alla Villa Romana di Russi e al Palazzo Milzetti a Faenza.