Le donne che utilizzano contraccettivi orali sembrano essere esposte a un aumento, anche se lieve, del rischio di sviluppare un tumore al seno
Le donne che utilizzano contraccettivi orali o ne hanno fatto uso di recente sembrano essere esposte a un aumento, anche se lieve, del rischio di sviluppare un tumore al seno. Lo evidenziano i risultati di uno studio caso-controllo inglese e di una meta-analisi, pubblicati di recente sulla rivista PLoS Medicine.
Infatti, un uso attuale o recente di contraccettivi orali a base di solo progestinico è risultato associato a un aumento di circa il 20-30% del rischio di sviluppare un tumore al seno e tale aumento del rischio si è osservato indipendentemente dalla via di somministrazione del contraccettivo.
Importante quantificare il rischio legato a contraccettivi orali con solo progestinico
«In Inghilterra», scrivono Danielle Fitzpatrick, dell’Università di Oxford (Regno Unito) e dell’Università di Adelaide (Australia), e i suoi colleghi, «le prescrizioni di contraccettivi orali a base di solo progestinico sono quasi raddoppiate nell’ultimo decennio e nel 2020 il loro numero è arrivato quasi a uguagliare quello delle prescrizioni di contraccettivi orali combinati».
«Data la tendenza all’aumento dell’uso di contraccettivi a base di solo progestinico, è importante quantificare in modo affidabile i loro effetti sul rischio di cancro al seno», sottolineano gli autori della ricerca.
Meta-analisi precedente
Una meta-analisi condotta nel 1996 su i dati raccolti a livello mondiale, nella quale si era valutato il rischio di sviluppare un cancro al seno associato all’assunzione di contraccettivi orali combinati (estrogeni più progestinici), aveva evidenziato un rischio lievemente aumentato nelle donne che ne stavano facendo uso o ne avevano fatto uso in tempi recenti, mentre il rischio diminuiva dopo l’interruzione, senza un apparente aumento del rischio dopo 10 o più anni dalla cessazione.
«A quei tempi, le informazioni sui rischi associati ai contraccettivi ormonali contenenti solo progestinici erano limitate e, da allora, le prove pubblicate sul rischio di cancro al seno nelle donne in pre-menopausa associato all’uso di contraccettivi a base di soli progestinici restano limitate», si legge nell’articolo.
Lo studio osservazionale inglese
Per colmare questa lacuna, i ricercatori dell’Università di Oxford hanno analizzato il database di medici di base del Regno Unito, il Clinical Practice Research Datalink (CPRD), che contiene dati clinici dei pazienti e dati relativi alle prescrizioni erogate. Partendo da questo database, hanno confrontato le prescrizioni di contraccettivi ormonali presenti in un gruppo di 9498 donne di età inferiore a 50 anni ai quali era stato diagnosticato un cancro al seno invasivo fra il 1996 e il 2017 e in un gruppo di 18.171 controlli abbinati.
In media, per le pazienti con tumore e per i i controlli era disponibile una documentazione clinica che copriva fino a 7,3 anni precedenti la diagnosi.
Dall’analisi dei dati è emerso che per il 44% delle donne con cancro al seno e il 39% dei controlli abbinati era stata dispensata una prescrizione di contraccettivi ormonali in media 3,1 anni prima della diagnosi e circa la metà delle prescrizioni riguardava contraccettivi a base di solo progestinico.
Nelle donne che durante il periodo in studio avevano utilizzato un contraccettivo ormonale, rispetto a quelle che non ne avevano fatto uso, si è riscontrato un rischio più alto di sviluppare un tumore al seno se la loro ultima prescrizione si riferiva a un contraccettivo orale combinato (OR 1,23; P < 0,001), un contraccettivo orale a base di solo progestinico (OR 1,25; P = 0,004), un contraccettivo progestinico iniettivo (OR 1,25; P = 0,004) o un dispositivo intrauterino (IUD) a rilascio di progestinico (OR 1,32; P < 0,001).
Inoltre, nelle donne che stavano assumendo contraccettivi a base di solo progestinico o ne avevano fatto uso di recente, gli autori hanno evidenziato un aumento significativo del rischio relativo di cancro al seno per i contraccettivi orali (RR 1,29), quelli iniettivi (RR 1,18), quelli impiantati (RR 1,28) e gli IUD (RR 1,21).
Risultati combinati con una meta-analisi
La Fitzpatrick e i colleghi hanno poi combinato i risultati della loro analisi sul database della medicina di base inglese con quelli pubblicati in precedenza (che, però, includevano donne di una fascia d’età più ampia). Sulla base di questa valutazione è stato calcolato a 15 anni un eccesso di rischio assoluto associato a un uso di 5 anni di contraccettivi orali combinati o con solo progestinico stimato in 8 casi su 100.000 donne di età compresa tra 16 e 20 anni e 265 casi su 100.000 donne di età compresa tra i 35 e i 39 anni, nei Paesi ad alto reddito.
«Questo studio fornisce nuove e importanti prove che l’uso in corso o recente di contraccettivi a base di solo progestinico è associato a un lieve aumento del rischio di cancro al seno, che non sembra variare a seconda della via di somministrazione ed è simile in termini di entità a quello associato ai contraccettivi ormonali combinati», scrivono gli autori.
Tuttavia, secondo i ricercatori della università di Oxford, a causa della natura dei dati del CPRD, come per la maggior parte degli altri database di prescrizioni, il loro studio presenta il limite che le informazioni sull’uso dei contraccettivi sono state registrate solo durante un periodo definito, mentre in genere mancano informazioni relative al periodo precedente l’inserimento del caso nel database. Pertanto, osservano gli autori, sebbene i loro risultati forniscano prove sulle associazioni a breve termine fra assunzione di contraccettivi ormonali e rischio di tumore della mammella, non danno alcuna informazione sulle associazioni a lungo termine e sull’impatto della durata totale dell’assunzione dei contraccettivi sul rischio di cancro al seno.
«Sono necessari ulteriori studi per chiarire i meccanismi alla base delle associazioni simili tra l’uso recente di contraccettivi combinati e a base di soli progestinici e il rischio di cancro al seno da noi osservato», concludono i ricercatori.
Bibliografia
D. Fitzpatrick, et al. Combined and progestagen-only hormonal contraceptives and breast cancer risk: A UK nested case–control study and meta-analysis. PLoS Med 2023;doi:10.1371/journal.pmed.1004188. Link