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Alluvione Emilia-Romagna: si aggrava il bilancio delle vittime

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Alluvione Emilia-Romagna, sale il bilancio delle vittime. Martedì il Consiglio dei ministri straordinario, Bonaccini: “Serve un commissario”

Sale il bilancio delle vittime dell‘alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Ai cinque morti della provincia di Ravenna (due a Russi, uno a Castel Bolognese, due Sant’Agata sul Santerno) oggi, spiega la Dire (www.dire.it), se ne aggiunge un altro: infatti, un uomo è stato trovato morto in casa a Faenza, facendo salire quindi a sei il bilancio attuale. Della nuova vittima dà conto una nota della Prefettura di Ravenna. In totale, con questo ultimo decesso, le vittime del maltempo in Emilia-Romagna salgono a 14.

CDM MARTEDÌ CON AIUTI PER L’EMILIA-ROMAGNA

Il Consiglio dei ministri dedicato in larga parte ai primi urgenti provvedimenti relativi alla grave alluvione che ha colpito le popolazioni dell’Emilia-Romagna, e di alcune zone delle Marche e della Toscana è stato convocato alle ore 11 di martedì 23 maggio. Oltre alla rimodulazione dell’ordinanza di Protezione civile, che aveva già dichiarato nei giorni scorsi lo stato di emergenza, con l’estensione del perimetro della relativa area, riferisce Palazzo Chigi, all’ordine del giorno ci sarà un decreto-legge con i primi stanziamenti e con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi, giudiziari e di altro tipo. Al termine del Cdm il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i ministri aventi a vario titolo competenza per l’emergenza, incontrerà il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che sarà accompagnato da rappresenti delle parti sociali del territorio.

BONACCINI: UN COMMISSARIO E RICOSTRUIREMO TUTTO

Un “altro terremoto”, per il quale occorre la nomina di un commissario. Stefano Bonaccini rilancia le richieste al Governo per rispondere alla catastrofe che ha colpito in particolare la Romagna, mentre sono riprese stamane le piogge sulla regione. “Abbiamo 280 frane attive che riguardano 60 comuni e abbiamo 400 strade che sono distrutte o interrotte“, ricorda questa mattina il governatore a Omnibus su La7 confermando anche la 14esima vittima dell’alluvione.

“Un lavoro gigantesco che dovremo fare” attingendo anche al fondo di solidarietà dell’Unione europea come fu fatto, per mezzo miliardo, per il sisma dell’Emilia. E così come è stato ricostruito “praticamente tutto” per quanto riguarda il terremoto del 2012, “faremo così’ anche stavolta”, promette Bonaccini. “E’ il momento di pensare all’incolumità delle persone, fino all’ultima, ma stiamo già lavorando per ripartire. “Tra poco arriverà qui il capo della Protezione civile Curcio col quale rifaremo il punto”, informa poi il presidente regionale. Ma si guarda già più avanti. “Sentiamo la vicinanza dello Stato e ne avremo bisogno. C’è da spostare, rinviare, bloccare adempimenti fiscali e mutui per le famiglie e le imprese- elenca- mettere in sicurezza i diritti, tutta la parte contributiva, per i lavoratori stagionali, “serviranno tanti rimborsi per i danni alle cose e alle persone”. Infine, “serviranno tante risorse, con procedure anche speditive. Il Governo dovrà nominare un commissario straordinario come per la ricostruzione del terremoto, perché avremo bisogno di norme semplificate”. “Sarà dura, avremo bisogno di tutto e di tutti- conclude poi Bonaccini- ma ce la faremo anche stavolta”.

