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Crohn e colite ulcerosa: dati finali a lungo termine per ustekinumab

Secondo nuovi risultati, Mirikizumab induce e mantiene la remissione in quasi il 50% dei pazienti con colite ulcerosa fino a 40 settimane

L’analisi finale sulla sicurezza a lungo termine di ustekinumab nelle malattie infiammatorie croniche intestinali è stata presentata al congresso della ECCO 2023

Dal 18esimo congresso ECCO di Copenhagen arrivano i risultati finali sulla sicurezza a lungo termine di ustekinumab a cinque anni negli adulti con malattia di Crohn attiva di grado da moderato a grave e a quattro anni negli adulti con colite ulcerosa attiva di grado da moderato a grave, nonché i risultati clinici ed endoscopici finali a quattro anni dell’estensione a lungo termine (LTE) dello studio UNIFI che ha valutato l’efficacia di ustekinumab per il trattamento di adulti con colite ulcerosa attiva di grado da moderato a grave.

“Questi dati rafforzano il noto profilo di efficacia e sicurezza di ustekinumab e dimostrano che può essere un’efficace opzione terapeutica a lungo termine per i pazienti affetti da colite ulcerosa attiva di grado da moderato a grave”, ha dichiarato l’autore dello studio UNIFI, Waqqas Afif, Associate Professor, Department of Medicine, Division of Experimental Medicine and Division of Gastroenterology at McGill University Health Centre in Montreal, Canada. “È importante notare che i risultati clinici ed endoscopici rafforzano i dati sull’efficacia duratura di ustekinumab; questo conferma il nostro impegno nello sviluppo di terapie che garantiscano ai pazienti una remissione duratura”.

Analisi finale della sicurezza a lungo termine di ustekinumab
L’analisi finale effettuata su sei studi di Fase 2/3 nelle malattie infiammatorie croniche intestinali ha incluso 2.575 pazienti trattati con ustekinumab e un totale di 4.826 anni-paziente (PY) di follow-up.
⦁ Profilo di sicurezza complessivo: i dati continuano a supportare la consolidata esperienza di sicurezza nei pazienti adulti con colite ulcerosa attiva di grado da moderato a grave fino a quattro anni e nei pazienti adulti con malattia di Crohn attiva di grado da moderato a grave a cinque anni.
⦁ Eventi chiave di sicurezza: i tassi di eventi chiave di sicurezza aggiustati per 100 anni-paziente per eventi avversi, eventi avversi gravi, infezioni, infezioni gravi, eventi cardiaci avversi maggiori (MACE) e neoplasie erano simili tra placebo e ustekinumab o più bassi per ustekinumab.1
⦁ Eventi avversi: Gli eventi avversi più frequenti per 100 anni-paziente di follow-up (esclusi gli eventi avversi correlati alla malattia in studio) sono stati cefalea (11,60 ustekinumab contro 16,66 placebo), artralgia (11,23 ustekinumab contro 15,91 placebo), dolore addominale (9,86 ustekinumab contro 13,79 placebo), nausea (7,13 ustekinumab contro 13,79 placebo) e febbre (5,91 ustekinumab contro 11,35 placebo). Le infezioni gravi più frequentemente riportate, come ascesso anale, polmonite, cellulite e ascesso addominale, erano simili tra ustekinumab e placebo, ad eccezione della gastroenterite (0,25 ustekinumab contro 0,11 placebo). Le infezioni più frequentemente riportate sono state la rinofaringite (19,10 ustekinumab contro 17,82 placebo) e l’infezione del tratto respiratorio superiore (9,80 ustekinumab contro 11,78 placebo).

Risultati clinici ed endoscopici finali dello studio UNIFI LTE a quattro anni dal trattamento con ustekinumab
I risultati dello studio UNIFI LTE, condotto su 205 pazienti adulti con una storia di colite ulcerosa di grado da moderato a grave che hanno ottenuto una risposta clinica a ustekinumab per via endovenosa, sono stati randomizzati al basale dello studio di mantenimento a ustekinumab 90 mg di mantenimento ogni otto settimane (q8w) o ogni 12 settimane (q12w) e hanno continuato il trattamento nell’LTE, hanno dimostrato che alla settimana 200:
⦁ Il 58 per cento (119/205) dei pazienti era in remissione clinica
⦁ l’80 per cento (164/205) dei pazienti ha avuto una risposta clinica
⦁ il 79,5 per cento (163/205) dei pazienti ha avuto una risposta al punteggio di Mayo modificato
⦁ il 67 per cento (138/205) dei pazienti ha mostrato un miglioramento endoscopico

Randomizzazione e criteri di inclusione negli studi considerati:
1. I pazienti sono stati randomizzati a ustekinumab al basale di mantenimento e hanno continuato il trattamento nell’LTE, sia che avessero dati del punteggio di Mayo (inclusa l’endoscopia) alla settimana 200 sia che avessero avuto un fallimento del trattamento.
2. Sono stati inclusi anche i pazienti che hanno avuto un fallimento del trattamento (cioè che hanno subito una stomia o una colectomia, o che hanno interrotto ustekinumab per mancanza di effetto terapeutico o per un peggioramento della colite ulcerosa) prima della settimana 200, e sono stati imputati come non-responders.
3. La remissione clinica è definita come un punteggio di Mayo ≤2 e nessun subscore individuale >12.
4. La risposta clinica è definita come una diminuzione del punteggio di Mayo di ≥30% e ≥3 punti rispetto al basale di induzione con una diminuzione del subscore di sanguinamento rettale di ≥1 rispetto al basale di induzione o un subscore di sanguinamento rettale di 0 o 12.
5. La risposta al punteggio di Mayo modificato (senza il Physician’s Global Assessment subscore) è definita come una diminuzione del punteggio di Mayo modificato di ≥30% e ≥2 punti rispetto al basale di induzione con una diminuzione del subscore di sanguinamento rettale di ≥1 rispetto al basale di induzione o un subscore di sanguinamento rettale di 0 o 12.
6. Il miglioramento endoscopico, la guarigione endoscopica o la guarigione della mucosa sono definiti come un subscore endoscopico pari a 0 o 12.

