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Finte evacuazioni e controlli delle utenze: sciacalli in azione in Emilia-Romagna

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Alluvione Emilia-Romagna: in provincia di Bologna e Ravenna si stanno aggirando sciacalli che hanno architettato vari di tipi di truffe, anche finte evacuazioni

Sciacalli in azione a Valsamoggia, nella frazione di Vedegheto, in provincia di Bologna. E anche nel ravennate. Se a Vedegheto qualcuno si è inventato finte evacuazioni (del tipo che ha chiamato le persone dicendo “Dovete uscire di casa alle ore ‘x’ e rientrerete alle ore ‘y’“), nel ravennate sono state segnalate possibili truffe di persone che hanno bussato alla porta proponendo la verifica degli impianti, elettrici o del gas. Ma è una truffa.

GLI SCIACALLI E LA FINTA EVACUAZIONE

Nel bolognese è il Comune di Vedegheto che mette in guardia i residenti. “Ci sono stati segnalati a Vedegheto tentativi di sciacallaggio- avverte l’amministrazione tramite i social- alcuni residenti sono stati contattati da sedicenti operatori di Protezione civile che hanno chiesto di evacuare le case nel pomeriggio, addirittura dando già indicazione dell’orario di rientro“.
In realtà, spiega il Comune, “si tratta di una truffa. Chi dovesse essere contattato può, come sempre, fare riferimento alla centrale operativa di Polizia locale o ai Carabinieri”.

HERA: “CONTROLLATE DIVISA E TESSERINO, NESSUNO PUÒ CHIEDERE SOLDI”

Nel ravennate a diffondere la notizia di queste strane segnalazioni è Hera. “Situazioni anomale” sono state in particolare segnalate dalle zone di San Lorenzo in Cesarea e Rubicone e potrebbero essere “riconducibili a potenziali truffe”. Hera mette in guardia i suoi clienti ricordando alcune informazioni utili.

Innanzitutto che gli operatori della multiutility “sono sempre identificabili dalla divisa e dal tesserino di riconoscimento e non sono incaricati a intervenire sugli impianti privati, tranne nei casi di sostituzione, manutenzione o lettura dei contatori quando posizionati all’interno dell’abitazione. Questo vale anche per le società terze che svolgono tale servizio per conto di Hera”. Pertanto, “qualora qualcuno si presentasse autonomamente a domicilio per la verifica dei sistemi idraulici, elettrici o del gas all’interno delle abitazioni, non può trattarsi di un operatore” di Hera. Inoltre, “in nessuna circostanza si possono effettuare incassi o rimborsi di denaro” e “mai alcun operatore è stato incaricato da Hera della vendita di apparecchiature relative agli impianti interni del gas o per la sicurezza domestica”.

Hera, spiega la Dire (www.dire.it), invita in ogni caso a segnalare direttamente i casi sospetti al proprio Servizio Clienti (800.999.500 per le utenze domestiche, 800.999.700 per le utenze non domestiche, entrambi gratuiti sia da fisso che da cellulare), attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e al sabato dalle 8 alle 18 e alle autorità competenti chiamando il 112 o il 113.

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