14.23 – IN EMILIA-R. OLTRE 15.000 SFOLLATI, 8.000 IN STRUTTURE

Si aggiorna di ora in ora il numero degli sfollati in Emilia-Romagna a causa dell’alluvione. Sono oltre 15.000 al momento le persone che hanno dovuto abbandonare la propria casa, di cui 8.000 hanno trovato accoglienza in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni come scuole, palazzetti e palestre. Le altre invece si sono sistemate grazie ad amici, parenti o seconde case. Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, con 871 Vigili del Fuoco coinvolti e 313 mezzi utilizzati per oltre 4.000 interventi: 969 a Bologna, 984 a Forlì-Cesena, 247 a Rimini, 1.892 a Ravenna. Salvate in particolare 187 persone grazie a 78 interventi in elicottero.
Sale anche il numero di inondazioni e frane. Finora si sono registrati 58 allagamenti in 43 Comuni e sono 290 gli smottamenti attivi sul territorio. Sono poi chiuse al momento ben 544 strade, tra comunali e provinciali, di cui 224 interrotte solo parzialmente: 255 a Bologna, 128 in provincia di Forlì-Cesena, 127 nella provincia di Ravenna e 34 nel riminese. Infine è attivo da stamattina il numero verde della Regione (800.024.662), che vede impegnati nove operatori di Lepida. Finora sono state 371 le chiamate ricevute. Tra le maggiori richieste: a chi rivolgersi per avere beni di prima necessità e informazioni sulla mobilità, oltre a domande di intervento che sono state girate ai soggetti competenti.

11.53 – A RAVENNA PULLMAN PER EVACUARE PIANGIPANE E SANTERNO

A Ravenna, per riuscire a evacuare la popolazione da Piangipane e Santerno il Comune ha messo a disposizione i pullman. Lo dice il sindaco Michele De Pascale, che stamane aveva dato l’ordine di sfollare quelle zone. A Piangipane i pullman sono in Piazza XXII giugno 1944 davanti alle scuole elementari, a Santerno in piazza.

11.48 – A FAENZA 7-800 EVACUATI, TRA 2.000 E 2.500 IN DIFFICOLTÀ

 A Faenza il bilancio è di 700-800 evacuati nelle strutture messe a disposizione, ma il numero complessivo di persone in difficoltà abitativa potrebbe aggirarsi sui 2.000-2,500″. Il sindaco Massimo Isola, dai microfoni di Rai News 24, “non conferma e non smentisce” la notizia di una nuova vittima rinvenuta proprio a Faenza, spiegando di non avere avuto ancora modo e tempo di informarsi (ndr: a darne notizia è la prefettura di Ravenna). Intervistato per gli aggiornamenti sull’alluvione, il primo cittadino conferma che “c’è lavoro serio sul fronte dei dispersi, un tema delicato dato che l’impatto del fiume nel centro urbano è stato molto forte”, essendo esondato e avendo raggiunto “zone abitate, con palazzi, condomini”. Quindi è stato fatto il possibile “in una condizione di corrente violenta che si è avuta per tante ore”. Il bilancio di Isola è dunque di “700-800 evacuati nei palazzetti dello sport– spiega- e stiamo allestendo uno spazio nella zona ex fieristica”. Sono oltre mille i pasti preparati ogni giorno per sfollati, volontari e forze dell’ordine che “fanno un lavoro straordinario”, sottolinea.

Il numero di persone in difficoltà abitativa però potrebbe essere di “2.000-2.500- precisa- perché in molti hanno trovato risposta tra amici e parenti, abbiamo anche l’associazionismo diffuso che sta facendo accoglienza”. Quindi sono disponibili “oltre un grande spazio pubblico anche una serie di risposte di comunità”. Le difficoltà maggiori per i recuperi, a causa di livelli ancora alti degli allagamenti, sono nella “zona agricola”, prosegue il sindaco, in cui il lavoro dei militari dell’Esercito ha consentito il recupero di “centinaia di persone, anche dove l’acqua è ancora a livelli alti, mentre in centro storico e urbano il livello si sta abbassando”. Ma “stiamo evacuando le ultime persone per motivi di sicurezza, meglio che escano da contesti abitativi e siano presi in cura in un sistema più sicuro”. “Il dramma qua è incredibile- conclude- un’apocalisse con centinaia di persone senza abitazioni e per le imprese, in collina ci sono strade che non esistono più, le zone agricole sono senza riferimenti, in collina il disastro è epocale e drammatico, con danni economici inestimabili”. Dai suoi canali social Isola avvisa poi che tecnici di Enel e Italgas stanno girando casa per casa per verificare i contatori. È inoltre vietato accedere al Cimitero dell’Osservanza di Faenza, chiuso per verifiche e lavori di ripristino. “Abbiamo notizie di persone che hanno provato ad entrare nonostante la chiusura”, fa sapere il primo cittadino, sottolineando che “è pericoloso accedere alle zone recintate finché non viene accertata la loro messa in sicurezza. Raccomando la massima attenzione e cautela”.

