GSK ha firmato accordi con tre aziende che consentono loro di produrre versioni generiche a basso costo di cabotegravir, il suo farmaco preventivo per l’HIV
La casa farmaceutica britannica GSK ha firmato accordi con tre aziende che consentono loro di produrre versioni generiche a basso costo di cabotegravir, il suo farmaco preventivo per l’HIV a lunga durata d’azione, da utilizzare nei Paesi a basso reddito, dove si verifica la maggior parte dei nuovi casi.
ViiV Healthcare, la divisione di GSK impegnata nel trattamento dell’HIV, ha dichiarato mercoledì di aver rilasciato licenze volontarie – rinunciando ai diritti di proprietà intellettuale – ad Aurobindo Pharma, Cipla e Viatris che produrranno le versioni generiche di cabotegravir.
I farmaci generici saranno forniti in 90 Paesi, a condizione che siano approvati dalle autorità competenti, si legge nel comunicato.
Il produttore indiano di farmaci Cipla produrrà le iniezioni in India e ha in programma di produrre in Sudafrica, che sta cercando di far crescere la propria industria farmaceutica per soddisfare il fabbisogno del continente e ridurre la dipendenza dalle importazioni, messa a nudo dalla pandemia di COVID-19.
La profilassi pre-esposizione (PrEP) è un modo efficace per ridurre il rischio di infezione per le persone sieronegative che sono a rischio dio contrarre l’infezione a causa di comportamenti sessuali a rischio oppure perché parte di coppie sierodiscordanti. Fino a poco tempo fa, però, la PrEP era disponibile solo in forma di pillola. Il prodotto di GSK è la prima opzione non in pillole.
Cabotegravir è stato approvato dalle autorità di regolamentazione negli Stati Uniti alla fine del 2021. Lo scorso luglio, GSK ha annunciato un programma con l’organizzazione sanitaria sostenuta dalle Nazioni Unite, il Medicines Patent Pool, che mira a far accedere i Paesi poveri alle nuove terapie contro l’HIV molto prima di quanto non sia avvenuto per i precedenti farmaci contro l’HIV.
L’anno scorso GSK ha dichiarato che il nuovo programma potrebbe rendere disponibile la forma generica della sua iniezione nei Paesi a basso reddito a partire dal 2026.
Descrivendo le licenze come “benvenute” in un comunicato, Medici Senza Frontiere (MSF)/Docenti Senza Frontiere ha affermato che GSK dovrebbe fornire maggiori informazioni sull’attuale disponibilità e sul prezzo del farmaco nei Paesi a basso e medio reddito in attesa dell’inizio della produzione di generici.
L’ONG medica ha dichiarato di essere in trattativa con ViiV da mesi per ottenere forniture sufficienti del farmaco, ma di non essere ancora in grado di soddisfare la domanda.
Un portavoce di GSK ha dichiarato che l’azienda condivide l’ambizione di MSF di consentire un ampio accesso al farmaco. “Ci stiamo muovendo a ritmo sostenuto per aumentare la capacità… per soddisfare la domanda”, ha detto il portavoce, aggiungendo che l’azienda intende aggiornare i partner, tra cui MSF, “nelle prossime settimane” per condividere i suoi progressi.