La prevalenza della retinopatia diabetica tra i bambini e gli adolescenti con diabete di tipo 2 aumenta notevolmente 5 anni dopo la diagnosi del diabete
La prevalenza della retinopatia diabetica tra i bambini e gli adolescenti con diabete di tipo 2 aumenta notevolmente 5 anni dopo la diagnosi del diabete, secondo i risultati di una revisione sistematica e di una metanalisi pubblicata sulla rivista JAMA Network Open.
«Questi risultati indicano che la retina è un bersaglio precoce del diabete di tipo 2 nei bambini nei primi anni dopo la diagnosi» ha dichiarato l’autore senior Constantine Samaan, professore associato nel dipartimento di pediatria della McMaster University di Hamilton, Ontario, Canada. «Questa scoperta ha implicazioni per lo screening della retinopatia, la cura oftalmica e il trattamento personalizzato del diabete per proteggere la vista».
La retinopatia diabetica (DR) è la principale causa di cecità negli adulti con diabete di tipo 2 e ha diversi sottotipi. L’iperglicemia aumenta la permeabilità vascolare e può portare all’occlusione dei capillari, che si traduce in retinopatia diabetica non proliferativa (NPDR) che può essere seguita da una fase proliferativa con la formazione di nuovi vasi sanguigni. L’accumulo di liquidi può anche causare l’edema maculare, che può avere un impatto sulla visione centrale.
I bambini sviluppano il diabete di tipo 2 nelle prime fasi della vita e convivranno con la malattia per diversi decenni, con un rischio elevato nel corso del tempo di sviluppare retinopatia diabetica e progredire verso la cecità, se non individuati e non trattati.
Anche se le attuali linee guida raccomandano lo screening per la retinopatia diabetica nei giovani con diagnosi di diabete e un controllo annuale, l’onere globale della retinopatia diabetica non è ancora del tutto quantificato, hanno premesso gli autori. Comprenderne l’entità aiuterà a definirne la storia naturale e sosterrà lo sviluppo di linee guida di pratica clinica personalizzate dedicate ai bambini con diabete di tipo 2.
Prevalenza in forte aumento pochi anni dopo la diagnosi di diabete
I ricercatori hanno condotto una revisione sistematica e una metanalisi degli studi che hanno analizzato la prevalenza della retinopatia diabetica tra i bambini e gli adolescenti affetti da diabete di tipo 2. Dei 29 studi che soddisfacevano i criteri di inclusione, sei erano studi trasversali, 13 erano studi di coorte retrospettivi e 10 erano studi prospettici. Nell’analisi aggregata sono stati utilizzati i dati di 27 trial.
La prevalenza globale della retinopatia diabetica tra i quasi 6.000 bambini e adolescenti coinvolti era del 6,99%. Nei nove studi che hanno riportato la classificazione della retinopatia diabetica utilizzando i criteri dell’Early Treatment Diabetic Retinopathy Study o i criteri modificati Airlie House, la retinopatia diabetica non proliferativa da minima a moderata è stata riportata nell’11,16% dei partecipanti, la retinopatia diabetica non proliferativa grave è stata osservata nel 2,57% dei casi, è stata riscontrata retinopatia diabetica proliferativa nel 2,43% dei soggetti e la prevalenza di edema maculare è risultata del 3,09%.
I cinque studi che hanno utilizzato la fundoscopia per la diagnosi, hanno riportato una prevalenza della retinopatia diabetica dello 0,47%. Nei quattro studi in cui è stata utilizzata la fotografia stereoscopica del fondo oculare a 7 campi per valutare la retinopatia diabetica, la prevalenza è risultata del 13,55%.
Complessivamente, aggregando tutti i dati, la prevalenza della retinopatia diabetica a meno di 2,5 anni dalla diagnosi di diabete era dell’1,78% ed è più che raddoppiata tra 2,5 e 5 anni dopo la diagnosi passando al 5,08%, per aumentare drasticamente oltre 5 anni dopo la diagnosi di diabete salendo al 28,83%.
Da comprendere meglio le differenze in basse a sesso e razza
I ricercatori non sono stati in grado di stabilire le differenze nella prevalenza in base al sesso, a causa di un basso intervallo di confidenza. L’analisi in funzione della razza ha rivelato che il 24,07% dei bambini e degli adolescenti mediorientali o bianchi presentava retinopatia diabetica e che la prevalenza era inferiore tra i giovani asiatici (13,31%). Non erano disponibili dati sufficienti per analizzare altri sottogruppi.
«Siamo rimasti sorpresi dal fatto che ci fossero evidenze molto limitate per comprendere le differenze di sesso e razza nel rischio di retinopatia nei giovani con diabete di tipo 2» ha osservato Samaan. «Questo giustifica ulteriori ricerche, dal momento che le ragazze sviluppano il diabete di tipo 2 in percentuale superiore rispetto ai ragazzi e che il rischio di diabete di tipo 2 è più elevato in alcuni gruppi razziali».
L’età avanzata, una più lunga durata del diabete e una maggiore prevalenza di ipertensione erano associate a una maggiore prevalenza di retinopatia diabetica, mentre non è emersa nessuna associazione con il controllo glicemico. Tuttavia i pazienti che hanno sviluppato retinopatia diabetica avevano livelli medi di emoglobina glicata superiori dell’1,37% rispetto a quelli senza retinopatia.
«È necessario garantire che lo screening per la retinopatia diabetica in questi giovani segua le linee guida attuali, che lo raccomandano alla diagnosi del diabete e poi ogni anno, ma queste raccomandazioni non sono sempre rispettate, specialmente nelle minoranze razziali» ha concluso. «Sono necessari un accesso equo e coerente alle cure oculistiche e l’attuazione dello screening».
Referenze
Cioana M et al. Global Prevalence of Diabetic Retinopathy in Pediatric Type 2 Diabetes: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Netw Open. 2023 Mar 1;6(3):e231887.