11.16 – SINDACO RAVENNA: NON INTASARE STRADE E LINEE TELEFONICHE

Mentre stamattina, nel ravennate è stata evacuata la zona di Piangipane, Santerno e case sparse, il sindaco e presidente della Provincia Michele De Pascale fa appello alla popolazione di non spostarsi se non per vera necessità perché “la circolazione è congestionata e le strade devono essere lasciate libere per la gestione dell’emergenza”. Allo stesso modo, ai tanti che chiamano per offrire aiuto, pur ringraziando, De Pascale chiede di “non intasare le linee telefoniche”, perché “adesso i telefoni devono essere liberi per le segnalazioni di emergenza”. Dunque chi vuole offrirsi volontario può mandare una mail a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto può offrire. Per segnalare emergenze, invece i numeri sono: 115 e 0544.219219. Per gli sfollati che non hanno luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, attrezzato per offrire vitto e alloggio al museo Classis di Classe, in via Classense 29. Intanto l’ufficio decentrato del Comune a Roncalceci e quello di Piangipane, che aveva riaperto, sono chiusi al pubblico oggi e domani. Nell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, da oggi è possibile donare anche attraverso Satispay per la raccolta fondi in aiuto ai territori colpiti dall’alluvione. Basta inquadrare il Qr code disponibile nei canali di divulgazione della campagna (sul sito www.labassaromagna.it, nella pagina Facebook Unione dei Comuni della Bassa Romagna). È stato attivato il sistema di pagamento online tramite il Portale dei pagamenti dell’Unione dei Comuni (servizionline.labassaromagna.it selezionare Unione dei Comuni della Bassa Romagna – Pagamento spontaneo – Raccolta Fondi Emergenza Alluvione). È sempre possibile fare una donazione anche tramite l’Iban IT66A0627013199T20990000380, scrivendo nella causale “Raccolta fondi emergenza alluvione”.

11.09 – A BOLOGNA TORNA VECCHIA AUTOSTRADA PER AGGIRARE LE FRANE

Un pezzo di autostrada dismessa per bypassare le frane. La Città metropolitana di Bologna ha inviato ad Autostrade la richiesta di riaprire un vecchio tratto di A1 in disuso per aggirare una frana: “Questo permetterebbe di liberare decine di famiglie in questo momento bloccate dietro le frane”, fa sapere l’ente di Palazzo Malvezzi. Nella notte è arrivato l’ok del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, competente per concedere l’autorizzazione, e già questa mattina i tecnici di Città metropolitana e Aspi effettueranno un sopralluogo. La Sp325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, che per il suo tratto iniziale da Sasso Marconi a Lagaro corre parallela all’Autostrada A1 Bologna Firenze ed alla Variante di Valico, ha infatti “subito frane imponenti che ne hanno completamente interrotto la transitabilità al km 7 in località Allocco. I lavori di ripristino saranno lunghi, ad oggi inestimabili, nel frattempo con gravissimi danni per il territorio”. A fianco del tratto inagibile corre in doppia carreggiata il vecchio tracciato della A1, dismesso da molti anni, ma apparentemente transitabile. Si sta quindi lavorando per rendere possibile un utilizzo urgente e temporaneo per la viabilità provinciale di una delle due carreggiate di questo tratto. “Anche su richiesta dei sindaci di Marzabotto, Comune sul quale c’è stata la frana, e successivamente di Monzuno- spiega il sindaco Matteo Lepore- abbiamo avanzato questa richiesta. Ringrazio Aspi e il viceministro Bignami per la celere risposta. Ora al lavoro per aprire il tratto di vecchia autostrada nel più breve tempo possibile”.