Lo studio UNIFI
UNIFI è uno studio di fase III disegnato per valutare la sicurezza e l’efficacia di ustekinumab sia nella fase di induzione sia nella fase di mantenimento del trattamento di adulti con colite ulcerosa di grado da moderato a grave che hanno mostrato una risposta inadeguata o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale (corticosteroidi, immunomodulatori) o biologica (uno o più anti-TNF alfa o vedolizumab). Sia lo studio di induzione che quello di mantenimento sono studi randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo, a gruppi paralleli e multicentrici.

Lo studio di induzione è durato per ogni partecipante almeno otto settimane; coloro che hanno mostrato una risposta clinica sono stati considerati eleggibili per lo studio di mantenimento della durata di 44 settimane.3 L’endpoint primario dello studio di induzione era la remissione clinica a otto settimane, quello dello studio di mantenimento, la remissione clinica alla settimana 44 tra i responder a una singola infusione endovenosa di ustekinumab (130 mg oppure ~6 mg/kg). 523 responder all’induzione di ustekinumab per via endovenosa sono stati randomizzati alla terapia di mantenimento per via sottocutanea (172 ustekinumab 90 mg ogni 12 settimane; 176 ustekinumab 90 mg ogni otto settimane e 175 a placebo). 284 pazienti trattati con ustekinumab che hanno completato la settimana 44 sono entrati nell’LTE. I pazienti randomizzati con placebo sono stati sospesi alla settimana 44 con interruzione del cieco. L’estensione a lungo termine di UNIFI ha seguito i partecipanti idonei per altri tre anni al termine dello studio di mantenimento.

A partire dalla settimana 56, i pazienti che mostravano peggioramento della malattia potevano passare al dosaggio di ustekinumab ogni otto settimane. Gli esiti basati sul punteggio di Mayo (compresa l’endoscopia valutata in loco) sono stati valutati nella visita finale di efficacia alla settimana 200. Sono stati inclusi anche i pazienti che hanno avuto un fallimento del trattamento (cioè che hanno subito una stomia o una colectomia, o che hanno interrotto ustekinumab per mancanza di effetto terapeutico o per un peggioramento della colite ulcerosa) prima della settimana 200, e sono stati imputati come non-responders.

Ustekinumab
Ustekinumab è un anticorpo monoclonale completamente umano ed è il primo trattamento biologico che inibisce selettivamente le vie dell’interleuchina (IL)-12 e (IL)-23. Nell’Unione Europea, ustekinumab è approvato per il trattamento di pazienti adulti con malattia di Crohn attiva di grado da moderato a grave che hanno avuto una risposta inadeguata, perso la risposta o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o ad un antagonista del TNF- alfa o hanno controindicazioni mediche a tali terapie. Ustekinumab è anche approvato per il trattamento di adulti con colite ulcerosa attiva di grado da moderato a grave che hanno avuto una risposta inadeguata, perso la risposta, o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o ad una terapia biologica, oppure presentano controindicazioni mediche a tali terapie. Oltre a malattia di Crohn e colite ulcerosa, ustekinumab è stato approvato nell’Unione Europea per il trattamento di due ulteriori malattie immunomediate: psoriasi a placche e artrite psoriasica.

Ghosh, S., et al. Safety of Ustekinumab in IBD: Final Pooled Long-Term Safety Analysis Through 5 Years in CD and 4 Years in UC. Presented at 18th Congress of ECCO, March 1-4.
Danese, S., et al. Efficacy of Ustekinumab for Ulcerative Colitis Through 4 Years: Final Clinical and Endoscopy Outcomes from the UNIFI Long-Term Extension. Presented at the 18th Congress of ECCO, March 1-4.
National Institutes of Health: Clinicaltrials.gov. A Study to Evaluate the Safety and Efficacy of Ustekinumab Induction and Maintenance Therapy in Participants With Moderately to Severely Active Ulcerative Colitis (UNIFI). Identifier: NCT02407236. Available at: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02407236. Accessed February 2023.
Clinicaltrialsregister.eu. A Phase 3, Randomized, Double-blind, Placebo-controlled, Parallel-group, Multicenter Protocol to Evaluate the Safety and Efficacy of Ustekinumab Induction and Maintenance Therapy in Subjects with Moderately to Severely Active Ulcerative Colitis. Identifier: 2014-005606-38. Available at https://www.clinicaltrialsregister.eu/ctr-search/trial/2014-005606-38/DE.
Benson, JM., et al. Discovery and mechanism of ustekinumab: a human monoclonal antibody targeting interleukin-12 and interleukin-23 for treatment of immune-mediated disorders. MAbs. Vol. 3. No. 6. Taylor & Francis, 2011.

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