Site icon Corriere Nazionale

Scomparsa Kataleya Alvarez: ipotesi del rapimento è la più probabile

Kataleya Alvarez

Per la scomparsa della piccola Kataleya Alvarez a Firenze, l’ipotesi di rapimento sempre più probabile: lo fa sapere il Generale di Brigata, Gabriele Vitagliano

Non si fermano a Firenze le ricerche di Kataleya Alvarez, la bimba di 5 anni di origini peruviane scomparsa nel nulla sabato pomeriggio intorno alle 15. Non si esclude nessuna ipotesi, neanche quella di un rapimento. Anche la mamma della piccola non crede che possa essersi allontanata da sola, ed è convinta che qualcuno l’abbia portata via. Kata viveva con la mamma e il fratellino in uno stabile occupato da circa un centinaio di abusivi dal 2022, che si trova tra via Maragliano e via Boccherini, nel quartiere Novoli. Il padre è in carcere.

LA LITE TRA LA FAMIGLIA DI KATA E I VICINI DI CASA

Prima della scomparsa della piccola c’era stata una lite tra la famiglia della bimba e un’altra che vive al terzo piano dello stesso stabile e che voleva occupare la loro casa. C’è stata una rissa e qualcuno sarebbe volato fuori dalla finestra. I due episodi sono collegati? Non si sa, ma per la madre “è impossibile che lei si perda da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. Io ho detto ha carabinieri chi può essere”, ha dichiarato la donna al Tg1.

L’IPOTESI DI RAPIMENTO

“Non abbiamo novità rispetto a ieri” su Kataleya Mia Alvarez, e tuttavia durante la conferenza stampa convocata al Comando provinciale dei Carabinieri, il Generale di Brigata, Gabriele Vitagliano, usa spesso la parola rapimento. Tanto che a un certo punto spiega: “Stiamo parlando di rapimento soltanto da un punto di vista statistico. Riteniamo che, quasi sicuramente, la bambina non sia più dentro” l’ex albergo occupato. Inoltre “non è stata trovata all’esterno, malgrado la zona sia fortemente antropizzata. L’ipotesi che comincia a diventare più probabile è che sia stata portata via da un adulto”.

Detto questo, “continuiamo a tenere tutte le finestre aperte”. Però alcune” piste “perdono di probabilità”, mentre “quella del rapimento acquisisce maggior probabilità”, anche se, ribadisce “non abbiamo elementi” particolari. “Un grosso filone delle indagini”, quindi, “verte appositamente e ovviamente sugli occupanti dell’albergo. Lavorando sugli occupanti abbiamo individuato movimenti e situazioni che potrebbero fornire elemento di sospetto, ma finora niente è collegato alla bambina. Va da sé che per il grande numero di persone che sono” nell’ex albergo, “peraltro in estrema povertà, possano esserci situazioni sospette, ai margini della legalità. Ma finora- ribadisce- nulla è collegabile al rapimento”.

LA TELEFONATA: “KATA È CON ME”. I CARABINIERI: “UN MITOMANE”

Ieri un’amica della mamma di Kata ha fatto sapere di aver ricevuto una telefonata in spagnolo: “Kata è con me” ha pronunciato la voce dell’altro capo del telefono, prima di appendere. La donna ha avvisato i Carabinieri che stanno svolgendo indagini al riguardo.

“La stiamo esaminando – fa sapere Vitagliano – . Effettivamente una persona” ha chiamato dicendo “‘tua figlia è con me’. E una pista che stiamo battendo”, tuttavia “senza entrare nel dettaglio, ho scarse speranze che sia valida. Riteniamo che sia stato un mitomane“, anche se “qualcuno che conosce la famiglia visto che aveva il numero” di cellulare della mamma, Kathrina Alvarez. “Riteniamo fosse un mitomane- ribadisce- che non ha fornito elementi pratici, senza dire il perché avrebbe fatto il sequestro di persona. Abbiamo altri elementi per dire che si tratti di una telefonata fallace, ma comunque ci stiamo lavorando sopra per individuare sul territorio il telefono, trovare la persona e vedere cosa ci sia dietro. Tuttavia, non credo sia una buona pista”. La mamma, però, continua a sostenere di aver fatto un nome agli inquirenti: “Questa cosa secondo me è stata ingigantita nella concitazione del momento. La madre, sulla base di una valutazione di buonsenso, ha supposto che la sparizione della figlia possa essere in qualche modo collegata a litigi dentro l’ex albergo. E’ una delle piste seguite da subito e che stiamo seguendo, ma non ci ha dato un nome, né degli elementi dì una persona”.

NON CI SONO STATE RICHIESTE ESTORSIVE

“Non ci sono state richieste estorsive” dopo la scomparsa a Firenze di Kataleya Mia Alvarez, spiega il comandante provinciale dei Carabinieri, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto della situazione. Oltre a questo, a proposito delle ricerche a cui partecipano anche la Protezione civile e i Vigili del fuoco, “stiamo lavorando anche sulle telecamere“, comprese quelle di via Maragliano. “Una squadra particolarmente esperta e sensibile sta tracciando tutte le telecamere del quartiere, con molta pazienza, fotogramma per fotogramma”. C’è poi la pista della bimba vista vestita di rosso, dopo un cambio d’abiti. “C’è stata una segnalazione: una bambina sola su una linea cittadina” dei bus “con abiti diversi da quella della scomparsa. È una pista su cui stiamo lavorando cercando di individuare la macchina per verificare se ci siano telecamere a bordo: vale quanto altre piste”.

 IMPIEGATE 75 SQUADRE PROTEZIONE CIVILE PER CERCARE KATA

“Da ieri alle 21, in coordinamento con la Prefettura di Firenze, la Protezione civile ha impiegato 75 squadre di volontari con il compito di perlustrare le strade indicate dai Carabinieri per la ricerca della bambina scomparsa a Novoli”, segnala l’assessora alla Protezione civile, Elisabetta Meucci, che aggiunge: “Nel giro di un’ora ieri avevano già risposto più di cento volontari. Quelli impiegati in totale sono stati 178, oltre a nove tecnici del servizio di Protezione civile”. Tra loro, alle ricerche stanno partecipando anche una trentina di volontari delle Misericordie fiorentine. La foto della piccola, inoltre, “da oggi è distribuita a tutte le ambulanze e tutti i mezzi delle Misericordie: autisti e operatori terranno l’immagine sul cruscotto per poterla eventualmente riconoscere, durante i loro servizi per la città, e segnalarla”. Le Misericordie “sono impegnate da sabato nelle operazioni di ricerca di Kata nel quartiere di Novoli e in tutta la città, con la cabina di regia della Prefettura di Firenze”, afferma Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento della Misericordie dell’area fiorentina, come riferisce la Dire (www.dire.it). “La presenza capillare delle nostre squadre sul territorio può essere un ulteriore contributo, per questo abbiamo diffuso la sua foto a tutti i mezzi in servizio, sperando che la piccola venga ritrovata presto”.

Exit mobile version