11.01 – IL SINDACO LATTUCA: NELLE COLLINE CESENATE ANCORA PERSONE DA SALVARE

“Tutta la città è vicina anche ai quartieri più lontani dal centro, siamo qui anche per dire questo, non lasceremo soli nessuno”. E nei comuni limitrofi a Cesena, ci sono persone da mettere in salvo, “c’è attenzione importante per le zone collinari, con frane che potrebbero muoversi ancora, e ci sono case che consigliamo di abbandonare per mettersi in sicurezza”. Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, stamattina fa il primo collegamento social della giornata dal quartiere Ravennate, uno dei più colpiti dall’esondazione del fiume Savio. Al suo fianco, il presidente Fabio Pezzi, impegnato con i volontari nella pulizia dal fango di cantine e garage. “Qui sono iniziate le operazioni per ripulire le case, soprattutto i piani seminterrati- spiega- ci sono cataste di mobili ed elettrodomestici per le strade, c’è bisogno di volontari e a loro dico di prestare attenzione, perché ci sono mezzi in azione”. Il sindaco annuncia così che arriveranno su tutto il territorio pompe idrovore per liberare le cantine. Inoltre, “siamo in contatto con aziende di spurghi per liberare anche tombini e fogne- prosegue- in modo da aiutare a defluire fango e acqua”. E ancora: “Mezzi, pompe e per raccolta di rifiuti, e per la pulizia dal fango, arriveranno dappertutto- assicura- un po’ di pazienza, scusate se non riusciamo ad essere dappertutto”. I fronti aperti sono tanti: da San Martino in fiume del quartiere Ravennate, il primo cittadino si sposterà poi a San Carlo, poi a Borello, zone più decentrate. Infine lancia un appello a tutti i cittadini: “Abbiamo bisogno che la viabilità sia percorribile a mezzi di supporto, non giriamo per strada senza motivo- manda a dire- stiamo cercando di aprire sia il ponte Europa e via Macchiavelli, sia la galleria Secante, per defluire il traffico, un problemi di oggi è che siamo intasati”.

10.43 – IN EMILIA-R. 1.097 POMPIERI AL LAVORO, 2.175 INTERVENTI AD OGGI

In Emilia-Romagna 1.097 vigili del fuoco, di cui 637 giunti in rinforzo da altre regioni, sono impegnati nelle operazioni di soccorso dovute a maltempo e alluvioni: 302 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 419 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità. Sono 300 i soccorritori acquatici, 80 gli esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 34 le unità specialistiche speleo alpino fluviali, 25 i sommozzatori. Dei 400 mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 31 sono piccoli natanti, cinque gli anfibi, 10 le pompe e idrovore, 5 gli elicotteri e 10 i droni. Infine, 2.175 gli interventi effettuati finora: 891 a Bologna, 610 a Ravenna, 411 a Forlì Cesena, 263 a Rimini.

10.42 –  SINDACA MONGHIDORO: FUTA APERTA, NON DIFFONDETE NOTIZIE FALSE

La Futa, la strada appenninica di collegamento tra Bologna e Firenze, “è aperta al momento, non è stata chiusa. Vi chiedo di non diffondere notizie non veritiere senza chiedere alle fonti ufficiali ma anzi se vedete situazioni da segnalare sulla Futa fatelo, con foto e noi le giriamo ai sorveglianti ed ai cantonieri che stanno presidiando”. È l’appello-raccomandazione affidato ai social della sindaca di Monghidoro, Barbara Panzacchi.

