Dermatite atopica: lebrikizumab conferma un’efficacia robusta e duratura anche dopo un anno di trattamento secondo studi pubblicati su NEJM e BJD
Poche settimane dopo la pubblicazione sul New England Journal of Medicine (NEJM) dei risultati positivi dei due studi di fase III ADvocate1 e ADvocate2 con il farmaco sperimentale lebrikizumab in adulti e adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave, sul British Journal of Dermatology (BJD) sono stati pubblicati i dati a 52 settimane.
Entrambi gli studi hanno raggiunto gli endpoint co-primari, ovvero un punteggio IGA (Investigator’s Global Assessment) di 0 o 1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) con una riduzione di almeno 2 punti rispetto al basale alla settimana 16 e un miglioramento del 75% nel punteggio EASI (Eczema Area and Severity Index, EASI 75) rispetto al basale alla settimana 16. Nei pazienti che hanno ottenuto una risposta clinica alla settimana 16 fino a un anno di trattamento, lebrikizumab ha mantenuto un’efficacia robusta e duratura nella clearance della pelle e nel prurito. I risultati ottenuti sono stati simili con la somministrazione ogni quattro oppure ogni due settimane.
«Le persone che convivono con dermatite atopica da moderata a grave hanno bisogno di più opzioni di trattamento adattate alle loro esigenze e preferenze uniche» ha affermato Jonathan Silverberg, professore di dermatologia presso la George Washington University School of Medicine & Health Sciences e co-ricercatore degli studi. «Nei trial clinici i pazienti hanno ottenuto una pelle significativamente più libera da lesioni e una minore interferenza con il sonno a causa del prurito durante l’assunzione di lebrikizumab rispetto al placebo. Questi risultati sono molto promettenti per i pazienti con dermatite atopica».
«La dermatite atopica è una malattia cronica debilitante che richiede opzioni di trattamento efficaci che, oltre a ridurre le lesioni cutanee e a controllare i sintomi, siano in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti. I dati incoraggianti degli studi ADvocate ci danno fiducia che lebrikizumab, che agisce direttamente sullinterlecina-13, una citochina chiave, possa rappresentare una nuova opzione terapeutica per le forme da moderata a grave, una volta approvato» ha dichiarato Diamant Thaçi, direttore del Comprehensive Centre for Inflammation Medicine presso l’Università di Lubecca in Germania e ricercatore principale dello studio ADvocate2.
Analisi a 52 settimane di due trial di fase III
ADvocate1 e ADvocate2 sono due studi con disegno identico, della durata di 52 settimane, randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo. Entrambi includevano un periodo di induzione di 16 settimane seguito da un periodo di mantenimento di 36 settimane. I pazienti eleggibili con dermatite atopica da moderata a grave (adulti ≥18 anni di età) e adolescenti (da 12 a 18 anni e peso ≥40 kg) sono stati assegnati in modo casuale in rapporto 2:1 a ricevere lebrikizumab a una dose di 250 mg (dose di carico di 500 mg al basale e alla settimana 2) o placebo, somministrati per via sottocutanea ogni 2 settimane nel periodo di induzione di 16 settimane.
Risultati a 16 settimane
Come precedentemente riportato, nello studio ADvocate1 le percentuali di pazienti che hanno raggiunto l’obiettivo IGA 0/1 alla settimana 16 sono state del 43,1% nei trattati con lebrikizumab rispetto al 12,7% del gruppo placebo. Le risposte EASI 75 sono state rispettivamente del 58,8% contro il 16,2%.
In ADvocate2 le percentuali di pazienti con risposta IGA 0/1 erano del 33,2% con lebrikizumab rispetto al 10,8% con il placebo, mentre quelle con risposta EASI 75 sono state rispettivamente del 52,1% contro il 18,1%, con risultati altamente significativi (p<0,0001). Lebrikizumab ha anche migliorato le misure del prurito e l’interferenza del prurito sul sonno.
La maggior parte degli eventi avversi durante il periodo di induzione è stata di gravità lieve o moderata e non ha portato all’interruzione dello studio. L’incidenza di congiuntivite è stata più alta con il trattamento attivo rispetto al placebo (nel 7,4% e 7,5% dei pazienti trattati con lebrikizumab, rispetto al 2,8% e 2,1% di quelli sottoposti a placebo). Non ci sono state differenze clinicamente significative tra placebo e lebrikizumab per quanto riguarda i segni vitali e le analisi di laboratorio.
Risultati a 52 settimane
Nei pazienti responder a lebrikizumab alla settimana 16 (con risposta IGA o EASI 75), dopo un anno di trattamento in ADvocate1 il 74% dei soggetti trattati ogni quattro settimane e il 76% ogni due settimane ha mantenuto una pelle libera o quasi libera da lesioni (IGA 0/1). Il 79% dei partecipanti trattati ogni quattro settimane e ogni due settimane ha mantenuto la risposta EASI 75.
In ADvocate2 l’81% dei pazienti trattati ogni quattro settimane e il 65% ogni due settimane ha mantenuto una pelle libera o quasi libera da lesioni (IGA 0/1), mentre l’85% dei partecipanti trattati ogni quattro settimane e il 77% ogni due settimane ha mantenuto la risposta EASI 75 a un anno di trattamento.
La maggior parte dei pazienti ha inoltre mantenuto riduzioni clinicamente significative del prurito a un anno di trattamento (ADvocate1: 80% dei pazienti trattati ogni 4 settimane e 81% ogni 2 settimane; Advocate 2: 88% dei pazienti trattati ogni 4 settimane e 90% ogni 2 settimane), come misurato da una riduzione di almeno 4 punti della gravità del prurito sulla Pruritus Numerical Rating Scale (NRS).
La sicurezza tra i pazienti a 52 settimane era coerente con la fase di induzione dei due studi e con i trial precedenti con lebrikizumab nella dermatite atopica.
Queste due pubblicazioni su NEJM e BJD aggiungono ulteriori conferme al valore di lebrikizumab nella gestione della dermatite atopica. Di recente sulla rivista JAMA Dermatology sono stati pubblicati i risultati dello studio clinico di fase III Adhere che ha valutato l’efficacia e la sicurezza del farmaco in combinazione con la terapia con corticosteroidi topici in pazienti adolescenti e adulti con eczema moderato/grave. La terapia combinata è stata associata a risultati migliori rispetto ai soli steroidi topici, con una sicurezza coerente con quanto già emerso in precedenza.
Referenze
Silverberg JI et al. Two Phase 3 Trials of Lebrikizumab for Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis. NEJM. March 15, 2023.
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Blauvelt A et al. Efficacy and safety of lebrikizumab in moderate-to-severe atopic dermatitis: 52-week results of two randomized double-blinded placebo-controlled phase III trials. Br J Dermatol. 2023 Mar 30;ljad022.
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