Una storia incredibile in Colombia: 4 bambini sono riusciti a sopravvivere da soli per 40 giorni nella giungla dopo un incidente aereo
Quattro bambini, la più grande di 13 anni e la più piccola di appena un anno, sarebbero sopravvissuti da soli per 40 giorni nella giungla, sopravvissuti dopo un incidente aereo avvenuto il primo maggio in cui la madre e i due piloti sono invece morti: una storia che ha dell’incredibile e che arriva dalla Colombia, raccontata dal quotidiano El Tiempo.
(Le immagini sono state pubblicate dal ministro della Difesa Ivan Velasquez su Twitter)
CHI SONO I QUATTRO BAMBINI
Una vicenda in cui le domande sono tante. Ma intanto il ‘miracolo’ pare compiuto. Perchè i quattro bambini, benché dimagriti, provati e pieni di punture di zanzare, sono vivi e sono stati ritrovati oggi dalla Forze militari della Colombia. Sono originari del gruppo indigeno Uitoto: la più grande è una femmina e si chiama Lesly Jacobombaire Mucutuy, di 13 anni, poi ci sono Soleiny Jacobombaire Mucutuy (9 anni), Tien Noriel Ronoque Mucutuy (4 anni) e la piccola Cristin Neriman Ranoque Mucutuy che ha solo un anno. Sono stati messi in salvo su un elicottero di soccorso e oggi sono arrivati a Bogotà: erano le 6 e mezza in Italia. Ora sono stati accompagnati in ospedale per esami di controllo e per aiutare la ripresa dell’alimentazione.
IL MINISTRO DELLA DIFESA: “UN MIRACOLO”
Il ministro della difesa Ivan Velasquez ha parlato di miracolo: “Dall’Operazione Speranza all’Operazione Miracolo. Tantissimi complimenti alle forze militari e a chi non ha perso la speranza e ha lavorato giorno e notte per rendere possibile il Miracolo”.
L’INCIDENTE AEREO
L’incidente aereo era avvenuto il primo maggio: nello schianto era morta la madre Magdalena Mucutuy Valencia, il pilota Hernando Murcia Morales e anche un altro passeggero, il leader indigeno Yarupari Herman Mendoza Hernandez. L’aereo era stato ritrovato solo il 16 maggio, nei boschi vicino a Solano, nel sud del Paese. I corpi degli adulti erano stati ritrovati subito, ma dei bambini non c’era traccia. Le ricerche erano scattate subito, a maggior ragione visto che erano stati ritrovati dei pezzi di frutta che sembravano mangiati. Nel corso delle ricerche, che non si sono mai fermate, i soccorritori avevano trovato alcuni segnali della presenza dei bambini nella giungla, come tracce di una capanna di foglie e impronte recenti di scarpe.
L’ANNUNCIO DI PETRO DEL 18 MAGGIO E LE CRITICHE
Il 18 maggio il presidente della Colombia Gustavo Petro aveva annunciato il ritrovamento dei bambini forse in modo troppo frettoloso. Una Onlus aveva smentito il ritrovamento e per il presidente era arrivata una pioggia di critiche. Le ricerche però erano proseguite con grande intensità da parte dei militari, anche perchè i segnali del passaggio dei bambini continuavano a essere ritrovati. Erano stati anche lanciati anche oltre 100 kit di sopravvivenza contenenti acqua e cibo, sperando che questo potesse aiutare i bambini a sopravvivere.