10.15 – A CERVIA IN NOTTATA ALTRE EVACUAZIONI, 1.500 SFOLLATI

A Cervia proseguono nella notte e vanno avanti anche in mattinata le evacuazioni che hanno interessato 1.500 persone. Il sindaco Massimo Medri, in un video pubblicato sui canali social istituzionali, nelle prime ore di questa mattina, spiega che delle 1.500 persone evacuate dalle zone a rischio, 900 sono attualmente ospitate nelle strutture ricettive del territorio che hanno dato disponibilità all’accoglienza. A mezzanotte e 45 è stata disposta l’evacuazione di via della Mimosa-Malva Nord, questa mattina gli abitanti di via Trasimeno sono stati invitati a recarsi ai piani alti o, se impossibilitati, al Palazzetto dello Sport di via Pinarella. “Abbiamo fin da subito organizzato un sistema di accoglienza che ha riguardato circa 1.500 persone evacuate da zone a rischio preoccupandoci della loro incolumità”, spiega Medri, appena tornato da un sopralluogo delle zone “ancora più critiche” in città. A Malva nord, di fronte la chiesa, è stato allestito dai ieri sera un punto di ristoro per trovare bevande calde, piadina “e ascolto”, chiosa Medri. “Sono state messe in sicurezza le persone più fragili che hanno richiesto aiuto, collocandole in strutture protette”, prosegue. “In città rileviamo ancora una situazione molto critica- spiega- abbiamo cercato di parlare con persone che soffrono i disagi di questo maltempo e di un’ondata epocale di allagamento che non ha precedenti in tutta la storia di Cervia e di tutta l’Emilia-Romagna”. Sul fronte dei lavori, Medri assicura che è “ripartita la piena funzionalità dell’idrovora che smaltisce gran parte della acque esondate” e che “l’autorità regionale è al lavoro per ripristinare l’apertura nell’argine del fiume Savio”. Sono anche in corso lavori di tamponamento delle zone maggiormente colpite da allagamento e per potenziare le attività di ripristino sono stati chiesti al Comitato di coordinamento della Protezione civile e alla Prefettura di Ravenna ulteriori pompe e generatori. Oggi prosegue lo stato di allarme e “ci concentreremo con le dotazioni che abbiamo chiesto- sottolinea il sindaco- per risolvere gli allagamenti che la città presenta ancora in modo importante”. Le previsioni prossime ore riguardano ancora un allarme rosso, “però con fenomeno in attuazione e piogge contenute- prosegue- per cui ci auguriamo che l’ulteriore allarme non provochi ulteriori problemi, oltre quelli che stiamo già affrontando”. A causa dell’alluvione, la festa tradizionale dello “Sposalizio del Mare”, cerimonia che si celebra ogni anno a Cervia nel giorno dell’Ascensione, programmata nella sua 579esima edizione per questa domenica, è stata posticipata al 28 maggio. Infine, l’amministrazione invita a fare attenzione alle fake news e a non prelevare sabbia dalla spiaggia per confezionare autonomamente sacchi di protezione. “E’ assolutamente vietato portare via sabbia dalla spiaggia in quanto è un danno ambientale e peraltro è un reato penale (art.625 Codice penale)”, precisa. Inoltre, “se i sacchi non sono confezionati con materiali idonei e delle giuste dimensioni sono assolutamente inefficaci”. Chi è in emergenza deve recarsi nei punti di distribuzione a Savio Rotonda via Romea Nord/via Camane e a Cervia Piazza della Malva Nord via Papaveri di fronte alla chiesa.

