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Manganellate alla trans: verso inchiesta su agenti della Municipale di Milano

manganellate trans milano

Manganellate in testa a una trans, verso apertura dell’inchiesta per gli agenti di Milano. Il video ripreso da un cittadino, le versioni sull’accaduto sono discordanti

Una persona seduta a terra, sul bordo di un’aiuola in un parcheggio per scooter, riceve una manganellata in testa. Poi, uno spray al peperoncino le viene spruzzato in faccia, infine viene manganellata sul fianco, tutto ad opera di 4 agenti della Polizia locale. È quello che si vede nel video che indigna Milano, ripreso da una finestra. La donna- una transessuale, sarà poi reso noto-, cerca di alzare le mani in segno di difesa, ma ciò non la protegge dal manganello. Sono in corso degli accertamenti sul comportamento tenuto dagli agenti.

L’ASSESSORE GRANELLI: “FATTO GRAVE”

L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli commenta così, su Facebook: “Un fatto grave quello di stamattina accaduto nei confronti di una persona da parte di alcuni agenti della Polizia Locale. Sono in corso le verifiche del Comando per capire quanto accaduto e valutare possibili comunicazioni all’autorità giudiziaria ed eventuali provvedimenti disciplinari. Intanto gli agenti coinvolti sono stati distaccati a servizi interni. Faremo come Comune e come Polizia Locale piena luce su questo episodio grave, con tutti gli atti necessari e opportuni”.

FONTI SINDACALI: HA FATTO RESISTENZA E MINACCIATO BAMBINI. MAJORINO ‘DISGUSTATO’

“Inaccettabile l’aggressione della polizia ad una donna Trans a Milano, in zona Bocconi. Come vediamo nelle riprese la donna era inerte e la polizia la manganellava senza motivo. Chiediamo al Ministro Piantedosi una immediata verifica dei fatti e la sospensione immediata degli agenti che hanno aggredito”. C’è anche Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay LGBT+, nella forte polemica politica seguita alla diffusione del video che immortala un pestaggio con manganelli della polizia locale a Milano nei confronti di una donna trans. Le versioni sull’accaduto sono discordanti: secondo fonti sindacali la locale sarebbe stata chiamata dai genitori di una scuola vicina per le minacce del soggetto ai bambini, ai quali avrebbe anche detto di essere portatore di Aids. Sempre secondo fonti sindacali la persona trans avrebbe poi fatto resistenza agli agenti prima e dopo la fotosegnalazione. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha spiegato che prima di ogni decisione, senza escludere un esposto di palazzo Marino in procura (che però avrebbe già aperto un fascicolo) attende la relazione di servizio.

ROCCA (FDI): TOTALE SOLIDARIETA’ AGLI AGENTI

“Esprimo la mia totale solidarietà agli agenti di Polizia locale che si sono trovati a doversi difendere dalla violenza e dalle minacce di essere infettati con il sangue di un transessuale brasiliano con l’Aids che aveva commesso atti di pedofilia”. Così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia al Comune di Milano, Francesco Rocca, in merito all’arresto di un transessuale nei pressi della Bocconi. ” “I ‘ghisa’- spiega Rocca- sono dovuti intervenire su segnalazione dei genitori dei bambini che frequentano la scuola di via Trotter, dopo che il transessuale ha messo in mostra, davanti agli alunni, i propri genitali. La Polizia Locale deve subire le conseguenze del multiculturalismo esasperato e di un immigrazionismo senza regole che hanno trasformato Milano in una pentola a pressione piena di immigrati, spesso clandestini, sbandati e con evidenti problemi legati all’abuso di alcol e droghe. La sinistra si faccia un esame di coscienza”.

PIZZIGHINI (M5S): VIOLENZA SMISURATA DEGLI AGENTI

“Denunciamo la violenza smisurata degli agenti, denunciamo i colpi reiterati ingiustificabili. Il video mostra una persona a terra con le mani in alto in atteggiamento di resa, video ripreso da cittadini indignati per tanta brutalità. Una violenza di questo tipo non è mai accettabile. Mai”. Lo dice Paola Pizzighini, consigliera regionale M5S Lombardia, intervenendo sul pestaggio in zona Bocconi a Milano.

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