10.06 – MIT: ALTA VELOCITÀ RIPRESA IN EMILIA-ROMAGNA

“Massima attenzione del vice premier e ministro Matteo Salvini per l’emergenza in Emilia-Romagna. Il primo aggiornamento di questa mattina, a proposito di trasporti ferroviari, rassicura a proposito della linea alta velocità che è ripresa pur con qualche rallentamento. In generale, Bologna e Faenza sono di nuovo collegate dai treni mentre è difficile fare previsioni su altre linee ferroviarie chiuse. L’obiettivo è tornare progressivamente alla normalità, nella consapevolezza che la tratta Bologna-Rimini è particolarmente problematica”. Così una nota del Mit.

9.42 – ELICOTTERI AERONAUTICA PORTANO IN SALVO 300 PERSONE A CESENA

Sono più di 300 le persone, a quanto apprendere l’agenzia Dire, portate in salvo dagli elicotteri SAR dell’Aeronautica Militare del 15esimo Stormo. Gli HH139, impegnati nel soccorso della popolazione assediata dall’alluvione in Emilia Romagna, sono intervenuti a Cesena, Faenza, Lugo e località limitrofe.

9.20 – STAMANE IN A14 RIAPERTO TRATTO TRA FAENZA E FORLÌ

Il tratto tra Faenza e Forlì dell’A14 è stato riaperto da stamattina poco dopo le 6.30 in entrambe le direzioni. Lo comunica Autostrade ricordando che la chiusura si era resa necessaria per permettere alla task force di Aspi “già operativa ininterrottamente su diversi fronti”, di proseguire nella notte e velocizzare il ripristino dei danni causati dalle alluvioni e per consentire nel più breve tempo possibile il ritorno alla normale circolazione. Per permettere il proseguimento degli interventi di ripristino, il traffico circola su una corsia per senso di marcia in entrambe le direzioni. Per questo tra le 7.30 e le 8 di questa mattina c’erano delle code il bivio con la Diramazione di Ravenna e Forlì verso Ancona.

9.11 – A MODENA RIAPRE PONTE NAVICELLO, CHIUSI QUELLI SUL SECCHIA

Ha riaperto al transito stamattina il ponte di Navicello vecchio a Modena lungo la diramazione della strada provinciale 255 dopo che era stato chiuso per il raggiungimento dei livelli idrometrici di guardia del Panaro. Intanto, aggiorna la Provincia, prosegue il monitoraggio sugli argini sul colmo di piena da parte di tecnici e volontari della Protezione civile. Restano invece ancora chiusi i ponti provinciali sul fiume Secchia, ponte Pioppa sulla strada provinciale 11, il ponte di Concordia sulla strada provinciale 8 e il Ponte Motta a Cavezzo, sulla strada provinciale 468. Anche qui tecnici e Protezione civile tengono monitorati gli argini. La Provincia di Modena inoltre ha attivato il conto corrente IT52M 02008 12930 00000 3398693 presso la banca Unicredit a cui è possibile fare donazioni che saranno utilizzate per sostenere le popolazioni colpite dall’alluvione dell’Emilia-Romagna inserendo la causale “alluvione Emilia-Romagna”

9.05 – NELLA CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA CIRCA 20 STRADE CHIUSE, 12 INTERROTTE 

Sono una ventina le strade chiuse nel territorio della città metropolitana di Bologna per frane, crolli o esondazioni dei corsi d’acqua. Una dozzina di strade provinciali subisce limitazioni e invece una decina è stata riaperta. Lo fa sapere la Città metropolitana che, ancora una volta, invita la popolazione a non effettuare spostamenti se non per reali necessità anche per agevolare il transito dei mezzi di emergenza e soccorso. Sono quindi chiuse: SP6 “Zenzalino” chiusa da Budrio per crollo del ponte del fiume Idice SP7 “Valle dell’Idice” in vari tratti dal km 10 (Noce di Mercatale) al km 20+000 (Savazza) in Comune di Monterenzio SP15 “Bordona” lavori in corso su tutto il percorso SP21 “Sillaro” chiusa da località Belvedere km 32 in Comune di Castel del Rio verso Firenze SP22 Valle dell’Idice – SS 65 dal km 2+000 (Quinzano) al km 6+700 (Loiano) in Comune di Loiano SP29/1 “Sant’Antonio” chiusa al km 13+000 (loc. Sant’Antonio) SP33 “Casolana” chiusa al km 1+500 per frane e al km 3+600 per crollo SP34 “Gesso” chiusa in molti tratti e al km 9+500 nel comune di Fontanelice SP36 “Val di Zena” al km 6+000 località Botteghino di Zocca per esondazione del torrente Zena SP37 “Ganzole” chiusa km 2 loc. Pieve del Pino SP50 “Sant’Antonio” dal km 4+000 fino a località Spazzate Sassatelli – SP80 SP51 “Medicina-Bivio Selice” al km 10+000 località Casa Bettola nel comune di Imola. Chiuse anche: SP53 “Bivio Selice” dal km 2+500 al km 4+000 SP58 “Pieve del Pino” dal km 5+100 (intersezione con la SP37 “Ganzole”) e fine strada, nel territorio dei Comuni di Pianoro e Sasso Marconi SP59 “Monzuno” chiusa al km 2 in comune di Monzuno SP68 “Val d’Aneva” al km 12+000 (Castel d’Aiano) per frana SP74 “Mongardino” km 3+600 per lavori di contenimento frana SP79 “Pian di Balestra” km 9+500 per lavori di contenimento frana SP80 “Cardinala” tutta (da Campotto FE a Spazzate Sassatelli – SP50) SP325 “di Val di Setta e Val di Bisenzio” chiusa dal km 7+000 (loc. Allocco) al km 13+000 (loc. Gardelletta) SP610 “Montanara” tra il centro abitato di Castel del Rio (km 56+500 circa) e il km 62+626 (confine con la Città metropolitana di Firenze) e in pianura “Selice” dal km 17 (incrocio SP253) in direzione nord – Ravenna E’ interrotta anche la Fondovalle Savena al km 13 (Gole di Scascoli) per eventi meteorologici precedenti.
La città metropolitana segnala poi criticità in corso con limitazioni locali e temporanee alla circolazione anche sulle strade provinciali: SP23 “Ponte Verzuno-Suviana” lavori in corso al km 1 e 4 SP24 “Grizzana” lavori in corso dal km 4+700 con senso unico alternato SP26 “Lavino” lavori in corso dal km 22+500 al km 23+000 SP27 “Valle del Samoggia” al km 17+000 e 23+000 località Savigno SP37 “Ganzole” al km 6 (loc. Ganzole) SP40 “Passo Zanchetto” lavori in corso al km 7 SP59 “Monzuno” limitazioni tra i km 10+000 (Monzuno) e 18+000 (Loiano). E ancora: SP62 “Riola-Camugnano-Castiglione” lavori in corso al km 1+500 SP67 “Marano Canevaccia” km 7+300 SP72 “Campolo Serra dei Galli” km 2+500 SP75 “Montemaggiore” in località Loghetto km 5+500per lavori di contenimento frana SP81 “Campeggio” Sono state riaperte invece: SP 12 “Basso Reno” SP 30 “Trentola” SP 31 “Colunga” e SP 253 “San Vitale” SP 44 “Bassa Bolognese” SP 45 “Saliceto” SP 46 “Castel Maggiore – Granarolo” SP 48 “Castelli Guelfi” SP 54 “Lughese” EXSP85 Fondovalle Savena da Ponte delle Oche a Ponte della Boaria. Inoltre un’ordinanza dispone in tutte le Strade Provinciali a sud della via Emilia, la sospensione di tutte le manifestazioni competitive e non competitive, nonché la revoca di tutti i provvedimenti autorizzatori già emessi e la sospensione dei procedimenti istruttori in essere, che abbiano ad oggetto lo svolgimento di manifestazioni competitive e non competitive. Il presente provvedimento avrà validità fino al perdurare delle condizioni che ne hanno reso necessaria l’adozione.

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